di Roberta Folatti

Hanno l’aria di grandi ingenui quei due trentenni un po’ fuori moda. Vivono in una casa tutt’altro che confortevole e spesso sono attraversati dal dubbio di essere dei “falliti”. Certo non rappresentano i classici vincenti, se esserlo significa avere soldi e successo, se la realizzazione deriva soltanto dal soddisfacimento di prepotenti bisogni materiali. Ma Verona e Burt sono immuni al virus dell’invidia e la loro ingenuità è soltanto apparente, la verità è che sanno bene cosa stanno cercando: il luogo giusto dove cominciare una vita da genitori.

La ragazza, infatti, è incinta e l’idea di abitare accanto ai “suoceri”, per poter avere un sostegno anche pratico, sfuma in seguito alla loro decisione, improvvisa quanto avventata, di trasferirsi per due anni in Belgio. Digerita la notizia, Verona e Burt iniziano una sorta di pellegrinaggio alla ricerca di una “casa” per il bimbo in arrivo, andando a trovare amici e parenti sparsi per l’America e non solo. Tutti hanno una famiglia, si sono sistemati in qualche modo – chi ha adottato dei bambini, chi segue bizzarre filosofie, chi è convinto che il mondo finirà nel giro di poco.

Sam Mendes, autore di film molto interessanti come “American beauty” e “Revolutionary road”, descrive pezzi d’America attraverso gli incontri tra la coppia tranfuga e i loro singolari conoscenti. Ne viene fuori un quadro tutt’altro che scontato, lucidamente ironico, con venature di tenerezza verso questo Paese che sembra essere ancora in preda a una grande paura. Alla quale ognuno reagisce a modo suo, con stravaganti soluzioni o con granitico cinismo.

Gli attori scelti da Mendes, i protagonisti ma anche i comprimari, hanno facce normali, sono o troppo magri o troppo grassi, o troppo alti o troppo bassi rispetto ai modelli imposti dalle riviste patinate. Gente comune con problemi comuni: l’impianto elettrico che salta, i figli obesi, l’infertilità, un fidanzato che dice cose banali, l’incapacità di inserirsi nel “contesto”. Gente un po’ marginale, che non fa notizia, nel bene ma nemmeno nel male. Al centro di tutto questo, Burt e Verona, che si amano con candore e convinzione e che si sostengono a vicenda: quando uno dei due è scoraggiato, c’è sempre l’altro ad infondergli fiducia.

Il loro girovagare li riporterà alle origini, alla riconciliazione con un passato doloroso che si trasforma finalmente in un nuovo inizio, denso di promesse. American life è una commedia romantica, buffissima e a tratti commovente, con un inestinguibile nucleo di positività.

American life (Usa, gran Bretagna, 2009)
Regia: Sam Mendes
Sceneggiatura: Dave Eggers, Vendela Vida
Musiche: Alexi Murdoch
Cast: John Krasinski, Maya Rudolph, Catherine O’Hara, Allison Janney
Distribuzione:Bim

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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