L'uomo e l'artista. Il tormento e la passione, sia nell'arte che nella vita. Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, è un fiume in piena, un animo irrequieto, responsabile anche di un omicidio durante una rissa. Condannato a morte, dovette sempre fuggire per scampare alla pena capitale. 

 

 

Un errare costante, dove la ricerca della libertà è centrale. Un viaggio ben rappresentato dal film Caravaggio, l’anima e il sangue, che offre un’esperienza cinematografica emozionale, inquieta e quasi ‘tattile’ della vita, le opere e i tormenti del grande pittore italiano.


Le luci e le ombre della sua vita, sono trasposte in quadri che lasciano senza fiato, sublimi e violenti al tempo stesso. Caravaggio è un artista geniale e contraddittorio e il film è un excursus narrativo e visivo attraverso i luoghi in cui l’artista ha vissuto e quelli che, ancora oggi, custodiscono alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta.

 

La consulenza scientifica è stata affidata al professore Claudio Strinati, storico dell’arte esperto del Caravaggio, che nel film racconta la figura dell’artista in stretta correlazione con le sue opere.

 

Nel film compaiono anche gli interventi della professoressa Mina Gregori, presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, che fornisce alcune letture personali delle opere dell’artista e di Rossella Vodret, anche curatrice della mostra “Dentro Caravaggio,” a Palazzo Reale a Milano, la quale illustra i risultati dei più recenti studi sulla tecnica pittorica dell’artista.

 

Il film punta sulla ricerca documentale negli archivi che custodiscono traccia del passaggio dell’artista, portando lo spettatore in una ricostruzione della vita di Caravaggio, alla scoperta delle sue opere, di cui circa quaranta trattate nel film che, con l’impiego di sofisticate elaborazioni grafiche, di macro estremizzate e di lavorazioni di luce ed ombra, prendono quasi vita e corpo, si confondono con la realtà e sembra quasi di poterle toccare con mano.

 

Scopriamo un Caravaggio decisamente anticonformista, che non si fa troppi scrupoli nel rappresentare, ad esempio, una madonna morente, ma non ascesa al cielo. O a usare prostitute come modelle proprio per rappresentare la Vergine Maria. Causando l'indignazione della chiesa.

 

La contemporaneità dell’animo di Caravaggio viene restituita nel film da scene fotografiche e simboliche ambientate in un contesto contemporaneo ed essenziale, come lo sono i suo quadri, che mettono in scena gli stati d’animo di Caravaggio con scelte visive ed artistiche visionarie e di grande impatto emotivo: la costrizione, la ricerca della libertà, il dolore, la passione, l’attrazione per il rischio ma anche per la misericordia, fino alla richiesta di perdono e redenzione.

La ricerca di quella luce nell'ombra che rappresenta l'essenza stessa della sua esistenza e della sua pittura.

 

La voce dell’io interiore di Caravaggio è quella di Manuel Agnelli, il frontman degli Afterhours e giudice di X Factor. La voce fuori campo di Caravaggio/Manuel sulle scene fotografiche mette in risalto il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, con emozioni contrastanti e sentimenti che si combattono tra loro.

 

Caravaggio, l’anima e il sangue (Italia 2017)

Regia: Jesus GarcesLambert

Sceneggiatura: Laura Allievi

Voce: Manuel Agnelli

Produzione: Sky e Magnitudo Film

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