Il Napoli vince anche all’Olimpico contro la Roma. Nonostante la partita ben preparata da Mourinho, che organizza un catenaccio onesto e pragmatico, alla fine gli azzurri passano. Decide l’incontro una prodezza di Osimhen, bomber ritrovato dopo l’infortunio, capace di bruciare Smalling in pochi metri e scaraventare in rete un destro incrociato un angolo strettissimo. Il Napoli vola così a 29 punti in 11 partite.

Il Napoli vince la decima partita consecutiva fra Campionato e Champions League, opera il controsorpasso sull’Atalanta e si riporta al primo posto solitario in classifica, a quota 26 punti dopo 10 giornate. Eppure, al Diego Armando Maradona stavolta gli azzurri non hanno vita facile: il Bologna cede solo per 3-2. Sono proprio gli emiliani a passare in vantaggio con Zirkzee, ma è solo il primo di ben 4 gol arrivati in 10 minuti: seguono il pari di Juan Jesus, il 2-1 di Lozano e il 2-2 rossoblù di Barrow. Il gol partita arriva al minuto 69 e porta la firma di Osimhen, tornato dall’infortunio con grande energia.

Il Napoli approfitta del passo falso dell’Atalanta e conquista la vetta solitaria della classifica di Serie A. Tutto facile per gli azzurri in casa della Cremonese (1-4): apre le marcature Politano su rigore, poi Dessers trova il pari, ma i gol finali di Simeone, Lozano e Olivera, che non erano tra gli undici partenti, portano la squadra di Spalletti in testa alla classifica.

Finisce invece in parità lo scontro Champions fra Atalanta e Udinese, rispettivamente al secondo e terzo posto con due e tre punti di distacco dal Napoli. Tanti rimpianti per la Dea, che passa in vantaggio per 2-0 con Lookman e Muriel su rigore, ma poi si fa rimontare in 11 minuti dai friulani, a segno con Deulofeu (su punizione) e Perez.

L’Udinese viene così agganciata in classifica dal Milan, vittorioso sabato per 2-0 sulla Juventus. Dopo un buon avvio della squadra di Allegri, i rossoneri escono alla distanza imponendosi con un gol per tempo. A segno Tomori e Diaz. Leao colpisce due pali.

A -1 dai rossoneri c’è la Roma, che si impone per 2-1 all’Olimpico su un combattivo Lecce. Giallorossi avanti con Smalling dopo 6 minuti e pugliesi con l'uomo in meno (rosso a Hjulmand), ma Strefezza spaventa Mou prima del penalty decisivo di Dybala.

A metà classifica risale la china l’Inter, che dopo due sconfitte consecutive (e 3 ko nelle ultime 4) ritrova il successo sul campo del Sassuolo grazie a una doppietta di Dzeko. Avanti nel primo tempo con un gol di Edin, i nerazzurri vengono raggiunti nella ripresa da Frattesi, ma il bosniaco firma la vittoria e la rete personale numero 101 in campionato. Convincente esordio A di Onana.

Torna a fare punti il Torino, che dopo tre sconfitte consecutive pareggia 1-1 contro l’Empoli. Per i granata tante occasioni, un palo e due reti annullate nei primi 45 minuti. Nella ripresa Zanetti manda in campo Destro che in rovesciata ritrova il gol dopo otto mesi, ma Lukic trova il pari al 90esimo.

A quota 10 punti, ben 5 punti sopra la terzultima posizione, c’è l’accoppiata Salernitana-Monza. La squadra di Nicola, in vantaggio con Piatek, si fa raggiungere da Depaoli nella ripresa, ma all'ultimo assalto trova i tre punti grazie a un gol del subentrato Dia.

Quanto al Monza, dopo l’avvio di campionato disastroso e il cambio di guida tecnica, i lombardi trovano addirittura la terza vittoria consecutiva, vincendo per 2-0 lo scontro salvezza contro lo Spezia: decisive le reti di Carlos Augusto e Pablo Marì.

Chiude il quadro della giornata il pareggio per 1-1 fra Bologna e Sampdoria. Dominguez porta in vantaggio la squadra di Motta, ma nella ripresa arriva la reazione blucerchiata. Djuricic sigla il pari, poi Skorupski difende il risultato.

Il Napoli tiene il ritmo scudetto. In casa contro il Torino gli azzurri trovano la quarta vittoria consecutiva: 3-1 con i gol di Anguissa (doppietta) e di Kvara, autore dell’ennesimo gioiello di questa prima parte di Campionato. Di Sanabria la rete granata. Espulso Juric per proteste. La squadra di Spalletti conserva così il primo posto con 20 punti.

Si ferma la striscia di vittorie del Milan di Pioli, sconfitto dal Napoli di Spalletti per 2 a 1 al termine di una partita bellissima, piena di intensità tra due squadre che sostanzialmente si equivalgono. Ha vinto chi ha saputo tenere la concretezza del gioco e che, tutto sommato, sembra avere più sete di riscatto.

Se l’Inter piange, la Juventus non ride. Non è ancora finito settembre, ma le due squadre più blasonate del nostro Campionato sono già in crisi. E i due allenatori, Inzaghi e Allegri, vengono presi di mira dalle rispettive tifoserie.

I nerazzurri, alla terza sconfitta nelle ultime cinque partite, cadono sotto i colpi della sorprendente Udinese, che invece mette a segno il quinto successo consecutivo e si gode la zona Champions League. L’Inter passa in vantaggio con una bella punizione di Barella, ma prima dell’intervallo i friulani trovano il pari grazie a una sfortunata autorete di Skriniar. Nella ripresa competano la rimonta i gol di Bijol e Arslan.

Fa ancora peggio la Juventus, che scivola a -7 dalla vetta riuscendo a perdere addirittura contro il Monza, che fin qui aveva raccolto un solo punto. Valeva la pena aspettare, forse, visto che questa per i lombardi è la prima vittoria in assoluto in Serie A: decide l’incontro una rete di Gytkjaer. I bianconeri, incredibilmente, non creano nulla. Di Maria espulso.

La crisi delle due big fa la fortuna dell’Atalanta, che - con non poca fortuna - vince all’Olimpico contro la Roma (che non perdeva in casa da gennaio) e si conferma al primo posto in classifica. Alla Dea basta un gran gol nel primo tempo di Scalvini (classe 2003). Da lì in poi la Roma domina, ma - con Dybala a guardare i compagni dalla tribuna - si divora più volte il pareggio, soprattutto per gli errori di Abraham e Shomurodov. Mourinho espulso per proteste.

I giallorossi vengono così superati di un punto in classifica dai cugini della Lazio, che rialzano la testa dopo la batosta di giovedì in Europa League vincendo per 4-0 sul campo della Cremonese. In gol due volte immobile, Milinkovic Savic (autore anche di un grande assist) e Pedro. 

Al centro della classifica si rilancia il Sassuolo, vittorioso di misura sul campo del Torino. Al 93esimo Alvarez, appena entrato, infila la porta granata con uno splendido colpo di testa e regala la vittoria agli emiliani, che pure erano decimati dalle assenze.

Dopo otto gare senza vittorie, torna al successo anche la Fiorentina, che passa 2-0 in casa sul Verona. Il 2-0 finale porta le firme di Ikoné e Gonzalez. Montipò para un rigore a Biraghi.

Nella parte bassa della classifica, vittorie importanti di Spezia e Lecce. I bianconeri vincono 2-1 il derby ligure contro la Sampdoria: Sabiri illude i blucerchiati, ma poi l’autogol di Murillo e la rete di Nzola regalano i tre punti dopo oltre un mese alla squadra di Gotti. Strepitoso nel finale Dragowski su Quagliarella.

Stesso risultato per il Lecce sul campo della Salernitana: pugliesi in vantaggio al 42esimo in contropiede con Ceesay; pari con autogol di Gonzalez al 55esimo. A 7 minuti dalla fine gol capolavoro di Strefezza, che decide il match.


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