Nella storia recente del Campionato italiano è difficile ricordare due profanazioni del genere, andate in scena nello stesso turno e nei due principali stadi della Serie A. Ma nel calcio spompato dal mondiale in Qatar anche questo è possibile. Ad aprire il valzer delle sorprese è stato il Milan, che invece di rialzare la testa dopo lo 0-4 subito martedì in casa della Lazio, cade nuovamente, a San Siro, e con uno schianto ancora più fragoroso. Il mattatore stavolta è il Sassuolo, che sbanca la Scala del calcio per 5-2. Un’altra partita inguardabile per i rossoneri, che ora rischiano anche il quarto posto. Il Var annulla un gol a Giroud e a Rebic.

 

Meno larga ma forse ancora più clamorosa è la vittoria del Monza nientemeno che allo Juventus Stadium per 2-0 grazie alle reti di Ciurria e Mota. Vlahovic in campo nei 25’ finali, Pogba resta in panca. Infortunio muscolare per Milik, costretto a lasciare la squadra in 10.

L’Inter invece si riprende dalla figuraccia casalinga contro l’Empoli e vince in rimonta a Cremona 2-1 con una doppietta di Lautaro Martinez. Ora i nerazzurri sono da soli in seconda posizione, ma sempre a -13 dal Napoli, che nel posticipo si impone 2-1 al Maradona sulla Roma. Reti di Osimehn, El Shaarawy e Simeone a 5 dalla fine.

La Lazio avrebbe potuto raggiungere in classifica l’Inter, ma spreca l’occasione non riuscendo a battere la Fiorentina. All’Olimpico finisce 1-1: le reti, una per tempo, sono di Casale (primo gol in Serie A) e di Gonzalez. Nel recupero i viola sfiorano il colpaccio con Milenkovic, che prende la traversa. 

I biancocelesti vengono così raggiunti in classifica dall’Atalanta (a quota 38 c’è anche il Milan), vittoriosa per 2-0 a Bergamo contro la Sampdoria. Reti di Maehle e del solito Lookman. La squadra di Stankovic parte meglio e sfiora il gol con Augello e Leris, poi dopo la rete del danese non c'è più storia.

A metà classifica, finisce 2-2 la sfida fra Empoli e Torino. Nel primo tempo toscani in vantaggio con un colpo di testa di Luperto. Nella ripresa arriva anche il raddoppio con un gran gol di Marin, ma poi i granata si svegliano e rimontano con Ricci e Sanabria. Miranchuk centra il palo al 91esimo.

Nella parte bassa della classifica, lo Spezia perde 2-0 a Bologna e ora si deve guardare le spalle, ma – a essere onesti – non con molta apprensione. In questo Campionato, infatti, ci sono due se non tre squadre di troppo e la lotta per non retrocedere è diventata qualcosa di molto simile a una buffonata, il che danneggia la competitività (e la credibilità) dell’intero torneo. 

Chiude il quadro della giornata la vittoria per 2-1 della Salernitana a Lecce. La squadra di Nicola trova subito il doppio vantaggio con Dia e Vilhena e resiste al ritorno dei pugliesi, ritrovando il successo dopo quasi tre mesi. Ancora decisivo il senegalese: gol e assist.

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