Sudcorea, dal golpe alla svolta

di Michele Paris

Il tentato colpo di stato di sei mesi fa e la successiva rimozione del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, al termine di un procedimento di impeachment, hanno pesato in maniera decisiva sull’esito del voto anticipato di martedì nel paese del nord-est asiatico per eleggere il suo successore. A vincere è stato infatti il candidato di centro-sinistra Lee Jae-myung con un margine piuttosto...
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Ucraina, verso il baratro

di Fabrizio Casari

La portata degli attacchi terroristici ucraini in territorio russo è certamente degna di nota, pur avendo raggiunto un obiettivo minimo rispetto a quello che raccontano i propagandisti ucraini, fonte di milioni di bugie in tre anni di guerra. Non sono 41 ma 4 gli aerei colpiti e solo due distrutti dall’attacco dei droni sugli aeroporti russi. La farneticante teoria apparsa sui media italiani circa la sostanziale distruzione del dispositivo strategico delle forze armate russe è degna di un fumetto di fantascienza. Non a caso è ospitata, appunto dal gruppo Gedi, Caltagirone e dal Corsera, inesauribili fonti di palle continue sul conflitto in Ucraina, sulla sua genesi, storia e cronache militari, che li rendono simili ai fogli...
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di Rosa Ana De Santis

Domenica 13 luglio due cittadini originari della Costa D'Avorio, Yussif Bamba e Nicolas Gyan, rispettivamente di 35 e 37 anni, vengono feriti da Cesare Cipriano, proprietario di un’azienda di vigilanza privata. Figlio e padre, responsabili dell’agguato, sono stati fermati con l’accusa di omicidio volontario. Un litigio che si trasforma in un fatto di sangue.

Gli immigrati della zona minacciano una rivolta, uno dei due ivoriani feriti è persino estraneo all’intera vicenda. Il clima è incandescente e non è la prima volta.

Tornano alla memoria i fatti del 2008 e l’uccisione di sei immigrati per mano dei Casalesi. Barricate, strade bloccate, cortei di stranieri che in questa terra, tra il comune di Castel Volturno e Mondragone, vivono e lavorano in condizioni di estremo degrado, in balia della malavita locale e invisibili alle Istituzioni. Solo le associazioni impegnate nel sociale sono riuscite a stemperare la tensione a Pescopagano e a governare la situazione.

Ma questa è “terra di nessuno” e i malavitosi si mescolano agli sfruttati, ai lavoratori irregolari, in una rete su cui sembra impossibile intervenire a ripristinare la legalità. Uno dei due ivoriani feriti attende il riconoscimento dello status di rifugiato politico dal 2005. La storia assomiglia a quella di tanti, tantissimi clandestini persi nelle trame di una burocrazia che non riesce a tenere il passo con i ritmi e i numeri di una autentica emergenza umanitaria.

Il dato più inquietante di Castel Volturno è l’amalgama perfetta di illegalità tra l’ondata di un’immigrazione mal gestita e la malavita organizzata locale che è riuscita ad assoldare manodopera disperata e priva di diritti, riesce a far vivere persone in attesa di una sorte giuridica in condizioni indecorose e incredibilmente tollerate.

Il silenzio delle Istituzioni su Castel Volturno è un elemento importante da considerare e un utile metro di giudizio su tanta indolenza che l’Italia ha avuto nell’affrontare il fenomeno dell’immigrazione.

Il Ministro Alfano ha deciso di incontrare i sindaci di Castel volturno e Mondragone e al titolare degli Interni è stato chiesto di rilasciare il permesso di soggiorno per motivi umanitari a quanti, stranieri fantasmi, lavorano onestamente e sono sfruttati, costretti a vivere in degrado e abbandono.

Il lavoro sommerso è la prova regina di una mafia che in questa terra difficile riesce a governare cose e persone nel terrore e nell’illegalità, mostrando la sfrontatezza di avere più potere di uno Stato che miseramente arretra. Si arrende.

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Il terrorismo contro Cuba
a cura di:
Fabrizio Casari
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Trump inciampa nei dazi

di Michele Paris

La sentenza emessa mercoledì contro l’amministrazione Trump da un tribunale federale americano non risolve con ogni probabilità la crisi scatenata dall’imposizione a tappeto di dazi contro decine di paesi da parte del presidente repubblicano. Il fatto che il ricorso a questo strumento sia stato giudicato illegale e le...
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