L’Udinese fa il colpaccio della giornata battendo l’Inter a San Siro nel posticipo. L’Inter vista alla prima resta negli spogliatoi e va in campo la sorella apatica, che come negli ultimi 12 mesi, soffre la fisicità degli avversari e il marcamento a uomo in tutto il campo. Non riesce ad aprire le difese chiuse. Non gli trovò soluzioni Inzaghi, meno che mai gliele ha trovate Chivu. A maggior ragione con un arbitraggio palesemente ostile.

Di solito, dopo la prima giornata di campionato si formano due bande: quelle che dicono che la prima non significa nulla, che ci sono ancora 37 partite e che le squadre sono ancora in rodaggio; l’altra, che dice che tre punti in un campionato vinto per un solo punto, sono importanti.

Vero è che i punti non si presentano per poi andarsene; restano e pesano nella misura di quanto il torneo è equilibrato, dunque pur con tutte le attenuanti e aggravanti, tenderemo a valutare la giornata per quel che è stata: la prima del torneo 2025-2026.

Mai come quest’anno, a esultare in Serie A non sono le squadre migliori, ma le meno peggiori. Dal primo campionato di Serie A con 20 squadre, nel 2004, solo in altre due occasioni (nel 2010 l’Inter e nel 2011 il Milan) chi ha vinto il titolo non ha fatto più punti del Napoli di quest’anno, cioè 82. Nel 22-23 la squadra di Spalletti – che non solo, a differenza di quella di Conte, giocava in Europa, ma addirittura in Champions League – lo scudetto arrivò con ben 90 punti.

A conquistare lo scudetto sarà la squadra che avrà meno voglia di perderlo. Chi si aspettava un Napoli e un’Inter con il coltello fra i denti si è dovuto ricredere un’altra volta: il reciproco scambio di favori continua.
A Parma, il Napoli non va oltre lo 0-0. La squadra di Conte fatica e crea poco, limitandosi a colpire tre legni. Gli emiliani si difendono con ordine.

In questo Campionato che nessuno sembra voler vincere, a due giornate dalle fine, il distacco fra prima e seconda in classifica torna di un solo punto. Contro ogni pronostico, al Diego Armando Maradona, il Napoli passa in vantaggio due volte contro il Genoa (gol di Lukaku e Raspadori), ma in entrambi i casi si fa riprendere dagli ospiti (autorete di Meret e testata vincente di Vasquez).
L’Inter stavolta ne approfitta superando 2-0 il Torino in trasferta. A dir poco insoliti i marcatori: Zalewski, con un destro a giro da fuori, e Asllani su rigore. Nel mezzo, un'interruzione per pioggia che forse avrà ricordato a Simone Inzaghi quella del 14 maggio del 2000 in Perugia-Juventus.


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