di Cindy Sheehan

Questo è il più difficile articolo che io abbia mai dovuto scrivere, ma devo farlo lo stesso, purtroppo.
Io, così come chiunque altro critichi il presidente Bush e questa guerra, sono stata accusata di "non sostenere le truppe". Visto che mio figlio, Casey Sheehan, è stato ucciso in Iraq per colpa delle bugie di questa Amministrazione e per aver tentato di rendere questo Paese sicuro solo per gli interessi delle nostre corporation, ho cominciato a dire che l'unico modo reale per sostenere le truppe, a questo punto, è quello di fare di tutto per ritirarle da questa guerra illegale ed immorale.
Il massacro di Haditha del 19 novembre 2005, è solo un altro modo per sottolineare come le nostre truppe siano state trasformate in criminali di guerra, colpevoli di quello che un articolo ha definito: "Il Peggior Crimine di Guerra in Iraq". (Sydney Morning Herald; 28 maggio, 2006). In una assurda dimostrazione di ipocrisia senza vergogna, George Bush, ha affermato, riferendosi al (purtroppo usuale) massacro di civili innocenti ad Haditha:
"Le nostre truppe sono state addestrate a rispettare i nostri valori di base, durante tutto il loro addestramento, ma è evidente che in Iraq sia avvenuto un incidente".

di Bianca Cerri

Da un recente sondaggio risulta che negli Stati Uniti ci sono 1600 radio e un numero infinito di stazioni televisive locali che diffondono il verbo del Signore 24 ore su 24. L'audience è enorme: 141.000 milioni di ascoltatori, molti dei quali partecipano anche alle conventions cristiano-fondamentaliste che si tengono in diversi stati americani durante tutto l'arco dell'anno.
Uomini e donne vestiti elegantemente e con tanto di regolamentare croce d'oro al collo, fanno la fila per assistere agli eventi mondani organizzati dai tele-predicatori e ricevere dal loro pastore un segno di benevolenza. La festa raggiunge il culmine quando qualche anziana miliardaria si getta a terra gridando di essere appena guarita dal tumore al seno. (Il rito ha infinite varianti, ma sembra che il tumore al seno funzioni meglio - ndr). Le miracolate hanno in genere tra 70 e 75 e li dimostrano tutti.

di Carlo Benedetti

Nel continente eurasiatico si registrano processi d'assestamento contraddittori e niente affatto lineari. Ma per due capitali strategiche una cosa è certa: Mosca guarda oltre la catena degli Urali e Pechino tenta di raggiungerla attraversando le lande siberiane. Ed entrambi i Paesi sanno che mentre l'Asia è in pieno boom economico, l'Europa rischia di perdere valore strategico, vulnerabile com'è all'ondata del cambiamento. Di conseguenza prende forma un disegno geoeconomico che segna l'inizio di un nuovo modo di pensare e guardare ai processi politici dei continenti interessati. Tutto è cominciato con lo storico viaggio di Gorbaciov in Cina nel 1989, con le riforme politiche in Russia degli anni '90, con il boom economico in Cina, con quei quindici patti firmati nell'aprile del 1996 da Eltsin e Jiang Zemin per rafforzare i legami, il commercio e gli scambi economici.

di Carlo Benedetti

Mirek Topolanek Nella Repubblica Ceca - e nella sua specifica collocazione geopolitica - si cambia stagione. Vanno in archivio le tante propagandate "Duemila parole" del 1968; si dimenticano i buoni propositi della "Primavera di Praga" relativi ad un "socialismo dal volto umano". Ora tutto si azzera e tutto cambia in un clima di svilimento politico. Perché le elezioni dei giorni scorsi (otto milioni alle urne) segnano una vera e propria svolta a destra della giovane repubblica nata il primo gennaio del 1993 con il distacco dalla Slovacchia e la conseguente dissoluzione della Cecoslovacchia.

di Bianca Cerri

George Bush ha saputo della strage di Haditha leggendo la notizia sul giornale. Ovviamente la cosa l'ha molto colpito perché ignorava completamente che, dopo l'arrivo del terzo battaglione dei marines nella città irachena, i civili avevano iniziato a morire come mosche. Quello che ora lo preoccupa non sono tanto i bambini straziati, ma le eventuali polemiche sulla scarsa attenzione degli americani alla sicurezza degli iracheni. Il presidente degli Stati Uniti teme anche che qualcuno possa strumentalizzare la storia di Haditha ritirando fuori le voci sulle torture ad Abu Ghraib o paragonando Haditha a My Lai, dove il 15 marzo del 1968 l'esercito USA sterminò 600 civili inermi. In entrambi i casi, si è trattato di "tragiche fatalità" e qualunque persona ragionevole capirebbe da sola che in guerra incidenti del genere sono inevitabili…


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