Il caso dei cinque Cubani, oltre a costituire una manifestazione egregia della volontà insopprimibile di un popolo e di un governo di difendere la propria dignità e la propria incolumità, reagendo in modo efficace, mirato e pacifico alle altrui gravissime offese e violazioni, rappresenta anche una bella storia da vari punti di vista.

Se n’è accorto anche il mondo del cinema, notoriamente affamato di spy-stories non sempre eticamente irreprensibili. E che a volte racconta storie che, pur ispirate a fatti realmente accaduti, presentano una buona dose di immaginazione, ovvero un maquillage volto a rendere più accettabili dall’opinione pubblica determinati eventi od episodi.

La storia dei Cinque cubani è invece di cristallina trasparenza ed esemplare da tanti punti di vista. E l’emergere, ora che non sussistono più determinate esigenze di riservatezza per motivi di sicurezza, di nuovi particolari, contribuisce a renderla ancora più esemplare.

Una favola senza tempo, che ha accompagnato l'infanzia di milioni di bambini e che continua ad affascinare e attrarre anche il mondo del cinema. Pinocchio torna sul grande schermo in un nuovo adattamento firmato da Matteo Garrone, con il Premio Oscar Roberto Benigni nei panni di Geppetto e il piccolo Federico Ielapi in quelli del burattino più famoso della storia: un’avventura per tutta la famiglia che riporta al cinema il capolavoro di Collodi e i suoi indimenticabili personaggi, dal Gatto e la Volpe al Grillo parlante, da Mangiafuoco alla Fata dai capelli turchini.

Garrone decide di non 'stravolgere' la storia narrata da Collodi, rispettando la costruzione dei personaggi, delineando in maniera precisa le fasi di trasformazione di Pinocchio, verso la sua iniziazione alla vita e alla crescita.

La crescita di Pinocchio, la sua trasformazione da burattino a bambino, viene ben declinata da Garrone, attraverso eventi anche spaventosi, tra l'orrorifico ed il fantastico, che lo porteranno a scoprire il mondo, la sua bellezza, ma anche le sue insidie.

Uno sguardo sul presente attraverso la tradizione, dove anche il digitale si fa meno dirompente, per lasciare spazio ad un cinema più artigianale.

 

Pinocchio (Italia 2019)

Regia: Matteo Garrone

Cast: Roberto Benigni, Federico Ielapi, Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini, Marine Vacth, Gigi Proietti

Sceneggiatura: Matteo Garrone, Massimo Ceccherini

Fotografia: Nicolaj Bruel

Colonna sonora: Dario Marianelli

Montaggio: Marco Spoletini

Scenografie: Dimitri Capuani

Costumi: Massimo Cantini Parrini

Un giallo con tutti i crismi, che omaggia la regina del giallo Agatha Christie, è quello proposto dal regista e sceneggiatore Rian Johnson. Cena con delitto mette in scena un intrigante e attuale mistery, dove tutti, nessuno escluso, possono essere il possibile assassino. Harlan Thrombey (Christopher Plummer), un agiato romanziere, viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno.

Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio. In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace.

Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio. Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi.

Un giallo ben fatto, con continui colpi di scena, tra svolte narrative e stilistiche soprendenti.

Vincente è certamente il cast, d'eccezione e molto solito, ma anche quel filo ironico e divertente che accompagna tutta la pellicola, capace di rileggere in maniera giusta un classico della letteratura.

 

Cena con delitto (Usa 2019)

Regia: Rian Johnson

Cast: Daniel Craig, Chris Evans, Ana De Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson, Toni Collette

Distribuzione: 01 Distribution

New York torna protagonista nel nuovo lavoro di Woody Allen. Dopo l'indimenticabile Manhattan, il regista omaggia nuovamente la sua città con Un giorno di pioggia a New York, una commedia romantica che racconta la storia di due fidanzatini del college, Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning), i cui piani per un weekend romantico da trascorrere insieme a New York vanno in fumo non appena mettono piede in città. I due, fin dal loro arrivo nella grande mela, si ritrovano separati e si imbattono in una serie di incontri casuali e bizzarre avventure, ciascuno per proprio conto.

Sebbene manchi il fascino e l'originalità di Manhattan, Allen riconquista un po' di energia - perduta in altre pellicole - narrando una storia in cui esiste la possibilità di riscattarsi.

Come il suo omonimo nel romanzo di F. Scott Fitzgerald, Gatsby appartiene ad un'epoca passata. Preferisce i film classici hollywoodiani e la musica di Gershwin a qualsiasi cosa contemporanea. “Ha gusti molto personali e indipendenti, ed è interessato solo a quello che gli piace”, dice Allen. “Ama la vecchia musica, le sue vecchie cose, i giorni piovosi. Ha le sue piccole passioni e nessuno può togliergliele”. Perfino la passione per il gioco d'azzardo riflette il suo essere un po' fuori dal tempo: “Per Gatsby ha un sapore nostalgico, romantico”, afferma Allen. “Gli porta alla mente la New York narrata da Damon Runyon, con le strade di Broadway popolate da giocatori d'azzardo e scommettitori sulle corse dei cavalli. Fa tutto parte della sua visione romantica della vita”.

Anche Ashleigh, come Gatsby, è nata in una famiglia benestante, ma crescere nel Southwest l'ha resa molto più serena e spensierata. Non ha come Gatsby grossi conflitti interiori, e vuole fare carriera come giornalista. Ma il fatto di essere cresciuta in Arizona l'ha resa decisamente più provinciale di Gatsby. “Ashleigh è una graziosa ragazza di provincia”, dice Allen. “È stata cresciuta imparando a cavalcare, a pescare e a giocare a golf. È intelligente e bene educata, ma non è brillante come chi è cresciuto a New York”.

Altro tema ad emergere è quello dell'identità. I personaggi di Un giorno di pioggia a New York hanno tutti problemi inerenti alla propria identità. Gatsby ha quello più ovvio: non conosce ancora se stesso. E la personalità di Ashleigh è ancora del tutto indefinita: quando incontra Vega, è così stordita dalla fama di lui da dimenticarsi addirittura il proprio nome, e due volte nel film tira fuori la patente per potersi identificare.

Tanto che per sottolineare il fatto che i protagonisti del film hanno difficoltà a farsi riconoscere per quello che sono, sul piano visivo i loro volti sono spesso oscurati, in ombra.

 

Un giorno di pioggia a New York (Usa 2018)

Regia: Woody Allen

Attori: Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law, Diego Luna, Liev Schreiber, Kelly Rohrbach

Distribuzione: Lucky Red

Sceneggiatura: Woody Allen

Fotografia: Vittorio Storaro

Montaggio: Alisa Lepselter

Produzione: Gravier Productions, Perdido Productions

Il genere manga colpisce nuovamente l'immaginario cinematografico. Dopo l’anteprima all’Annecy International Animation Film Festival, il 2, 3 e 4 dicembre arriva nelle sale italiane, I figli del mare, colossal d’animazione dello Studio 4°C, diretto da Ayumu Watanabe e tratto dal manga di Daisuke Igarashi.

Kenichi Konishi è il direttore dell’animazione e character designer e, attraverso questo lavoro, racconta la storia di Ruka, liceale ribelle, che viene esclusa dall’attività del club per l’intera durata delle vacanze scolastiche; fortemente annoiata, la ragazza decide di visitare il padre all’acquario dove lavora. Qui farà uno strano incontro con Umi (mare) un ragazzo straniero che sembra cresciuto fra strani e straordinari segreti. Affascinata dal suo modo di nuotare, che lo fa sembrare un uccello in volo, Ruka si trova, suo malgrado, a far parte di un complesso ingranaggio più grande di lei. Nel contempo, tutto il mondo è sconvolto da un’anomalia mai vista prima: tutti i pesci stanno scomparendo. Joe Hisaishi, storico collaboratore dello Studio Ghibli, ha composto le musiche per il film.

La pellicola è stata presentata al Lucca Comics & Games, domenica 3 novembre, in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Un lavoro decisamente interessante, che apre un nuovo spiraglio su questo genere, conferendo nuova dignità all'arte del fumetto.

I figli del mare (Giappone, 2019)

Regia: Ayumu Watanabe

direttore dell'animazione: Kenichi Konishi

musiche: Joe Hisaishi

Art Director: Shinji Kimura

distributore: Nexo Digital e Dynit


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