Ucraina, fallimento e “linee rosse”

di Mario Lombardo

Le dichiarazioni e le notizie circolate nei giorni scorsi sul possibile prossimo impiego di militari NATO o di singoli paesi membri nella guerra in Ucraina hanno prevedibilmente aggravato il clima già rovente delle relazioni tra Russia e Occidente. L’ennesimo avvertimento del Cremlino a evitare ulteriori escalation dello scontro non hanno in apparenza prodotto alcun frutto, ma i vertici del...
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Civil War

di Luciano Marchetti

In questo film non si capisce mai veramente cosa abbia condotto alla guerra civile e questo è il tratto distintivo più grande, ma anche il difetto maggiore del film del regista Alex Garland. Questa incomprensione, però, fa funzionare il film, perché ci permette di riempire i vuoti; grazie all'indeterminatezza sul perché gli Stati Uniti si siano divisi in tre fazioni guerreggianti, può supportare ogni ideologia e teoria. Inoltre, quella mancanza di dettagli aiuta a rendere questa malleabile storia, comprensibile, indipendentemente dalla familiarità con la politica americana: infatti, meno conosci il panorama politico attuale, più ha senso la Guerra Civile. Il problema è che il contrario è altrettanto vero: nel momento in cui...
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di Luca Mazzucato

New York. Le aziende hanno gli stessi diritti dei cittadini. Ma cosa succederebbe se le persone avessero gli stessi diritti delle aziende? Se queste ultime hanno recentemente ottenuto la libertà di parola sotto forma di contributi elettorali, allora è giusto che tutti noi possiamo disporre del nostro denaro come se fossimo delle banche. Il comico americano Jon Stewart ha raccontato la storia del tracollo di Lehman Brothers facendo un piccolo esperimento. In questo nuovo mondo, in cui le persone possono diventare aziende, l'attore cambia nome: non più Jon, ma il più accattivamente United Jonco International. Jonco sente il bisogno urgente di ottenere un prestito da un milione di dollari in contanti. Se Jon Stewart si presentasse allo sportello, gli verrebbe chiesta subito una solida garanzia: i banchieri sono dei veri professionisti.

La garanzia dell'azienda Jonco Int. è una Skoda dell'Ottanta, valore commerciale cento euro. Il finestrino è chiuso con il nastro adesivo, ma lo sguardo d'insieme è passabile, a parte qualche bozzo nella carrozzeria. Chiunque presentasse questa bagnarola come garanzia, verrebbe accompagnato velocemente alla porta. Ma Jonco è una corporation: le sue proprietà sono valutate da un'agenzia di rating.  Invece di Moody's, Jonco preferisce rivolgersi all'agenzia amica Jimmyco, suo cugino. Che gli valuta la Skoda ben tre milioni di dollari: l'ambito triplo AAA che tutte le banche vorrebbe avere.

La banca si fida dell'agenzia di rating ed eroga il prestito da un milione di dollari a Jonco. Un cittadino qualunque dovrebbe pagare fino al 30% di interessi su questo prestito, ma non Jonco: lui si può rivolgere allo sportello dedicato della Federal Reserve, che elargisce prestiti confidenziali al tasso di interesse pari a zero. Ma solo alle aziende. A questo punto Jonco si merita un bel bonus da un milione di dollari, come riconoscimento della fantastica operazione finanziaria. Altrimenti, senza bonus un genio come lui andrebbe subito a lavorare per la concorrenza.

Nessuno avrebbe mai potuto smascherare una truffa così sofisticata. Ma ora si è sparsa la voce che la Skoda è un po' ammaccate e i creditori picchiano alla porta. Per il semplice cittadino Jon si aprirebbero subito le porte del carcere: ma Jonco ha in serbo qualche altro trucco. Fonda una nuova compagnia, la Jon&Jon, che prontamente acquista la Skoda per due milioni e mezzo di dollari. Creare scatole cinesi per occultare i propri titoli tossici? Jonco è andato a scuola da Citigroup, una delle banche “troppo grandi per fallire.”

Ora Jonco vorrebbe incassare i soldi della sua Skoda, che gli è stata valutata due milioni e mezzo di dollari e che ha ceduto alla Jon&Jon. Niente di più facile: basta dare fuoco alla casa del vicino e riscuotere i soldi dell'assicurazione. Proprio così: Jonco ha assicurato una proprietà non sua, seguendo l'esempio di Goldman Sachs, che in questo modo ha provocato la bancarotta del gigante assicurativo AIG e sprofondato gli Stati Uniti nel caos.

Una giornata di duro lavoro per Jonco, che però rischia di perdere i propri soldi, se qualcuno si mettesse a fare domande sulla sua Skoda. Ma niente paura, c'è un ultimo regalo prima di tornare a casa: altri dieci milioni di dollari in contanti, grazie al piano di salvataggio finanziario del governo americano! Non sia mai che Jonco possa trovarsi a corto di denaro, l'economia nazionale ne risentirebbe. Così Jonco se ne va a festeggiare al bar con gli amici, a bordo della sua fantastica Skoda da dieci milioni di dollari.

Fuor di metafora, abbiamo riportato la vera storia del tracollo della banca d'affari Lehman Brothers, nel racconto di Jon Stewart. Solo adesso stanno venendo a galla le colossali frodi fiscali che gli spensierati manager della banca d'affari praticavano. Quindici miliardi di dollari in assetti finanziari basati sui mutui subprime, il cui valore sprofondò al punto da renderli invendibili: ecco l'ammontare del buco iniziale. Ogni trimestre, la banca faceva rapporto ai propri azionisti, ma la fantasia regnava sovrana. Subito prima della chiusura del trimeste, la Lehman prestava la montagna di titoli spazzatura in cambio di quindici miliardi di dollari in contanti, scritti a bilancio, per poi farsi restituire i rifiuti subito la fine del trimestre. Tutti i bilanci risultavano sempre in attivo, fino al fallimento improvviso. E nessuno aveva sospettato nulla.

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