Una commedia raccontata in un contesto difficile, quello del secondo conflitto mondiale. Freaks Out, pellicola firmata da Gabriele Mainetti, narra la storia di Matilde, Cencio, Fulvio e Mario. I quattro sono come fratelli, quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. Siamo nel ‘43, nel pieno del conflitto, e la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, interpretato da un bravo Giorgio Tirabassi, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I quattro protagonisti sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, “a piede libero” in una città in guerra.

Il regista de Lo chiamavano Jeeg Robot è al suo secondo lungometraggio e sceglie ancora una volta Roma per narrare la storia di questi quattro personaggi che fanno pensare a dei supereroi anticonvenzionali.

Un film che si preannuncia interessante sia dal punto di vista stilistico che narrativo.

Freaks Out (Italia, Belgio, 2020)

Regia: Gabriele Mainetti

Cast: Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi

Sceneggiatura:Nicola Guaglianone, Gabriele Mainetti

Distributore: 01 Distribution

Nuovo film per Gabriele Muccino che con Gli anni più belli racconta la storia di quattro amici Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo (Kim Rossi Stuart), Riccardo (Claudio Santamaria), che si svolge nell’arco di quarant’anni, dal 1980 ad oggi, dall’adolescenza all’età adulta.

Le loro speranze, le loro delusioni, i loro successi e fallimenti sono l’intreccio di una grande storia di amicizia e amore attraverso cui si raccontano anche l’Italia e gli italiani. Un grande affresco che vuole narrare chi siamo, da dove veniamo e anche dove andranno e chi saranno i nostri figli. È il grande cerchio della vita che si ripete con le stesse dinamiche nonostante sullo sfondo scorrano anni e anche epoche differenti.

Quattro ragazzi che diventano uomini, con speranze e delusioni, fallimenti e successi. Sullo sfondo un'Italia fatta di alti e bassi, di bellezza e di storture.

"Il vero motore del film è il tempo", afferma Muccino. "Siamo modellati dal tempo. Crediamo di essere in controllo delle nostre vite quando invece l'unico grande burattinaio è il tempo che passa e ci modifica lentamente, ci fa accettare le cose che ci parevano inaccettabili, ci disillude, ci disincanta eppure poi ci incanta di nuovo all'improvviso facendoci sentire adolescenti anche quando non lo siamo più. Il tempo segna i personaggi del film, li definisce, li trasforma in qualcosa che trascende dal loro stesso controllo. E’ così che gli anni scivolano via e si susseguono mentre si cerca di cavalcare gli eventi, spesso senza riuscirci", conclude il regista.

Il Sessantotto e la rivoluzione studentesca e sociale sono ormai dei ricordi sbiaditi. La crisi delle ideologie e il disincanto sono sentimenti sempre più attuali e penetranti, che mostrano uno smarrimento e una delusione per quello che poteva essere e non è stato.

Gli anni più belli (Italia 2020)

Regia: Gabriele Muccino

Sceneggiatura: Gabriele Muccino, Paolo Costella

Direttore della fotografia: Eloi Moli

Montaggio: Claudio Di Mauro            

Musiche originali: Nicola Piovani

Interessante favola nera, firmata dai Fratelli D'Innocenzo, Favolacce coglie nel segno fin dalle prime scene. Una storia ambientata nella provincia sud di Roma, tra la malinconica litoranea brutalmente costruita ed una campagna che è stata palude. Una piccola comunità di famiglie, i loro figli adolescenti, la scuola. Un mondo apparentemente normale dove silente cova il sadismo sottile dei padri, impercettibile ma inesorabile, la passività delle madri, l’indifferenza colpevole degli adulti. Ma soprattutto è la disperazione dei figli, diligenti e crudeli, incapaci di farsi ascoltare, che esplode in una rabbia sopita e scorre veloce verso la sconfitta di tutti.

Dopo aver partecipato alla sezione Panorama con la loro opera prima La Terra dell’Abbastanza nel 2018, i fratelli D’Innocenzo approdano alla Berlinare 2020, vincendo il premio come migliore sceneggiatura con un film, di cui firmano anche soggetto e sceneggiatura, che vede protagonista Elio Germano, e nel cast Barbara Chichiarelli, Gabriel Montesi, Max Malatesta, Ileana D’Ambra e Lino Musella. La voce narrante è invece di Max Tortora.

Bella la fotografia di Paolo Carnera, che conduce in un territorio in cui il senso di disagio di chi vi abita è vivo, si tocca quasi con mano e percorre una esistenza ricca di insoddisfazione.

Una passività che si tramuta in rabbia e frustrazione, dove la via d'uscita sembra impossibile.

Favolacce (Italia 2020)

Regia: Fratelli D'Innocenzo

Cast: Elio Germano, Barbara Chichiarelli, Gabriel Montesi, Max Malatesta, Ileana D'Ambra, Lino Musella
Distributore: Vision Distribution

Un film al femminile quello firmato da Jay Roach, Bombshell, La voce dello scandalo. Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie interpretano una storia tratta da eventi realmente accaduti. Il film racconta l’incredibile vicenda delle donne che hanno spodestato l’uomo che ha contribuito a creare il più potente e controverso impero dei media di tutti i tempi, Fox News. Uno straordinario ritratto delle scelte coraggiose di tre donne, molto differenti tra loro, che decidono di lottare contro un sistema di potere e di abusi, che vigeva indisturbato.

Due amici d’infanzia si scambiano un bacio durante le riprese di un cortometraggio amatoriale. Il gesto, apparentemente innocuo, insinuerà in loro un dubbio persistente, minacciando l’unione della loro cerchia sociale e, alla fine, cambiando improvvisamente le loro vite.

Matthias & Maxime è il nuovo film firmato e interpretato da Xavier Dolan, in programma dal 27 giugno su Mio Cinema Sky.

La pellicola, presentata in concorso al Festival di Cannes 2019, ripercorre tematiche care al regista, come il rapporto tra generazioni e la scoperta della propria identità, anche sessuale.

I due protagonisti sono chiamati a rispondere a una serie di domande complesse, scaturite dopo quel fatidico bacio e non saranno più gli stessi.

Dolan scava nel loro intimo, mostra i personaggi in tutte le loro sfaccettature, non risparmia i loro sentimenti, ma li svela attraverso un percorso di comprensione di se stessi e della loro vita molto travagliato.

Quella tra Matthias e Maxime è una storia di amore e amicizia, dove è l'esistenza ad essere raccontata attraverso il loro rapporto.

Il regista torna a girare nel suo paese, il Canada, dopo l'esperienza statunitense e questo film segna quasi un ritorno alle origini.

Del cast fa parte anche Anne Dorval nei panni della madre di Maxime, la quale aveva già interpretato quella di J’ai tué ma mère, ed aver recitato in Les amours imaginaires, Laurence Anyways e Mommy.

Matthias & Maxime (Canada, 2019)

Regia Xavier Dolan

Attori: Xavier Dolan, Gabriel D'Almeida Freitas, Harris Dickinson, Anne Dorval

Sceneggiatura: Xavier Dolan

Produzione: Sons of Manual

Distribuzione: Lucky Red


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