Libano, il fattore Hezbollah

di Michele Paris

Il governo libanese sta camminando letteralmente su un campo minato nel tentativo di conciliare le richieste americane – e israeliane – di disarmare Hezbollah con le esigenze di stabilità interna che non possono prescindere dalle legittime garanzie rivendicate dal partito/milizia sciita. Lunedì, l’inviato della Casa Bianca, Tom Barrack, è arrivato a Beirut per ascoltare la risposta delle...
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Albatross

di Luciano Marchetti

Affrontare la figura di un personaggio controverso, metterlo al centro di un film, usarlo per aprire un dibattito – anche scomodo – è un’operazione legittima, anzi necessaria. Perché il silenzio, in fondo, è la forma più subdola di censura. E in un’epoca in cui il cinema non può che essere intrinsecamente politico – non per appartenenza ideologica, ma per responsabilità narrativa – scegliere di raccontare diventa un atto di coraggio. Con Albatross, Giulio Base accetta questa sfida: al centro, c’è un uomo ideologicamente collocato nella destra più radicale, riletto però attraverso una lente professionale e cinematografica. Il protagonista di Albatross è Almerigo Grilz, interpretato con intensità da Francesco...
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di Michele Paris

Il giudizio che i leader delle principali potenze occidentali sembrano avere del loro alleato israeliano, il primo ministro Benjamin Netanyahu, non appare molto differente da quello condiviso dalla gran parte dell’opinione pubblica mondiale. Questo è ciò che si è appreso da una conversazione privata tra Sarkozy e Obama, ascoltata accidentalmente da una manciata di giornalisti francesi accorsi a Cannes in occasione del G-20. A rendere di pubblico dominio lo scambio di battute che avrebbe dovuto rimanere riservato tra i presidenti di Francia e Stati Uniti è stato il sito web transalpino Arrêt sur Images.

Giovedì scorso i due leader, al termine di una conferenza stampa congiunta nella località della Costa Azzurra, si sono ritirati in una stanza per un breve faccia a faccia lontano dai microfoni. Sicuri di non essere ascoltati, Sarkozy e Obama hanno così iniziato a parlare liberamente della questione israelo-palestinese.

I loro microfoni, però, erano rimasti aperti per errore e una mezza dozzina di giornalisti francesi, che indossava ancora le cuffie per la traduzione simultanea delle parole appena pronunciate da Obama, ha potuto seguire l’interessante colloquio tra i due presidenti.

Per cominciare, l’inquilino della Casa Bianca ha rimproverato Sarkozy per il recente voto favorevole della Francia sull’ammissione della Palestina all’UNESCO senza aver prima avvertito Washington. Da questo argomento, i due hanno sono poi passati a discutere del premier israeliano Netanyahu. A proposito di quest’ultimo, Sarkozy avrebbe rivelato a Obama: “Non lo posso più sopportare. È un bugiardo”.

Allo sfogo del numero uno dell’Eliseo, il presidente americano, con una certa dose di comprensione, ha risposto: “Tu non ne puoi più di lui, ma io devo averci a che fare tutti i giorni!”. Successivamente, Obama ha chiesto a Sarkozy di provare a convincere l’Autorità Palestinese a rallentare il passo sulla questione della richiesta di entrare a far parte delle Nazioni Unite, a cui gli USA si oppongono fermamente.

Questi commenti dei due leader non sono stati subito riportati dalla stampa d’oltralpe, poiché pare che i giornalisti presenti - facendo appello ad un dubbio scrupolo di natura deontologica - si fossero accordati per tenerli segreti. La conversazione, secondo quanto scritto da Arrêt sur Images, sarebbe proseguita per circa tre minuti prima che gli organizzatori del G-20 si accorgessero del disguido tecnico.

Anche se è risaputo che i reali punti di vista dei politici raramente corrispondono a quanto sostengono pubblicamente, il malinteso che a Cannes ha coinvolto Barack Obama e Nicolas Sarkozy contribuisce a rivelare come entrambi siano ben consapevoli del ruolo destabilizzante per la pace in Medio Oriente del premier Netanyahu e del suo governo di estrema destra, nonostante Washington e Parigi continuino ad essere - per convinzione o necessità politica - strenui alleati di Israele.

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a cura di:
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