di Mariavittoria Orsolato

“Per essere sinceri: ho ricevuto l'offerta di andare a dirigere il Tg della 7, e ho dato la mia disponibilità. La prossima settimana vedremo se la cosa andrà in porto, ma penso di sì”.  Queste le parole di Enrico Mentana, estrapolate direttamente dalla sua pagina facebook, che dalla prossima settimana potrebbe sostituire Antonello Piroso alla guida del telegiornale del terzo polo generalista. I giochi però non sono ancora chiusi, alla firma dell’ex volto del Tg 5 mancherebbe infatti la discussione dell’aspetto economico, ma la stipula del contratto potrebbe avvenire già lunedì.

Dopo 18 mesi dal fatidico giorno delle dimissioni da direttore editoriale di Mediaset - quando si trovarono in conflitto la morte di Eluana Englaro e la messa in onda di una puntata del “Grande Fratello”, e la serata di Canale 5 non lasciò quelle finestre informative che invece Enrico Mentana aveva richiesto - il giornalista torna quindi alle notizie su piccolo schermo, dopo aver anche tentato (nel periodo di black out dei talk show dettato dal regolamento sulla par condicio) la strada del web, attraverso il sito del Corriere della Sera, dove aveva condotto “Mentana Condicio”, aggirando di fatto le limitazioni imposte al mezzo televisivo.

Dopo il fattaccio delle dimissioni da direttore editoriale del Biscione, l’ufficializzazione della nuova collaborazione con La 7 arriva a chiudere il toto-scommesse cui da tempo “Chicco” Mentana era protagonista: inizialmente la destinazione sembrava il tg 3, poi si vociferava di un ritorno a Mediaset ed infine si pensava alla concorrenza satellitare di Sky. La partita la chiudono però quelli di Telecom, che puntando molto sull’informazione e i suoi volti (Telese con Tetris e Lerner con l’Infedele sono solo due esempi) è riuscita ad attestarsi su livelli di share finora impensabili per una rete in competizione col monstrum a due teste Rai-set, a dimostrazione che anche nello stivale l’infotainment può essere una carta vincente se giocata dalle mani giuste.

Probabilmente suo malgrado, Mentana è assurto ad icona del giornalismo libero ed indipendente pur essendo stato per ben 25 anni la foglia di fico con cui Mediaset copriva la sua informazione naturalmente faziosa. Ora, chiamato nuovamente a svolgere il ruolo che l’ha reso il mezzobusto più famoso d’Italia, Enrico Mentana deve dimostrare di meritare l’aura di martire che in questi 18 mesi si è guadagnato a suon di ospitate in trasmissioni “pirata” come Annozero e Ballarò.

Riuscirà il nostro eroe a scalfire lo zoccolo duro di quegli italiani che a pranzo e a cena non vedono altri tasti se non l’1 e il 5? Aspettarsi miracoli di share sul telegiornale sarebbe cosa da allocchi ma l’ex anchorman del Biscione ha la straordinaria qualità di saper creare contenitori in grado di catalizzare l’attenzione non tanto per i contenuti ma per quel modo a metà tra british e spaghetti che tanto piace al popolino.

Male che vada l’avventura in casa La 7, Chicco siamo sicuri che la prenderà con la solita autoironia: non per nulla Mentana è conosciuto come l’unico giornalista che ride alle sue stesse battute.

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