Con la quarta vittoria consecutiva, l’Inter si porta a +8 sul Milan, a +10 sul Napoli, e opera il controsorpasso sulla Juventus, che affronterà da capolista al rientro dopo la sosta. A San Siro i nerazzurri vincono 2-0 contro il Frosinone, una partita consegnata agli annali da Di Marco, che vede il portiere fuori posizione e tira volontariamente da 56 metri, per di più con i piedi sulla linea laterale, trovando il gol. Nella ripresa chiude l’incontro Chala su rigore, conquistato abilmente da Thuram con una serpentina in area.

L’Inter allunga in classifica vincendo 2-1 a Bergamo contro l’Atalanta, che finora in casa non aveva mai subito nemmeno un gol. Dopo un primo tempo di sofferenza, a risolvere la partita per i nerazzurri (cinque successi in altrettante trasferte) ci pensano due giocatori in stato di grazia: Çalhanoğlu, che propizia il rigore su Darmian con un passaggio visionario, per poi trasformare il penalty; e il solito Lautaro Martinez, che, sempre più capocannoniere del Campionato, con una giocata straordinaria scaraventa in rete il 12esimo gol della stagione. La brutta notizia per Inzaghi è l’infortunio di Pavard.

Doveva essere Lukaku di Montecristo, è stato Lukaku "chi l'ha visto?". Nel primo big match della domenica, l'Inter batte la Roma a San Siro 1-0 nel modo più soddisfacente possibile per i tifosi nerazzurri, ossia con un gol di Thuram Jr, l'attaccante preso per sostituire Big Rom il Traditore. Che, dal canto suo, cerca di scansare i fischi dei suoi ex tifosi toccando meno palloni possibili. Ne toccherà 4 in tutta la partita e nessuno in modo pericoloso per i nerazzurri. Dunque la strategia mediatica di Mourinho non è servita: l'Inter ha vinto schiacciando una Roma che è apparsa davvero di due categorie inferiori e il modo in cui lo ha fatto racconta molto dell'Inter 8stanca ma letale) e della Roma (stanca e priva di incisività).

Vince anche la Juventus, imponendosi di misura, in casa, sul Verona. La squadra di Allegri passa a tempo scaduto con Cambiaso, dopo due gol annullati a Moise Kean dal Var, e riesce così a scavalcare in classifica il Milan.

Impegnati al Maradona nell'altro incontro di cartello della giornata, i rossoneri si portano sul 2 a 0 nel primo tempo grazie a una doppietta di Giroud, ma vengono raggiunti nella ripresa dal Napoli, a segno con Politano e Raspadori.

Si ferma il Bologna, che contro il Sassuolo passa in vantaggio con una splendida giocata di Zirkzee, ma poi si fa riprendere dai neroverdi con il primo gol in Serie A del romeno Boloca: il derby finisce 1-1.

Finisce con lo stesso risultato fra Monza e Udinese. I friulani, ancora a secco di vittorie, rimontano lo svantaggio (a firma Colpani) e portano a casa un pareggio nel giorno dell'esordio del nuovo tecnico Cioffi. A segno Lucca, entrato dalla panchina.

Torino e Genoa conquistano altre due vittorie per 1-0. I granata si impongono sul difficile campo del Lecce: Buongiorno decide la sfida al rientro dall'infortunio muscolare che lo aveva fermato un mese fa. Per i piemontesi arrivano i 3 punti dopo una striscia di 5 partite senza vittorie.

A Marassi, invece, il Genoa passa sulla Salernitana. Due pali in avvio per il Grifone con Badelj e Retegui, che non rientra nella ripresa. Al 35esimo il guizzo vincente dell'islandese Gudmundsson. Traversa di Mazzocchi nel finale.

La partita migliore della giornata, almeno in termini di emozioni, è però quella fra Cagliari e Frosinone. La squadra di Di Francesco si porta avanti 3-0 con la doppietta di Soulé e la rete di Brescianini. Poi, l'impresa dei sardi: Oristanio e Makoumbou accorciano, poi nel finale Pavoletti pareggia e segna il gol vittoria. Per Ranieri è il primo successo in campionato. Valeva la pena aspettare.

La Juve sbanca San Siro, la classifica si accorcia in testa e l’Inter ringrazia. Con il successo per 1-0 in casa del Milan (nel primo tempo l’espulsione di Thiaw, nella ripresa il gol dell’ex firmato da Locatelli con un tiro deviato), la Signora si porta a -1 proprio dai rossoneri e a -2 dalla squadra di Inzaghi, che contro-sorpassa i cugini e si riprende la testa della classifica.

La corazzata di Spalletti non c’è più. Il Napoli perde la seconda gara in casa, e in modo preoccupante. Al Maradona, gli azzurri cadono 3-1 sotto i colpi di un’ottima Fiorentina. Apre le marcature Brekalo sfruttando una papera di Meret, poi Osimhen trova il pareggio su rigore. Nella ripresa arrivano le zampate di Bonaventura e di Nico Gonzalez. I viola riagganciano al terzo posto la Juventus, reduce dal successo per 2-0 nel derby contro il Torino (in rete Gatti e Milik).


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