di mazzetta

La recente visita in Africa della coppia presidenziale francese, Nicolas Sarkozy e la di lui sposa Carla Bruni, ha dato luogo ad una sequela infinita di foto ad uso propagandistico pari al silenzio tombale sulle responsabilità dell’Eliseo nello scenario africano. Si tenta infatti di risollevare la ormai drasticamente calante popolarità del nano-presidente in patria, con le sue escursioni all’estero, omettendo, ovviamente, il senso e i contenuti delle sue visite. Ma nel caso della sua visita in Ciad, con il suo annesso fotografico, sono state molte le occasioni perse simultaneamente dal mainstream, che ha toppato clamorosamente anche sul fronte del gossip. Perché per una volta, non avrebbe dovuto essere tanto la legale (non proprio regale) coppia presidenziale francese, l’oggetto delle attenzioni, quanto piuttosto quella illegale (e non certo regale) ciadiana. In fondo la figura dell'ottuagenario Deby è degna di Novella 2000 nel suo lato rosa. Dopo una vita spesa in eccessi di ogni tipo l'anziano presidente, (che è un noto alcolizzato, facile all'ira, agli eccessi e alla passione) ha anche uno scheletro rosa nell'armadio: la signora Deby, è in realtà la sua segretaria personale. La circostanza che Deby la porti in giro come una moglie ha destato scandalo in altri paesi africani in occasione di visite ufficiali. La temperatura del gossip sale aggiungendo al tutto che la signora era la fidanzata del figlio di Deby, al quale è stata strappata dal padre, di lei invaghitosi. Magari strappata è una parola grossa, viste le ambizioni che tutti riconoscono alla nuova quanto informale premiere dame del Ciad; fatto sta che il relativamente povero figlio di Deby ha scelto l'esilio in Francia, dove ha trovato la morte, non esattamente perché roso dalla depressione amorosa.

Emulo del padre, che sempre ha amato la vita notturna di Parigi, il rampollo è rimasto invischiato in sordide storie di droga e truffe, per finire ammazzato nel garage di un anonimo complesso residenziale. Non è detto che sia morto per ordine del padre, ma di sicuro non è stato pianto pubblicamente dal padre e nemmeno dal mancato amore. Nella storia c'è anche l'ira della nonna del giovane morto, madre del presidente e figura per nulla secondaria nel Pantheon politico ciadiano, che si riassume nella galleria di famiglia del presidente. Nonna che ovviamente non ha apprezzato le gesta del figlio e ancora meno la sua nuova compagna, apparsa ad attenuare l'influenza materna nella politica presidenziale e concausa della morte dell'amato nipote.

Sullo sfondo qualche centinaio di migliaia di profughi accampati in mezzo al nulla, che riceveranno qualche aiuto da EUFOR e una crisi alimentare imponente. Le associazioni umanitarie, non solo in Ciad, hanno lamentato che l'aumento dei generi alimentari renderà loro impossibile comprare le necessarie quantità di cibo per l'assistenza dei tanti profughi sul continente africano. I bilanci degli aiuti umanitari restano ovviamente una frazione insignificante dei soldi spesi in armamenti, anche in questo non si intravvedono inversioni di tendenza. Profughi in fuga da guerre scatenate da “presidenti regolarmente eletti” e anche no, tutti comunque sostenuti dai paesi che una volta vi esercitavano il dominio coloniale, dominio ora mantenuto per interposte persone, ma che non ha mutato cifra e finalità.

Lo sfruttamento dell'Africa continua senza dare segni di indebolimento, nessuno dei paesi o delle multinazionali che sfruttano le risorse africane ha la minima intenzione di cedere privilegi per i quali, da oltre due secoli si spende il sangue degli africani. Alla “sicurezza” dell'Africa provvederà la Francia fino a quando gli africani non saranno in grado di fare da soli. Forse la “novità” tanto annunciata da Sarkozy sta proprio nell'adozione della stessa frase priva di significato con la quale George W. Bush giustifica la permanenza delle truppe americane in Iraq.

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