Ci è voluto un po’, ma finalmente Cristiano Ronaldo si porta a casa un pallone della Serie A. Dopo un anno e mezzo nel nostro campionato, CR/ mette a segno la prima tripletta italiana. A farne le spese è il Cagliari, che in casa della Juventus regge solo un tempo. Succede tutto nella ripresa: due volte Ronaldo, Higuaìn e ancora Ronaldo. Finisce con un poker che garantisce matematicamente alla Signora il primo posto in classifica.

In terza posizione c’è ancora la Lazio, che ha 39 punti e una partita da recuperare contro il Verona. Nello scontro-ore-pasti di domenica, i biancocelesti vincono ancora all’ultimo respiro: a Brescia, dopo la rete in apertura di Balotelli, Immobile (a quota 19 in classifica cannonieri) ribalta il risultato con un rigore poco prima dell’intervallo e con una zampata al 92esimo. Per la squadra di Simone Inzaghi è il sesto gol nei minuti di recupero.

 

Passo falso della Roma, che domenica sera all’Olimpico sommerge di tiri in porta al Torino ma esce dal campo sconfitta per 2-0. Decide Belotti con un gol per tempo: il primo con una staffilata sotto la traversa, il secondo trasformando un rigore provocato da Smalling con un fallo di mano davvero ingenuo. Poche ore dopo, l’ambiente giallorosso ha salutato con emozione la notizia arrivata da Daniele De Rossi, che si ritira dal calcio dopo un’annata non memorabile al Boca. DDR si è lasciato in polemica con il club capitolino, ma rimane nell’immaginario romanista un beniamino secondo soltanto a Totti. 

L’Atalanta risale a -1 dalla Roma (e quindi dalla zona Champions) grazie a un’altra “manita”: dopo i cinque gol segnati al Milan, i ragazzi di Gasperini ne segnano altrettanti al Parma. Apre i giochi il solito Papu dopo 11 minuti, poi Freuler (34’) e Gosens (43’). Nella ripresa capolavoro di Ilicic per il poker e quinto gol dello stesso sloveno.

A metà classifica, il Bologna (decimo con 23 punti) acciuffa il pareggio al 94esimo contro la Fiorentina, che non vince ormai dal 30 ottobre (contro il Sassuolo). L’esordio di Iachini sulla panchina viola è comunque positivo: Benassi illude nel primo tempo con un tiro al volo magnifico da fuori, ma all’ultimo secondo arriva il pari con un colpo di genio di Orsolini, che insacca su punizione da posizione angolatissima.

Sia Juventus che Lazio speravano in un risultato positivo al San Paolo, dove nel posticipo l’Inter era ospite di un Napoli che sembrava promettere una sorpresa. Invece la squadra di Conte si è imposta per 3 a 1 grazie ad un primo tempo straordinario e ad un Lukaku implacabile, che realizza la seconda doppietta consecutiva  e si porta a 14 gol, niente male per uno cui si dice che segni poco. Ma c’è anche la collaborazione attiva di una difesa partenopea sgangherata, che con una papera di Meretz regala il 2 a 0 e con un errore di Manolas consente a Lautaro Martinez di siglare il 3 a 1. Conte rischia molto con la sistemazione di Candreva in funzione di difensore fluidificante. Da segnalare due notevoli parate di Handanovic e una ottima prova da parte di Bastoni, oltre al rientro di Barella e Sensi che fanno respirare l’Inter. Lukaku e Lautaro, in due, tra campionato e champions hanno già realizzato 30 gol.Delusione anche per il Milan, che nonostante l’iniezione di fiducia legata al ritorno del figliol prodigo Ibrahimovic (sceso in campo nella ripresa) non riesce ad andare oltre lo 0-0 in casa contro la Sampdoria. Sconsolato Pioli, che parla con onestà di “poca qualità” in campo.

I rossoneri vengono così raggiunti in classifica a 22 punti dal Verona, vittorioso per 2-0 sul campo della Spal. Decidono Pazzini e Stepinski. I ferraresi scivolano così in ultima posizione, superati di due lunghezze dal Genoa, che supera 2-1 a Marassi il Sassuolo. In coda, l’Udinese espugna Lecce e trova un po’ di respiro.

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