Poteva essere la giornata che riapriva le speranze di rimonta del Milan, invece a sorridere è il Napoli, che aumenta a 9 punti il vantaggio sui rossoneri e viaggia ormai a vele spiegate verso il terzo scudetto della sua storia. Dopo le piogge di gol rifilate a Liverpool e Ajax, gli azzurri portano a casa un altro scalpo eccellente: quello della Juventus, travolta per 5-1 sabato sul prato del Maradona. In gol Osimhen (due volte), Kvaratskhelia, Di Maria, Rrahmani ed Elmas. “In partite così prendi gol anche su situazioni facilmente leggibili - il commento di Allegri - Venivamo da otto vittorie consecutive, dobbiamo riprendere il cammino”.

 

Il Milan invece inciampa sul campo del Lecce, dove i padroni di casa si portano in vantaggio di dure reti nella prima frazione (autogol di Hernandez e gol di Baschirotto). I rossoneri reagiscono nella ripresa e trovano il pareggio grazie alle reti di Leao e Calabria, ma non riescono a completare la rimonta e lasciano il Salento con un solo punto.

I rossoneri conservano così una sola lunghezza di vantaggio sull’Inter, che aggancia la Juve al terzo posto con 37 punti vincendo di misura a San Siro contro il Verona. Decisivo Lautaro, che sblocca la partita dopo pochi minuti. Il Var non assegna un rigore all'Inter a fine primo tempo.

Ritrova la strada della vittoria anche la Lazio, che si impone per 2-0 in trasferta contro il Sassuolo. A referto Zaccagni su rigore allo scadere del primo tempo e Felipe Anderson al 94esimo. Per i biancocelesti è comunque un pomeriggio agrodolce, perché Immobile è costretto a lasciare il campo dopo solo un quarto d’ora di gioco a causa di un risentimento muscolare alla coscia.

I capitolini salgono così a 34 punti e rimangono appaiati all’Atalanta, che travolge in casa la Salernitana. Il risultato finale è di quelli da antologia: addirittura 8-2.

L'altra sponda del Tevere fa il suo dovere e batte la Fiorentina con due gol di Dybala in una partita mai in discussione.

A metà classifica, ennesimo stop per l’Udinese, sconfitta 1-2 in casa dal Bologna. Apre le marcature Beto dopo 10 minuti, poi sale in cattedra il Var: due gol annullati e un lungo stop per un rigore non concesso ai rossoblù. Nella ripresa la squadra di Motta cambia passo e ribalta il risultato con Sansone e Posch. Friulani a secco di vittorie da 10 turni.

Altra giornata di gloria anche per il Monza, che vola a +12 sulla zona retrocessione vincendo per 3-2 in casa della Cremonese, ultima con appena 7 punti. I brianzoli sbloccano subito il match dopo 8 minuti con Ciurria. Poi fa tutto Caprari: rigore al 18esimo e gol del 3-0 al 55esimo. Ciofani e Dessers riaprono il match, ma non basta. Grigiorossi ancora senza vittorie in questo Campionato.

Chiude il quadro della domenica calcistica la vittoria in trasferta dello Spezia sul Torino. Dopo il colpo col Milan in Coppa Italia, i granata pagano dazio alla stanchezza: decide l’incontro un rigore trasformato da Nzola.

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