di Sara Nicoli

Benvenuti nel nuovo Far West Italia. In questi ultimi scampoli di legislatura, le pressioni della Lega hanno reso possibile l'approvazione di una delle leggi più pericolose della storia repubblicana: la legittima difesa. Mutuando uno dei più discutibili costumi americani, d'ora in poi anche in Italia sarà possibile sparare e uccidere, "con un'arma legittimamente detenuta", a chiunque attenti alla "propria o altrui incolumità o ai propri o altrui beni", ma solo quando "non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione". Cambio radicale quindi, all'ispirazione originaria dell'articolo 52 del codice penale, che rimandava alla fase processuale l'accertamento delle reali responsabilità dell'aggredito e dell'aggressore in merito a un "fatto delittuoso".

di Maria Clerici

Ratzinger dimostra ogni giorno di voler riportare la Chiesa indietro almeno di quarant'anni ma, di contro, appare straordinariamente sensibile (lui e le alte gerarchie vaticane) a quelle diavolerie legislative moderne con le quali si può far soldi. E nel suo caso si tratta davvero di tanti soldi. Benedetto XVI, degno Papa d'altri tempi, ha deciso di apporre il copyright alle sue Encicliche, ai suoi discorsi durante le udienze, all'angelus e ad ogni soffio comunicativo che possa uscire dalle Mura Vaticane. Diritti d'autore sulle parole del Papa che d'ora in poi saranno una merce a pagamento.
Wojtila non l'avrebbe mai fatto. Sarebbe stato quasi un insulto per lui pensare che qualcuno potesse fare mercimonio delle sue parole, avendo speso l'intera esistenza per far in modo che la sua voce raggiungesse gli angoli più nascosti e più lontani del mondo e cercando di farla arrivare anche laddove non era poi così gradita.

di Alessandro Iacuelli

E' un breve dispaccio d'agenzia della Reuters a divulgare quanto si apprende dall'ENI: tra le 6.00 del mattino di giovedì 19 gennaio e la stessa ora di venerdì 20, non sono stati consegnati 9 milioni di metri cubi di gas russo su 74 milioni richiesti. La flessione registrata è quindi del 12,2%. La riduzione del gas è stata compensata tramite stoccaggi di modulazione, informa la nota. Ieri il gruppo petrolifero prevedeva che non venissero consegnati 3 milioni di metri cubi rispetto ad una richiesta di 74 milioni, con una riduzione attesa del 4,1%. Stavolta non si tratta di nuovi intrecci d'affari o di disaccordi tra Russia e Ucraina sui prezzi: secondo Gazprom, infatti, il motivo è rappresentato dell'ondata di freddo che sta investendo la Russia in questi giorni.

di Sara Nicoli

L'eutanasia ha fatto il suo ingresso in una campagna elettorale che, fino ad ora, si era caratterizzata solo per lo squallore dilagante.
E' impopolare parlare di eutanasia? Certo, ma è essenziale parlarne. Perchè è un dibattito che ne supera tanti altri, considerati in questo momento di maggiore urgenza solo perchè la politica ne ha fatto una bandiera da far sventolare nell'imminenza del voto e che, invece, investe molto più di altri il dibattito etico intorno alla vita e alla sua dignità.
L'eutanasia, dunque, una vecchia battaglia radicale che si ripresenta oggi sotto l'egida della "Rosa nel pugno", che ha presentato una proposta che suona come un elettrochoc delle coscienze: estendere la possibilità della "bella morte" anche ai minori, a quei bambini o adolescenti che, per colpa di malattie incurabili o per destino avverso, si trovano in coma vegetativo da anni. Con i genitori che spesso implorano la fine dell'inutile agonia, ma che la legge di uno Stato laico inchioda comunque al rispetto del dettato divino, unico padrone nel dare e nel togliere la vita.

di mazzetta

La brigata Pozzuolo del Friuli Una decina di giorni fa, a seguito di una segnalazione anonima, la Procura di Padova ha rinvenuto un vero e proprio arsenale illegale nella caserma Berghinz di Udine, sede del Terzo reggimento guastatori della Brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli". Gli inquirenti hanno inoltre trovato a casa di un militare numerosi reperti archeologici provenienti dall'Iraq.
L'esistenza delle armi era nota a molti; i militari le avevano messe in un container con bolle di accompagnamento in bianco e spedite in caserma, senza subire i controlli della MSU (l'unità della polizia militare che dovrebbe esercitare i controlli). A tutti i militari indicati dalla Procura è stato contestato il peculato militare. A tre di loro anche l'introduzione clandestina nel territorio nazionale di armi da guerra. Ad uno la detenzione abusiva di armi da guerra. Reati gravi che prevedono pene pesanti.


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