Con una doppietta di Lautaro, un  gol di Chalanoglu e uno di Sanchez, l'Inter batte il Cagliari 4 a 0 e si porta al comando della classifica, un punto sopra il Milan, tre sull'Atalanta e 4 sul Napoli. Completa così una rimonta che solo due mesi orsono la vedeva a sette punti di distanza dalla prima. Un risultato persino avaro rispetto a quanto mostrato sul campo. La supremazia di ieri, come quella esibita contro la Roma, é stata ottenuta con quattro gol (uno più bello dell'altro), con un gioco brillante ed un possesso palla pressochè permanente (75%), condita da 24 tiri dei quali 11 nello specchio della porta ed uno straordinario Cragno che ha parato un rigore a Lautaro ed ha effettuato almeno 5 parate di altissimo livello. La squadra di Simone Inzaghi ha ora solo un punto in meno di quanti l'Inter ne aveva un anno fa, quindi con la possibilità di superare il punteggio della squadra allenata da Conte.

 

Ennesimo passo falso del Milan, che alla Dacia Arena non va oltre il pareggio contro l’Udinese. Sotto di un gol siglato da Beto, i rossoneri vengono salvati da Ibra nel finale, ma perdono ancora una volta il passo da scudetto.

Non ne approfitta il Napoli, incredibilmente sconfitto al Diego Armando Maradona dall’Empoli. Azzurri sempre alle prese con problemi di formazione: anche Zielinski out nel primo tempo per problemi respiratori, tanto possesso palla ma il gol non arriva mai; anzi, c’è quello fortuito dei toscani con Cutrone (la palla fa flipper su Anguissa). E si infortuna pure Elmas.

La squadra di Spalletti scende addirittura in quarta posizione, superata di una lunghezza dall’Atalanta, che torna vittoriosa anche dalla trasferta di Verona. Un buon Hellas apre le marcature con il solito Simeone, ma la squadra di Gasperini risponde con Miranchuk e il tiro (deviato) di Koopmeiners.

Pareggio a sorpresa, per la Juventus: a Venezia, la squadra di Allegri passa in vantaggio con Morata al 32esimo, ma si fa riprendere al decimo della ripresa da Aramu. Dybala fuori al 12esimo per un infortunio al ginocchio destro.

I bianconeri vengono così superati di due punti in classifica dalla Fiorentina, ora quinta in solitaria con 30 punti. Contro la Salernitana, la squadra di Italiano continua nel suo gran momento: apre nel primo tempo un gran gol di Bonaventura, nella ripresa doppietta di Vlahovic, in chiusura quarto gol di Maleh.

Ennesimo disastro per la Lazio (4 punti nelle ultime 5 partite) che si fa rimontare sul campo del Sassuolo. I biancocelesti passano in vantaggio in avvio, ma dopo l’ora di gioco i neroverdi passano due volte in pochi minuti, prima con Berardi e poi con Raspadori.

Sconfitta inattesa per il Bologna, superato per 2-1 dal Torino. I granata dominano e passano in vantaggio con Sanabria al 24esimo. Raddoppio su autorete di Soumaoro al 69esimo. Meno di 10 minuti dopo, un rigore trasformato da Orsolini riapre la gara, ma il risultato non cambia più.

Nella parte basse della classifica, vittoria fondamentale della Sampdoria, che vince 3-1 il derby della Lanterna (Candreva ispira, Gabbiadini e Caputo segnano) e sale a 18 punti, lasciando a quota 10 i cugini del Genoa, penultimi e capaci di racimolare un solo punto nelle ultime cinque partite. La cura Shevchenko, fin qui, non è andata benissimo.

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