di Carlo Benedetti

La “prova del fuoco” tra Russia e Stati Uniti comincia oggi al Cremlino. Durerà sino a domani e solo allora si potrà fare il vero bilancio della situazione e comprendere sino a che punto l’americano Obama e il russo Medvedev (sempre sotto il controllo di un Putin che appare più fedele a quella ortodossia di vecchio stampo…) avranno raggiunto intese di rilievo sul processo dei negoziati per la riduzione degli arsenali nucleari. Le trattative in merito erano iniziate ad aprile, dopo l'incontro tra i due leader a Londra, ma ora la scadenza a dicembre del trattato Start-1 rende più urgente la questione, anche in relazione all’impetuoso evolversi delle due società. E sempre a Mosca Obama si occuperà anche di archeologia politica, incontrando l'ex leader del Cremlino Michail Gorbaciov, oltre a diversi esponenti della società russa. Sarà una sorta di ricognizione di facciata per dimostrare che gli Usa non dimenticano il passato e vogliono avere sempre sottomano una chiave di lettura organica.

di Mario Braconi

Come sanno i turisti, la Piccadilly Line, è una delle 11 linee della metropolitana londinese. Ogni giorno i suoi convogli scarrozzano per i 70 chilometri della sua estensione oltre 650.000 persone, con il loro carico “troppo umano” di gioia e sofferenza, i drammi le miserie la grandezza e la frustrazione. E ogni giorno, assieme al caldo umido dei suoi corridoi, alle banchine stipate di umanità, ai ritardi ed al caratteristico odore di bitume e mentolo, a questo variopinto e multietnico popolo viaggiante tocca subire pure l’ininterrotto flusso di annunci tecnici, registrati o meno. Uno di essi è divenuto talmente caratteristico del “Tube” da giustificare la produzione di souvenir (tazze da tè e t-shirt) sui quali viene stampigliata l’ormai mitica frase: “mind the gap between the train and the platform”.

di Ilvio Pannullo

La prima volta che ci si ferma a ragionare sui meccanismi sottostanti la creazione della moneta si è colti o da un forte scetticismo o da un penoso senso d’impotenza. I primi generalmente rifiutano a priori l’idea che qualcuno possa avere abusato in modo tanto scellerato della loro fiducia, i secondi, comprendendo la natura verticistica del sistema monetario oggi dominate, sono colti dallo sconforto, non riuscendo ad immaginare alcuna possibilità di cambiamento dello status quo. Ecco allora Newton arrivare, con la sua terza legge, in soccorso di quanti, smarriti, perdono la fiducia nel cambiamento: ad ogni azione di un corpo A su un altro corpo B corrisponde una reazione uguale e contraria del corpo B sul corpo A. Il principio è applicabile a tutte le forze riscontrate in natura e nella tecnica, oltre a costituire un assioma fondamentale della meccanica. Così accade che alla moneta creata attraverso l’indebitamento della comunità si contrappone una moneta accreditata gratuitamente ai cittadini: sono le monete complementari.

di Michele Paris

Ha dovuto attendere ben otto mesi per ottenere il proprio seggio al Senato degli Stati Uniti d’America l’ex comico ed attore Al Franken. Al termine di una lunghissima e sfiancante battaglia legale che lo vedeva opposto in Minnesota al senatore repubblicano in carica Norm Coleman, il candidato democratico ha beneficiato di una sentenza decisiva della Corte Suprema dello Stato che ha messo la parola fine ad una elezione che lo scorso mese di novembre era apparsa da subito estremamente equilibrata. Il successo dell’ex protagonista del popolare show americano Saturday Night Live risulta di grandissima importanza, perché consente al partito del presidente Obama di raggiungere al Senato, almeno in linea teorica, la fatidica quota di 60 voti, soglia necessaria per superare il principale strumento di ostruzionismo in mano all’opposizione (“filibuster”).

di Luca Mazzucato


TEL AVIV. Le colonie israeliane in West Bank sono al centro della disputa tra l'amministrazione Obama e il governo israeliano. All'incirca mezzo milione di ebrei si sono trasferiti in West Bank dall'inizio dell'Occupazione, appropriandosi della terra palestinese con l'aiuto dell'IDF. Tra i coloni israeliani, ci sono moltissimi olim hadashim, nuovi immigrati. Spesso attirati dai forti incentivi finanziari del governo israeliano, a volte spinti dalla chiamata divina alla conquista della “terra promessa.” Molto spesso si tratta di ebrei convertiti: alla ricerca della propria identità, ritrovano una nuova sicurezza abbracciando l'ideologia sionista e razzista dello slogan “una terra senza popolo per un popolo senza terra.” Si sta occupando della questione un regista tedesco, Frank Henne, che ha incontrato e intervistato numerosi ebrei convertiti, tutti provenienti dalla Germania e da background cristiani, trasferiti nel cuore della West Bank.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy