In Anatomia di una caduta, la regista francese Justine Triet offre uno sguardo intimo e profondo all'interno delle complesse dinamiche di una famiglia. Al di là degli elementi tipici di un thriller e della struttura di un dramma giudiziario, la Triet esplora l'amore coniugale e il legame ancestrale tra genitori e figli. Ambientata in un pittoresco chalet nelle montagne francesi, la tranquillità di questa vita familiare viene scossa da un evento sconvolgente: una caduta che cambierà per sempre le vite dei protagonisti.

La trama ruota attorno a Samuel e Sandra, una coppia di scrittori. Samuel, il marito, muore misteriosamente in una caduta accidentale, gettando ombre di sospetto su Sandra, l'unica testimone dell'incidente. La coppia ha anche un figlio undicenne, Daniel, non vedente a causa di un incidente precedente, il cui legame con il suo cane guida rivela una profonda connessione basata sulla fiducia reciproca.

La Triet esplora con serietà e gravità le relazioni personali. Sandra è una donna tedesca in un ambiente francese, un elemento che accentua il suo senso di estraneità e di non appartenenza. L'uso dell'inglese, una lingua estranea per il figlio di Sandra, simboleggia la sua condizione di esilio e la sua resistenza nell'abbandonare la sua lingua madre. Questo disagio si riflette nel processo giudiziario, dove l'intimità della coppia viene esposta al pubblico senza filtri.

Il film si distingue per la rappresentazione di una donna forte e indipendente, Sandra, che sfida le convenzioni sociali e i giudizi pubblici. La Triet dipinge un ritratto autentico di una donna che cerca la soddisfazione personale e professionale, senza rimpianti o perdite tardive per ciò che avrebbe potuto essere. In questo modo, Anatomia di una caduta offre uno sguardo penetrante sulla natura umana, sulle relazioni e sulle aspirazioni personali, aggiungendo un nuovo capitolo alla filmografia innovativa di Justine Triet.

Anatomia di una caduta (Francia 2023)
Regia: Justine Triet
Cast: Sandra Hüller, Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Antoine Reinartz, Samuel Theis, Jehnny Beth, Saadia Bentaïeb, Camille Rutherford, Anne Rotger
Produzione: Les Films Pelléas, Les Films de Pierre
Sceneggiatura: Justine Triet, Arthur Harari
Fotografia: Simon Beaufils
Montaggio: Laurent Sénéchal