Difficile davvero trovare gli aggettivi con i quali definire l’orrore e il terrore scatenatisi ieri nel cuore di Parigi. Due uomini di nero vestiti, anima compresa, hanno aperto il fuoco contro giornalisti prima e agenti di polizia poi. Un massacro svoltosi a poche centinaia di metri dalla Bastiglia, simbolo eterno della lotta della ragione illuminata contro l’oscurantismo, la miseria e il terrore.

Carlo Benedetti ci ha lasciato. Una morte improvvisa, che ci priva di un amico e un compagno d’avventure. Una passione politica e giornalistica, quella di Carlo, che ha caratterizzato una carriera straordinaria. E' stato il testimone dall'Unione Sovietica e delle sue diverse fasi storiche e contemporaneamente, nel suo ruolo di corrispondente da Mosca per l’Unità, del percorso parallelo del Pci che, anche attraverso il progressivo affrancamento da Mosca, descriveva il suo processo di mutazione genetica.

Sono diverse le questioni politiche che vivono all’ombra dell’ennesimo regalo che il capo del governo si è concesso. Il decreto - l’ennesimo - con il quale ha azzerato il potere discrezionale dei tribunali ed ha sostanzialmente assolto le imperizie e cancellato le guerre intestine alla sua conventicola, è un decreto vergognoso, che mai sarebbe nato a parti inverse. Del resto, basta rileggersi le dichiarazioni di Gasparri solo cinque anni fa, quando alla lista della Mussolini, bocciata con le stesse motivazioni, ripeteva (fintamente indignato a favore di telecamera) che le regole andavano rispettate alla lettera, senza eccezioni.

La vittoria di Nichi Vendola su Francesco Boccia alle primarie del PD per la scelta del candidato alle prossime regionali in Puglia è risultata schiacciante. Oltre il 73 per cento dei voti hanno confermato l'intenzione dell'elettorato del PD di sostenere la ricandidatura del governatore uscente in Puglia. La vittoria di Vendola, nelle sue proporzioni, contiene non solo un'affermazione numerica netta, ma anche - forse motivo di tale straordinario risultato - un'indicazione politica, di contenuto e di metodo, netta quanto e più dei numeri che l'hanno certificata.

 

Un giorno come tanti che si rivelò diverso dai tanti. In quel 12 Dicembre del 1969, insieme all’ordigno esploso nella Banca Dell’Agricoltura di Milano, la convivenza civile deflagrò per sempre nella memoria storica di questo Paese. Fu una strage fascista, come fasciste furono le peggiori stragi degli anni a venire. La contabilità dei morti, spaventosa, divenne infatti, rapidamente, solo l’inizio di una scia di vittime che la strategia della tensione addossò al futuro e alle speranze italiane. La strategia della tensione ebbe molti protagonisti: servizi segreti più o meno deviati e squallidi questurini abili nel depistaggio; manovalanza fascista minoritaria e maggioranza silenziosa spalmata sul potere.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy