di Roberta Folatti

Come musicista si considera un fallito, come regista pensa di aver avuto soprattutto fortuna. E’ quasi spiazzante la modestia con cui Woody Allen, da molti ritenuto un maestro del cinema, possessore di uno stile unico e raffinato, parla si sè, sminuendo i suoi meriti e ingigantendo quelli degli attori che hanno lavorato per lui. Match points, il libro dedicato da Marco Spagnoli (Aliberti editore) al regista americano, tratteggia un ritratto un po’ sottotono di Allen, riscattato appieno dall’ironia e da una visione lucida, quasi impietosa delle cose.
Basta leggere come descrive le sue prestazioni attoriali, frequenti nei suoi film:
Allen non sa rispondere con certezza alla domanda sul perchè il suo cinema sia molto più amato fuori dai confini del suo paese, e in particolar modo in Europa. Però fa delle supposizioni, prima fra tutte il fatto che la sua formazione, tutta imperniata sulle opere di Antonioni, Fellini, Renoir, Bergmann, De Sica, lo abbia influenzato a tal punto da fargli sviluppare un approccio europeo all’arte cinematografica.
Il suo giudizio sull’industria hollywoodiana, che sforna per la gran parte film , non è certo lusinghiero, tanto che arriva a parlare di una .
Il periodo d’oro degli Stati Uniti, secondo lui, coincide con gli anni ’20, ’30, ’40, quando New York era .
Tornando al suo lavoro, Allen esamina attraverso le domande di Spagnoli i film girati dal 1998 al 2005, raccontando aneddoti e particolari curiosi.
Inoltrandosi nella personalità di questo artista, lo si scopre molto più dotato di buon senso e di equilibrio di come comunemente lo si immagina, forse le sue famose nevrosi, le paure e le ansie si sono affievolite con l’età e con la ritrovata serenità accanto alla giovane moglie Soon Yi.
La cosa di cui sembra maggiormente soddisfatto è la libertà artistica che negli anni è riuscito a conquistarsi, che gli permette di lavorare con budget non alti ma senza condizionamenti di alcun tipo.
Insomma un Woody Allen saggio, lucido, amante dell’Europa ma visceralmente attaccato alla sua New York, a cui lo legano affetti e inveterate abitudini.

Match Points di Marco Spagnoli
Collana Chewingum diretta da Massimo Cotto
Aliberti Editore Euro 13,00

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