di Fabrizio Casari

L’Inter ritrova la vittoria battendo il lanciatissimo Napoli. Una partita non particolarmente divertente, soprattutto per merito dell’Inter che è scesa in campo plasmando il suo assetto tattico per impedire ai partenopei di giocare come vuole. Un grandissimo Guarin ha impresso il timbro sulla gara, segnando il primo gol e fornendo l’assist a Milito per il secondo. Il gol del Napoli, irregolare visto il fuorigioco di Pandev, aveva illuso Mazzarri circa il proseguimento della gara, ma Stramaccioni é stato abile nel chiudere spazi e fonti di gioco.

L’Inter, dal canto suo, continua ad avere limiti enormi sotto il profilo della conduzione del gioco: l’assenza di un regista si avverte e sarà difficile pensare a risultati importanti senza andarlo a cercare sul mercato. Dopo Juventus, Milan e Fiorentina, ora è quindi toccato al Napoli uscire battuti dal confronto con i nerazzurri, di nuovo secondi in classifica. Sembra che al netto delle polemiche per gli errori pesanti arbitrali che ne hanno condizionato il cammino, l’Inter riesca a trovare le serate migliori solo con le grandi, mentre soffre oltremisura le provinciali. Sarà questione di concentrazione o di stimoli, non certo casualità.

Una Roma straordinaria con un Totti strepitoso ha avuto ragione di una Fiorentina scesa all’Olimpico con i favori dei pronostici. Li meritava, non c’è dubbio: i viola giocano un calcio bello ed efficace, pur se continuano a difettare in capacità realizzativa. Ma la Roma, ormai al quarto risultato utile consecutivo, che indica chiaramente come la salute del gruppo sia in crescita, ha trovato una serata ad alti livelli. Ci si può divertire o annoiare a decriptare il tasso di zemanianità di cui dispone, ma la verità è che un Totti come quello di sabato sera cambia una partita da solo, come solo i fuoriclasse straordinari sanno fare.

Due gol e due assist sono il corollario ad una prestazione perfetta: tiene palla, salta l’uomo, apre il gioco, mette palloni filtranti che chiedono solo di essere messi in rete. Per la Fiorentina, pure capace di un'ottima gara, il problema non è stato tanto l’assenza di Pizarro, quanto la presenza di Viviano. Vederlo agitarsi a vuoto e incapace di stendere le braccia a cercare il pallone, e saperlo nel giro della nazionale, fa pensare.

La Juventus ha ripresentato il tarantolato Conte sulla panchina ed ha ottenuto una vittoria a Palermo che le consente di mantenere il distacco sulle inseguitrici. Era importante ottenere i tre punti, anche perché la gara di Palermo era successiva alla partita di Champions e tenere le distanze nei prossimi due mesi e mezzo, fino al ritorno della competizione europea, sarà decisiva per provare a rivincere lo scudetto.

Continua la resurrezione del Milan che anche nell’occasione ha sfoggiato un altro poker, stavolta a danno del Torino che ormai sembra diventato lo sparring partner della grandi. Il Catania a Siena e il Chievo a Cagliari fanno il colpaccio in trasferta e torna al successo anche il povero Pescara che batte il Genoa e mette la panchina di Del Neri in posizione pericolante.

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