USA-Iran, diplomazia e pasticci

di Michele Paris

I faticosi negoziati in corso tra Iran e Stati Uniti continuano a essere una delle priorità della politica estera di Donald Trump, tanto da avere probabilmente influito sul primo licenziamento eccellente nello staff dell’amministrazione repubblicana. I messaggi che arrivano da Washington restano peraltro contraddittori e il rinvio del nuovo round di colloqui, inizialmente previsto per lo...
> Leggi tutto...

IMAGE
IMAGE

Effetto Trump: Canada ai liberali

di Mario Lombardo

Le prime conseguenze elettorali del secondo mandato presidenziale di Donald Trump si sono potute osservare nella giornata di lunedì, anche se non negli Stati Uniti e con risultati che hanno evidenziato un’influenza indiscutibilmente negativa. L’inquilino della Casa Bianca è stato infatti un fattore decisivo nel voto anticipato in Canada che ha fatto registrare uno dei recuperi più clamorosi della storia di questo paese e non solo. Il Partito Liberale di centro(-sinistra) del neo-primo ministro, Mark Carney, ha ottenuto la quarta vittoria consecutiva alle urne, relegando i conservatori nuovamente all’opposizione al termine di una campagna elettorale che ha visto il loro leader, Pierre Poilievre, riproporre molti dei temi e delle...
> Leggi tutto...
Se la lascia scappare Olindo la sera stessa del massacro ad un’emittente privata di Como. Non potevano trovarsi a cena, lontano dal luogo del delitto, come avrebbero sostenuto in seguito.
Le confessioni arrivano a notte fonda, mercoledì davanti ai Pm che si sono occupati dell’inchiesta e del procuratore capo lariano Alessandro Lodolini. C’erano tutti, segno che probabilmente si aspettavano di poter ascoltare ciò che sapevano dalla voce dei coniugi Romano.
E così è andata. Un delitto cruento ed efferato che ancora una volta ha visto i media battere la pista dello straniero cattivo, il nemico, il violento. Azouz Marzouk, non appena messo piede in Italia, al rientro dal suo viaggio in Tunisia, è stato immediatamente interrogato e soprattutto additato da Tv e stampa come il probabile colpevole. Ma pure se non fosse stato colpevole, qualcosa c’entrava. Questo il tenore della cronaca italiana del delitto. Ora il marito di Raffaella Castagna, il padre del piccolo Youssef grida il suo odio. Riferendosi ai carnefici dice che non hanno scampo e che non se ne andrà dall’Italia fino a che non verrà fatta giustizia. Oggi giustizia per quest’uomo significa solo uccidere chi ha ucciso:“Se non lo fanno altri li uccido io” dice. Perché ormai, in Italia, persino uno straniero non crede alla certezza del diritto.

E il movente? Bisticci tra vicini di casa. Pare assurdo, eppure sembra proprio così. Proprio non si sopportavano. Dalle confessioni dei coniugi Romano sembra che poco per volta abbiano raggiunto il culmine della loro rabbia a causa dei vicini troppo rumorosi, per i giochi del bambino, per le frequentazioni di casa Marzouk. Un poco per volta la situazione si è scaldata al punto da far esplodere la rabbia omicida di Olindo e Rosa. Un movente che si traduce nell’incapacità, forse patologica, di gestire i comportamenti reattivi a sollecitazioni che troppo spesso oggi scatenano mattanze simili tra persone che per vari motivi si vedono tutti i giorni.

Vengono denominati delitti di prossimità quelli che si consumano tra le mura domestiche, in famiglia, o nella fascia di conoscenti più prossimi, come i vicini di casa. Il rapporto annuale sugli omicidi in Italia dell’Eures segnala negli ultimi anni una diminuzione degli omicidi legati alla malavita ed alla criminalità organizzata. Più della metà dei delitti si consumano all’interno della famiglia o tra amici e conoscenti dell’ambiente di lavoro o del vicinato. Un dato significativo che dovrebbe costringere a qualche riflessione. Le cause scatenanti di queste azioni criminali puntano direttamente al perimetro più circoscritto del vivere quotidiano. Una casa, un condominio, un portone che vede le stesse persone avvicendarsi giorno dopo giorno. Ambienti che siamo abituati a percepire come rassicuranti e familiari che diventano proprio il terreno fertile che scatena la “normalità” e la trasforma in furia omicida. Senza rimorsi. E’ difficile riuscire a comprendere come l’individuo non sia più in grado di gestire disagi, stress, frustrazioni se non lasciandole implodere nell’alveo di quel perimetro quotidiano, spesso per sfogare un senso di persecuzione.

Il criminologo, Francesco Bruno, direttore del Dipartimento di Scienze Psichiatriche, Medicina e Psicologica dell'Università La Sapienza di Roma, commenta il movente di Erba e spiega che, “anche se non ci sono precedenti di tale efferata violenza la patologia dell'uccisione da parte di un vicino nei confronti di un altro, per problemi di amministrazione, rumori molesti, parcheggio o altre futilità, è tristemente nota e frequente. Il paranoico uccide chi rappresenta nella propria mente, il
persecutore. Questa volta però, l'omicidio è di dimensioni enormi e ha coinvolto una mamma, un bambino, familiari e vicini”. Bruno continua chiedendosi cosa c’è in queste famiglie che fa scoccare la scintilla e dice “Si deve tentare di capire tutto ciò, e di rispondere a queste domande che fanno capo a delle situazioni di inimmaginabile allarme sociale.

Perché è davvero raccapricciante lo scenario delle quattro vittime subito dopo la strage, in quella casa. Piero Castagna, fratello di Raffaella, dà una possibile risposta: “Nessun movente e' ammissibile, ma questo è forse uno dei più assurdi".




Pin It

Altrenotizie su Facebook

altrenotizie su facebook

 

 

ter2

Il terrorismo contro Cuba
a cura di:
Fabrizio Casari
Sommario articoli

 

Russia, crescere sotto sanzioni

di Fabrizio Casari

La Russia è diventata la quarta economia mondiale. Secondo i dati della Banca Mondiale pubblicati all’inizio del mese, l’economia russa ha superato quella del Giappone diventando la quarta più grande del mondo. Eppure le famose sanzioni occidentali, che stando alle fonti USA e UE avrebbero bloccato il 12% dell’export e...
> Leggi tutto...

IMAGE

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy