di Roberta Folatti

Tra risate e teste mozzate

Avvertenza preliminare: trattasi di un film dell’orrore o perlomeno di qualcosa di studiato per fare paura, per tenere in tensione costante lo spettatore. Detto questo, Severance –Tagli al personale è un gradino superiore a un banale horror, perchè l’ironia e il tocco da commedia gli regalano un certo appeal anche per i non amanti del genere. Inoltre la scelta di ambientare la terrorizzante avventura tra i dipendenti di una ditta che fornisce armi a mezzo mondo, e per giunta in un paese in cui questa ditta ha combinato affari poco chiari, rende la vicenda un pochino più intrigante.

Il regista del film, Christopher Smith, racconta come abbia ritoccato la sceneggiatura di James Moran in questo senso: “Ho aggiunto un elemento fondamentale che corrispondeva alle mie paure più profonde: l’idea che l’industria delle armi abbia il potere senza però addossarsi responsabilità. Si tratta di un tema che a mio avviso era necessario per aggiungere spessore al film, per rendere la storia ancora più buia e cupa e per mostrare che la posta in gioco non era solo la perdita del posto di lavoro”.

Per il resto “Severance” si snoda in maniera abbastanza prevedibile: un gruppetto di giovani ai comandi del capo più anziano parte per un weekend di lavoro/svago organizzato dall’azienda, che prevede il soggiorno in una località boscosa nei dintorni di Budapest. Siccome la loro ditta produce armi, dovranno sottoporsi a prove di abilità che hanno a che fare con la guerra... ma invece di proiettili finti, vernice rossa per simulare il sangue, trappole gioco, li aspetta un incubo spaventoso.
In “Severance” scatta il meccanismo classico dell’identificazione coi personaggi, ai quali ci si affeziona a poco a poco, e le terribili avventure che sono costretti ad affrontare risultano molto coinvolgenti. Il sottile confine tra momenti umoristici e cadute nell’horror più spinto conferisce alla pellicola inglese una discreta verve.

Racconta ancora il regista: “Il mio obiettivo con “Severance” era dimostrare che si può essere allegri e gioiosi anche in un ambito non lineare, incutendo al tempo stesso paura e orrore. Il segreto è trovare il giusto equilibrio tra macabro divertimento e cliché del genere. Il pubblico saprà sin dall’inizio che ci sarà da ridere, visto che la sequenza di apertura mostra due ragazze che si spogliano mentre una vittima viene accoltellata. Nel secondo tempo invece c’è uno dei protagonisti che cerca di far entrare un piede amputato nel piccolo frigorifero dell’autobus. Tutto questo la dice lunga sull’atmosfera dominante del film”.

Girato bene, con una bella fotografia, questa commedia dai risvolti decisamente macabri, può piacere se presa per quello che è: puro shock visivo con momenti esilaranti e una leggera satira a certi tipi di business.

Severance – Tagli al personale (Gran Bretagna, 2007)
Regia: Christopher Smith
Sceneggiatura: James Moran e Christopher Smith
Fotografia: Ed Wild
Cast: Danny Dyer, Laura Harris, Tim Mcinnerny, Toby Stephens
Distribuzione: Medusa




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