di Roberta Folatti

Mitici quei tempi!

La fulminea parabola delle radio pirata, che tra il 1966 e il 1967 in Inghilterra raggiunsero fette di pubblico inimmaginabili, bypassando i divieti governativi, è raccontata con grande verve nell’ultimo film di Richard Curtis. Personaggi di fantasia ma ispirati ai reali protagonisti di quella stagione per certi versi eroica animano I love Radio Rock rendendola una pellicola piacevolissima.

Puro divertimento a ritmo continuo, e una caterva di buona musica: il rock che segnò quei tempi, dilagando in tutti gli strati della popolazione inglese. In tutti tranne nel frigidissimo governo di allora che dichiarò guerra alle radio pirata senza intuirne le grandi potenzialità. O forse proprio per averle intuite, e temendone la forza dirompente. Quella musica e chi la proponeva con un linguaggio sciolto, divincolato da qualunque formalismo, erano potenzialmente sovversivi. I dj e i testi delle canzoni incitavano alla libertà dagli schemi, dalle costrizioni sociali, religiose, familiari, irridevano le tradizioni e il potere costituito.

Il personaggio più carismatico del film è il Conte, dj coraggioso, sfrontato, che vive per la musica (e infatti per lei sfiorerà il sacrificio estremo) e crede nella sua valenza rigeneratrice. Gli altri dj sono meno concentrati di lui, si lasciano spesso sviare dalle tentazioni, sotto forma di ragazze appetibili e piuttosto disinibite. Del resto siamo negli anni in cui il pentolone della rivoluzione cultural-sessuale bolle e si prepara a tracimare...

Dalla nave da cui trasmette Radio Rock sono bandite le donne, se si esclude la cuoca lesbica, però di tanto in tanto c’è il permesso di accoglierne un gruppetto a bordo. Le ragazze, ascoltandoli via radio, si innamorano dei vari dj e quando hanno l’occasione di incontrarli di persona si dimostrano molto generose.

I love Radio Rock è un bel mix di spirito goliardico, trovate fantasiose, amore sviscerato per la musica, il tutto condito con un pizzico di romanticismo, che non guasta mai. Tra i personaggi c’è Carl, un adolescente cresciuto senza padre che sulla nave dei dj scoprirà l’amore e, soprattutto, l’amicizia. Quella prettamente maschile, fatta di prese in giro, vanterie sessuali, competitività ma anche di consigli sinceri e appoggio incondizionato.

Il giovane compirà dunque un vero percorso di formazione, trovando negli sbuferati compagni di navigazione un surrogato di famiglia. Il regista afferma che questo film celebra un periodo che tutti quelli della sua generazione collegano allo stesso ricordo: l’ascolto, spesso clandestino, delle radio pirata e dei loro irresistibili speaker.

I love Radio Rock (Gran Bretagna, 2009)
Regia: Richard Curtis
Sceneggiatura: Richard Curtis
Fotografia: Danny Cohen
Montaggio: Emma E. Hickox
Cast: Philip Seymour Hoffman, Tom Sturridge, Kenneth Branagh, Nick Frost
Distribuzione: Universal





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