Il nuovo campionato comincia con antiche abitudini. Juve, Roma e Napoli vincono in trasferta partite sulla carta difficili, l’Inter invece perde quella che sembrava più facile. La nuova Juventus di Cristiano Ronaldo apre il nuovo campionato esattamente come gli ultimi 7, ovvero vincendo. Il fatto che sia stata una partita combattuta rende onore al Chievo, ma certo è che la batteria di campioni che i bianconeri schierano in campo è difficilmente battibile. Il ritorno di Bonucci ha offerto solidità e Emre Chan è tutta sostanza in mezzo al campo. Poi, quando si sposta il baricentro in avanti, Ronaldo, Dybala e Douglas Costa sono troppo per molti, quasi per tutti.

 

 

La Roma strappa all’89 minuto i tre punti grazie al gol del solito Dzeko, ma per il numero di occasioni avute ha strameritato la vittoria. Apparsa già tonica, con geometrie apprezzabili e fluidità di manovra, la squadra di Di Francesco sembra aver pescato con il giovane Kluivert un asso da giocarsi in diverse partite.

Bene anche il Napoli, che sbanca l’Olimpico. Nonostante un mercato decisamente al ribasso, gli azzurri hanno in Ancelotti un eccellente e carismatico talismano e gli azzurri, meritando, hanno avuto ragione di una Lazio che pure era andata in vantaggio con una perla del solito Immobile.

 

L’Inter ha rimediato invece una sconfitta sul campo del Sassuolo, che già lo scorso anno si era preso tutti i sei punti disponibili nel doppio confronto. Il rigore con cui il Sassuolo ha vinto è un autentico regalo dell’arbitro, che poi ne ha negato uno molto più evidente a favore dell’Inter, ma i nerazzurri hanno giocato la prima mezz’ora al livello delle peggiori prestazioni dello scorso anno. Veloce, determinato e aggressivo il Sassuolo di De Zerbi, squadra lenta, compassata, imprecisa negli scambi e priva di idee l’Inter di Spalletti.

 

Che si è presentato con uno schieramento cervellotico quello di Spalletti, con Asamoah acquistato come terzino ma messo a fare il terzo d’attacco, poi la scelta di Dalbert a sinistra, dove Berardi ha fatto quel che voleva e ha obbligato Miranda al ruolo di terzino aggiunto aprendo lo spazio centrale; infine riproponendo Vecino che è giocatore a ritmi da dopolavoro contro una squadra che ha nella corsa una delle sue armi. Seppure un inizio è solo un inizio, i vizi sembrano essere quelli soliti. Se Spalletti vuole giocare un ruolo da anti-Juve, sarà bene che lasci a casa le sue fantasie e schieri una squadra logica, che sopperisca alla mancanza di qualità a centrocampo.

 

L’Empoli si ripresenta in A con il sorriso, battendo in casa per 2 a 0 il Cagliari mentre il derby emiliano tra Bologna e Spal offre l’altra sorpresa della giornata, con i ferraresi che si prendono i tre punti in trasferta, mentre tra Parma e Udinese si chiude in un pareggio. Per pagelle, delusioni e illusioni c’è ancora tempo. La fiera dell’imprevedibile è appena cominciata.

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