di redazione

Il girone d'andata si chiude con tre allegre scampagnate per le prime della classe e con una débacle incredibile per il Milan. Nel posticipo domenicale contro il Sassuolo, i rossoneri vanno in vantaggio 2-0, poi vengono travolti dal 19enne Berardi (metà cartellino è della juve), capace di segnare addirittura quattro gol in meno di un'ora, anche se con la gentile collaborazione di una retroguardia milanista imbarazzante. Montolivo accorcia, poi Pazzini coglie la  traversa a porta spalancata e manca il pareggio. I neroverdi di patròn Squinzi salgono a 17 punti e si allontanano per il momento dalla zona retrocessione, mentre il Milan rimane solo con 22 punti in 11esima posizione. 

Fra le squadre in testa alla classifica, la partita meno agevole è quella della Juve, campione d'inverno con 52 punti, che supera il Cagliari 4-1 fuori casa, ma dopo essere andata in svantaggio. Al gol iniziale di Pinilla rispondono la doppietta di Llorente, la botta da fuori di Marchisio e la zampata di Lichsteiner, autore anche dei due assist per il basco. I bianconeri archiviano così l'undicesima vittoria consecutiva, loro record storico.

Gli undici di Conte mantengono così 8 punti di vantaggio sulla Roma, che in casa fa un sol boccone del povero Genoa, falcidiato dalle assenze. I giallorossi passano 4-0: ad aprire le marcature è una rovesciata spettacolare di Florenzi, seguita dal gol di Totti, che non segnava su azione all'Olimpico da un anno. Gli altri gol portano la firma di Maicon e Benatia. Dalla prossima partita, il problema per Garcia sarà decidere chi lasciare in panchina fra De Rossi, Pjanic, Strootman e Nainggolan. Visto che il nuovo arrivato belga sembra essersi inserito con molta efficacia, l'indiziato numero uno sembra il bosniaco.

Per il momento, i capitolini chiudono il girone di andata a 44 punti. Un grande risultato, peccato che la vetta della classifica sia ancora lontana e anche il secondo posto sia tutt'altro che scontato. Appena due lunghezze più in basso viaggia il Napoli, che sfata il mito del campo del Verona superando gli avversari 0-3. In rete il solito Mertens (terzo gol in due partite), Insigne (primo gol in Campionato, dopo i due in Champions contro il Dortmund) e Dzemaili. Oggi l'Inter, in campo contro il Chievo, ha l'occasione di superare i veneti e riportarsi in zona Europa League.

Perde contatto con le tre sorelle la Fiorentina, che non va oltre lo 0-0 contro il Torino. Stesso risultato per Bologna-Lazio, giocata sabato, ma il confronto fra le due partite la dice lunga sulla qualità delle quadre.

Sul campo dei granata le occasioni si sprecano: i viola giocano meglio, ma anche i padroni di casa ci provano, con i soliti contropiedi all'arrembaggio guidati da Cerci. Al Dall'Ara, invece, regna la mestizia: entrambe le formazioni giocano con cinque centrocampisti, creando un ingorgo in stile Tangenziale il lunedì mattina. Le occasioni sono poche e malamente sprecate (clamoroso l'errore di Klose).

I biancocelesti si fanno così superare in classifica dal Parma, che sale in ottava posizione a 26 punti liquidando 3-0 fuori casa il Livorno. Per i gialloblu è la partita delle punte resuscitate: prima segna Palladino, poi Amauri si produce addirittura in una doppietta, anche se uno dei due gol è su rigore. I toscani sono invece sempre più ultimi in classifica a 13 punti, in compagnia del Catania, ieri superato 2-1 dall'Atalanta a Bergamo (reti di Denis, Moralez e Leto).  

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