Onu, una tribuna abusata

di Fabrizio Casari

Nei giorni scorsi le Nazioni Unite sono salite alla ribalta con un’Assemblea Generale convocata per prendere parola e ipotizzare azioni a difesa del popolo palestinese, sotto l’attacco genocida israeliano e per dare uno stop a Tel Aviv nelle sue pretese coloniali di annessione della Cisgiordania. Una citazione a parte la merita lo show delirante di Trump, che tra l’imbarazzo generale ha...
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Moldavia, democrazia a senso unico

di Michele Paris

Le elezioni parlamentari di domenica prossima in Moldavia e l’autentico terrore dell’Europa per la possibile sconfitta del partito di governo, che ne proietta gli interessi nel paese ex sovietico, hanno fatto scattare un vero e proprio tsunami di disinformazione e una ferocissima caccia alle streghe contro le presunte interferenze russe. La Moldavia condivide più di 1.200 chilometri di confine con l’Ucraina e la sua regione “ribelle” orientale della Transnistria ospita un contingente militare di Mosca, più che mai fondamentale per impedire ritorsioni simili a quelle riservate dal regime golpista post-Maidan alle popolazioni russofone del Donbass a partire dal 2014. Questa realtà logistica, politica e strategica rende il paese...
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di redazione

Scritto, diretto ed interpretato da Simona Lacapruccia, con i danzatori Daniele Toti e Silvia Pinna, realizzato con la produzione GDO, lo spettacolo Bellissima - omaggio ad Anna Magnani è stato vincitore del concorso teatrale nazionale “Teatrando, oggi il teatro lo facciamo noi” nel 2013. Ora, dopo aver debuttato nel 2014 al teatro Tordinona e Studio Uno di Roma, è in questi giorni in concorso alla manifestazione del “Roma Fringe Festival” 2014.

Proprio a 40 anni della morte di Anna Magnani è giusto che venga ricordata e omaggiata una donna che tanto ha dato all’Italia, al cinema e al teatro con il suo lavoro, fatto con estremo amore e dedizione.

Bellissima - omaggio ad Anna Magnani
, è uno spettacolo delicato che ripercorre le tappe più importanti della vita della grande attrice romana. Una donna forte, passionale ma anche dolce e sensibile, che metteva tutta se stessa nel lavoro e nei rapporti umani. Grazie all’intrigante connubio con la danza, che esemplifica nel gesto le parole, il pubblico si immerge nella vita di Nannarella, simbolo di Roma e del cinema internazionale.

Una vita piena, vissuta con coraggio; dall’infanzia priva degli affetti più importanti, quelli di un padre e di una madre, alla passione travolgente per la recitazione, dalle relazioni turbolente con uomini come Roberto Rossellini all’amore più forte, quello per l’adorato figlio Luca, malato di poliomelite. Ragazzo timido ma forte, che le rimase accanto fino alla fine con coraggio, quando un tumore al pancreas la portò via troppo presto ad una Roma in lacrime.

Attraverso il monologo, nel quale le parole di Anna Magnani risuonano, il pubblico entra nell’intimo dell’animo della grande attrice, delicata e passionale, taciturna e “caciarona”, nostalgica e intraprendente.

L’attrice metteva tutta se stessa nell’interpretazione dei personaggi, delle donne a cui dava voce, corpo e anima grazie a uno studio intenso e approfondito.

Pina, la protagonista di Roma città aperta, la monumentale e tragica Mamma Roma di Pasolini che balla lo struggente valzer con l’attore-figlio o Maddalena, protagonista divertente ma intensa di Bellissima, tutte le donne da lei interpretate avevano qualcosa di se stessa: la forza, la dolcezza, la poesia, il dolore, l’inconfondibile risata…Quello che si evince dallo spettacolo è che a rendere indimenticabile Anna Magnani sia stata proprio la passione.

Bellissima è scritto e recitato da Simona Lacapruccia in forma di monologo, come fosse una lunga lettera composta da tante ipotetiche lettere che Anna Magnani avrebbe potuto scrivere, alla madre che l’ha abbandonata troppo piccola, al figlio Luca, ma è anche una sorta di “confessione” o “sfogo” che l’attrice fa al suo pubblico.

La passione per il suo lavoro, per la vita anche se difficile, per gli uomini, per il figlio, per l’arte e per il cinema che l’ha tanto osannata quanto poco considerata alla fine della sua carriera come filo conduttore di una vita intera.

Come dice il figlio Luca, Anna Magnani si è fatta strada in un mondo maschile e maschilista e l’ha fatto da sola, spinta dall’amore per il suo lavoro, dallo studio profondo per migliorare, dall’essere autocritica e pignola e dall’amore per la recitazione.

Lo spettacolo è impreziosito e reso ancora più emozionante dalle coreografie dei danzatori, che danno corpo alle parole di Anna Magnani, arrivando a toccare con la loro danza le corde del cuore degli spettatori.

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