Itaca. Il ritorno, firmato da Uberto Pasolini, è un'odissea dello spirito, senza viaggi, senza mostri, senza dei. Solo un uomo sfinito che torna a casa dopo anni di lontananza, una moglie tenace che lotta per mantenere la fede in un suo inatteso ritorno e il viaggio di un figlio verso l’età adulta, diviso tra l’amore per sua madre e il peso del mito di suo padre. Una famiglia separata dal tempo e dalla guerra, riunita dall’amore, dal senso di colpa e dalla violenza.

Dopo F.W. Murnau e Werner Herzog, con questa nuova versione di Nosferatu, Robert Eggers non si limita a riproporne la storia, ma crea un’opera gotica che si distingue come una delle migliori del genere e una delle più notevoli dell’anno.

Una notte per le strade di New York, all'interno di un taxi giallo che mostra tutta la bellezza, ma anche le contraddizioni della grande mela. Un film emozionante, diretto e vero, quello girato dalla regista Christy Hall, Una notte a New York, con Sean Penn e Dakota Johnson.

Con Diamanti, Ferzan Ozpetek costruisce un sontuoso melodramma corale che esplora la sorellanza in tutte le sue forme. Da quella di sangue, incarnata dal rapporto complesso tra Alberta e Gabriella, a quella universale, fatta di comprensione, supporto reciproco e affinità elettive. È un tema tutto al femminile, che Ozpetek racconta intrecciando tante storie piccole ma piene di vita, capaci di reggersi autonomamente e, al contempo, di convergere in un unico, suggestivo affresco.

Ambientato in una sartoria teatrale splendidamente ricostruita, la trama del film racconta di un celebre regista che convoca un gruppo di attrici con cui ha lavorato in passato, le interpreti che più ha amato. Le riunisce per un misterioso progetto dedicato alle donne, lasciandosi ispirare dalla loro presenza e dal loro talento. Non è solo un racconto di relazioni umane, ma anche un tributo al mondo dell’artigianato che anima l’industria cinematografica. Tra velluti e taffetà, Diamanti restituisce la magia di quei luoghi che, dietro le quinte, danno vita ai sogni. L’eco dei tumulti sociali dell’epoca filtra appena, incarnata dalla giovane ribelle che si lascia incantare da questo microcosmo, dimenticando per un momento le battaglie della strada.

Ozpetek guida un cast corale in cui ogni attrice brilla come una faccia di un diamante. Jasmine Trinca e Luisa Ranieri regalano intensità al rapporto tra le due sorelle, mentre Mara Venier sorprende nei panni di Silvana, un personaggio autentico e struggente. Ogni interprete porta sullo schermo storie vive e toccanti, sebbene la narrazione centrale tra Alberta e Gabriella soffra, in alcuni punti, di snodi troppo rapidi, che ne limitano la profondità.

Alcune scelte narrative, come il dialogo tra passato e presente che vede il regista radunare il cast per preparare il film, appaiono superflue e spezzano la magia dell’opera. Tuttavia, l’incantesimo di Ozpetek resta intatto grazie alla sua abilità nel mescolare colori, sguardi e dettagli, e all’uso sapiente di una colonna sonora memorabile.

Tra i momenti più emozionanti del film spiccano due brani inediti: una canzone di Mina, che riassume con poesia ciò che i protagonisti non riescono a esprimere a parole, e un’altra di Giorgia, che chiude il film con una nota di bellezza struggente.

Diamanti è un’opera che celebra la forza e la complessità delle relazioni umane, con uno sguardo particolare rivolto al mondo femminile. Ferzan Ozpetek firma un film che, pur con qualche limite, conquista per la sua intensità emotiva, la ricchezza dei suoi personaggi e la bellezza delle sue immagini. Un gioiello corale che brilla di luce propria.

 

Diamanti (Italia, 2024)

Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano
Sceneggiatura: Carlotta Corradi, Elisa Casseri, Ferzan Ozpetek
Fotografia: Gian Filippo Corticelli
Produzione: Greenboo Production di Marco Belardi, Faros Film e Vision Distribution, in collaborazione con Sky
Distribuzione: Vision Distribution

L'abbaglio, nuovo lavoro del regista Roberto Andò, racconta uno degli avvenimenti più salienti della storia italiana. Il film è ambientato nel 1860, quando Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini.


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