di Elena Ferrara

Arrivano i vampiri ed è subito un business. Non solo quello, tradizionale, riferito a libri e film ispirati alla figura del succhiasangue romeno. Questa volta il “Vampiro” diventa una vera e propria industria. Si materializza nelle strade di un’antica città della Romania – Brasov - e si aggira nelle cantine e negli androni di antichi palazzi della Transilvania con tanto di copyright e di aree protette: veri e propri parchi nazionali che consentono al Vampiro di spostarsi velocemente con il suo carro funebre e la bara che lo nasconde. Tutto brevettato e controllato dalla Siae di Bucarest. L’iniziativa nasce grazie ad uno scrittore e imprenditore francese di origine romena, un certo Paul-Loup Sulitzer. Uomo dei giorni nostri appassionato lettore delle antiche vicende del conte Dracula narrate in quell’affascinante e impressionante romanzo gotico scritto nel 1897 dall’irlandese Bram Stoker. Il programma di questa operazione hollywoodiana sta per entrare nella fase conclusiva. Sulitzer ha effettuato una lunga serie di ricognizioni nelle terre romene mettendo in fila tutti gli elementi di ordine storico e folkloristico segnati dalla vita di Dracula così come descritta da Stoker. La vicenda – è noto – si perde nella notte dei tempi ed è ancor oggi dominata dalla superstizione e dall’ignoranza. Sulitzer – che ha fiutato l’affare – comincia la sua avventura convincendo le autorità della cittadina di Brasov ad appoggiare l’iniziativa. Fa balenare dollari a palate e turisti da ogni parte del mondo. E così avvia una trattativa per ottenere l’esclusiva del tour dell’orrore. Si dichiara disposto ad effettuare le ristrutturazioni di palazzi, castelli ed alberghi. Progetta tour particolari a seconda delle età dei turisti e mette in piedi veri e propri villaggi dove i vampiri regneranno sovrani.

Organizza cimiteri simili a quelli dell’epoca del conte Dracula e fa mettere alle porte delle case dei contadini croci e corone di aglio. Non mancano, all’occorrenza, i famosi paletti di legno da piantare nel cuore del vampiro all’ora opportuna, ma sempre in pieno giorno, quando Dracula dorme nella sua bara…

Così, a poco a poco, Sulitzer costruisce la sceneggiatura del grande affare che dovrà avere come epicentro il famoso castello di Bran – quello, appunto, di Dracula – dove tutto tornerà come prima. Con porte cigolanti, corridoi lunghi e bui, scale che portano nelle cripte, ragnatele, carrozze sistemate accanto alle stalle, bare che si aprono non appena cala la notte… E accanto a tutta questa impresa di carattere turistico sorgeranno alberghi di lusso, ristoranti e taverne. Tutto in stile Dracula. E ci saranno abitanti locali che si presteranno a questo teatro con vestiti dell’epoca. Nei negozi si venderanno souvenir di ogni tipo. Libri e monili, film e registrazioni dei rumori che caratterizzano l’atmosfera…

C’è, però, un piccolo particolare che per ora blocca l’intero programma. Perché mentre Sulitzer scavava nella realtà della Transilvania le autorità di Brasov cominciavano a indagare nella sua vita privata. E hanno trovato qualche scheletro reale nell’armadio della sua famiglia. Si è scoperto che è stato coinvolto in numerosi scandali, condannato per evasione fiscale nel 2005 e implicato in un traffico illegale di armi verso l'Angola nel 2000, assieme a Jean Christophe Mitterrand, figlio dell'ex presidente francese. E così per il momento Dracula dovrà attendere che le inchieste chiariscano l’intera vicenda. Poi potrà cominciare la scorribanda nelle terre transilvane.

Dove ci sarà una società mista che sarà chiamata “Parco Dracula” con il marchio “Dracula” debitamente registrato. Al resto penseranno le compagnie turistiche di ogni parte del mondo. Gli storici sono già allertati e impegnati a riesumare le storie del despota Vlad Tepes, noto come Vlad l’impalatore. Torneranno nelle librerie i temi del vampirismo a partire da quella ballata di Goethe del 1797 e poi le storie di fantasmi… Negozi e chioschi di Brasov si riempiranno di opere come il Frankestein di Mary Shelley o quelle Avventure di Arthur Gordon Pym di Edgar Allan Poe.

Anche nelle sale cinematografiche locali arriverà la eco del business: le programmazioni saranno tutte segnate da Dracula. A partire dal “Dracula di Bram Soker” di Francis Ford Coppola per arrivare a “La figlia di Dracula”, “Il figlio di Dracula”, “Le spose di Dracula”, “Mamma Dracula”… e tutto questo per un totale di oltre 650 film dove il vampirismo è il tema centrale. Piatto forte di questa orgia dell’horror sarà poi “Dracula il vampiro” con Christopher Lee.

Quanto ai turisti previsti a Brasov, l’ondata maggiore dovrebbe arrivare dalla Serbia dove è ancora viva la leggenda del villaggio di Medvedja che – si dice – fu attaccato dai vampiri provocando la morte di parecchie persone che non fecero in tempo a conficcare il famoso paletto di legno nel cuore di Dracula… Turisti e curiosi anche dalla vicina Grecia dove, nell’isola di Andros, si parla ancora delle spedizioni anti-vampiri con le popolazioni locali impegnate a scoperchiare le tombe dei sospetti procedendo all’impalazione e alla decapitazione del cadavere… Non da meno – si dice – i tedeschi, dove le leggende sui mostri mangiatori di cadaveri fanno sempre grande effetto…

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