di Carlo Benedetti

I “nuovi russi”, ricchi oligarchi, scoprono ora che il denaro non è tutto. E così vanno a caccia di titoli nobiliari per annullare la parentesi “sovietica” e ricollegare la famiglia a presunte glorie antiche. Vere o false non conta. Importante è che nel bigliettino da visita si possano aggiungere una coroncina, un aquilotto… Testimonianze (postume) di una magica Russia sullo sfondo sociale di un vivere sperperato, ma nobile. E così prende il via la caccia al casato, al sangue blu, alla bella epoque. Si rispolverano nomi doc e sono in molti che si sentiranno gratificati quando qualcuno li chiamerà “Conte”, “Knias”, “Baron”. Il mito è quello tolstoiano del Conte Rostov o della Principessa Drubetskaja. Un rivivere, oggi, i fasti di “Guerra e pace” o quelli del “Nido dei nobili” di Turgeniev… Vediamo, quindi, cosa sta accadendo. E subito ricordiamo che nel momento della vittoria della Rivoluzione d’Ottobre i titoli nobiliari della casta zarista furono aboliti e non ebbero più, pertanto, alcun effetto civile. Ma ora nell’epoca del capitalismo reale la malattia si diffonde anche nella Russia dei nuovi russi che vanno, appunto, alla disperata ricerca di un titolo nobiliare. E c’è, in merito, anche una sorta di “Collegio araldico” che a Mosca si occupa dei “possibili” nobili. Il “Collegio” presenta questi servizi: registra e pubblica le concessioni di stemmi sulla base delle sue ricerche araldiche.

Il “Collegio” - Collegium Heraldicum Russiae, abbreviato - CHR - ha come sede operativa la Russia, ma ha anche precise filiali in varie parti del mondo:… Stati Uniti d`America, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Austria, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Svezia, Uruguay, Giappone, Tailandia, Indonesia, Malesia e, naturalmente, Italia. In Russia l’assistenza del CHR – necessaria per ottenere uno stemma personale nella tradizione artistica araldica - avviene sotto la personale supervisione del Maestro Araldo Principale, Commendatore Valery Yegorov, che chiede uno schizzo o una descrizione dello stemma desiderato, o al limite solo alcuni suggerimenti per la realizzazione grafica. Possibilmente il richiedente deve fornire un breve curriculum vitae e due foto formato tessera. Riceverà poi una bozza dello stemma. E dopo l’approvazione riceverà il disegno, il Diploma Armorum e altre cose.

Non appena la commissione sarà accettata, dovrà essere effettuato il pagamento e solo allora inizierà il lavoro. Il costo del servizio sarà reso noto immediatamente. Tariffe nobili, comunque. Quanto ai tempi “tecnici” si richiedono circa quattro mesi a partire dalla ricezione del pagamento e dalla approvazione del disegno. Nel caso dovessero esserci molte richieste il tempo necessario al completamento della pratica può arrivare - dicono - fino a sei mesi.

Ma cosa riceverà il futuro nobile? Riceverà, mediante raccomandata, i seguenti documenti in formato A4:
“1) Il disegno a colori del suo stemma (formato stampa); 2) La parte illustrata del Diploma Armorum; 3) Il testo del Diploma Armorum in inglese; 4) Il testo del Diploma Armorum in russo antico; 5) Il disegno a colori del suo stemma sullo sfondo bianco; 6) Due disegni a colori su sfondo bianco; 7) Il disegno a colori dell’Ex Libris; 8) Il disegno color seppia dell’Ex Libris; 9) Un foglio intestato con lo stemma a colori da usare come carta da lettere”.

E veniamo all’uso concreto. Seguiamo sempre le indicazioni del CHR. E, a questo punto, vi preghiamo di trattenere la risata. “Lo stemma - scrive il CHR nel suo depliant diffuso tra i nuovi ricchi della Mosca del capitalismo reale - rappresenta la dignità della sua famiglia e rimarrà in eredità alle generazioni future. Il modo migliore per usare lo stemma è quello di incorniciarlo ed esporlo nel soggiorno. Anche la parte illustrata affiancata da quella con il testo del Diploma Armorum può essere incorniciata ed appesa ad una parete. Il luogo più adatto è sicuramente lo studio o la biblioteca”. Chiaro? Poi il CHR avverte: “La Russia attualmente è una Repubblica e pertanto non riconosce i titoli nobiliari. In accordo con i propri statuti il CHR non può conferire titoli nobiliari ma occuparsi esclusivamente di araldica”. Ma il primo passo, comunque, è fatto. Diventeranno forse nobili ma, come diceva Totò, signori si nasce.

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