Con il 3-0 di San Siro contro il Genoa, l’Inter continua a viaggiare da sola in testa alla classifica. La partita contro i liguri è decisa dalle reti di Lukaku, Darmian e Sanchez, che permettono ai nerazzurri di approfittare del mezzo passo falso commesso dalla Juventus.

Sabato i bianconeri si erano fatti fermare sull’1-1 dal Verona: al gol di Cristiano Ronaldo rispondeva Barak quando sul cronometro mancavano poco più di 10 minuti al termine. “Due punti persi”, ha commentato gelido Pirlo. La Signora scivola così a 10 lunghezze dalla vetta.

Con due gol di Lautaro e uno di Lukaku l’Inter stravince il derby e allunga in testa alla classifica sul Milan (+4). Dopo il sorpasso della settimana precedente, i nerazzurri strapazzano i cugini anche grazie a un super Handanovic, che con una serie di parate non permette mai al Diavolo di rientrare in partita. Per la banda di Ibrahimovic è la seconda sconfitta consecutiva, che ha anche il sapore di un ridimensionamento delle ambizioni coltivate nella prima metà della stagione. La squadra di Conte centra invece la quarta vittoria consecutiva. 

Con un Lukaku strepitoso (una doppietta e un assist per Lautaro) l'Inter batte 3 a 1 la Lazio e si mette alla testa della classifica.Una vittoria meritata frutto di una concretezza ed efficacia a fronte di un gioco fin troppo lezioso. In una serata dove Luis Alberto e Immobile sono limitati, non basta il pur ottimo Milinkovic Savic per avere ragione di un'Inter che ha in Skriniar, De Vrij e Bastoni una autentica muraglia, oltre che un buon Perisic che annulla Lazzari. La sterilità offensiva (l'unico gol è arrivato da un rimpallo involontario su punizione) si è sommata alla leggerezza difensiva, dove Inzaghi ha deciso di affidare la marcatura del gigante belga a de Hoedt prima e Parolo poi, mentre Acerbi veniva dirottato a sinistra per contrastare Hakimi. Un errore fatale per i biancocelesti quello di Inzaghi, che nel post partita riesce a peggiorarsi nel dire che il rigore (netto) lo fischi se lo vedi... Lukaku raggiunge anche Ronaldo in testa alla classifica dei marcatori ma, soprattutto, arriva a 300 gol in carriera. Alla sua età, Cristiano Ronaldo ne aveva fatti 329, non molti di più.

Sorpasso e controsorpasso, ancora una volta, in testa alla classifica. Solo che stavolta Inter e Milan aumentano il vantaggio sulla terza in classifica, visto che la Roma perde contro la Juventus e si fa scavalcare di due lunghezze proprio dai bianconeri. Ora la Signora è a quota 42, a -5 dall’Inter e a -7 dal Milan, ma con una partita da recuperare (quella contro il Napoli).

A Firenze, su un campo tradizionalmente difficile, l’Inter s’impone con un 2-0 piuttosto semplice. Gara in controllo per i nerazzurri: apre le marcature Barella con un bel destro a giro nel primo tempo, poi la gara viene chiusa nella ripresa da Perisic su assist al bacio di Hakimi.

La prima giornata del girone di ritorno si apre con una vittoria per tutte le squadre in testa alla classifica. L’unica sconfitta è quella dell’Atalanta, che contribuisce ad accorciare ulteriormente la prima parte della graduatoria.

Il primato resta però nelle mani del Milan, che in uno degli anticipi di giornata batte 2-1 il Bologna. Decidono l’incontro i gol di Rebic (che ribadisce in rete un rigore di Ibra parato da Skorupski) e di Kessie (ancora su rigore). Di Poli la rete degli emiliani.


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