Con la vittoria di sabato contro la Roma, l’Inter completa la rimonta autunnale e si ritrova da sola in seconda posizione, a un punto di distanza sia dal Milan (primo) che dal Napoli (terzo). La partita dell’Olimpico racconta di un 3-0 senza storia: i nerazzurri, autori di un calcio stellare nei primi 20 minuti, dominano e vanno in gol con Calhanoglu, Dzeko e Dumfries, chiudendo i conti già nel primo tempo. Nella ripresa sembra un torello, con un possesso palla interista intorno al 70%. E’ un’Inter che gioca veloce, di prima, che ha una squadra che attacca con sei uomini e difende con 5 e gestisce con tre più i due esterni a centrocampo. Difficile batterla. La Roma è apparsa stordita e le assenze non spiegano a sufficienza la debacle che avrebbe potuto avere numeri ancora maggiori se i nerazzuri avessero continuato a spingere. Nemmeno un tiro in porta in una partita in casa, dove aveva perso solo il derby, non ha giustificazioni.

La squadra di Inzaghi rimane così incollata ai cugini rossoneri, che a San Siro vincono 2-0 contro la Salernitana (reti di Kessie e Saelemaekers) e recuperano così la prima posizione in solitaria.

Domenica da dimenticare invece per il Napoli, che torna sconfitta dalla trasferta di Bergamo e perde in un colpo solo due posizioni. La Dea va in vantaggio, poi subisce la rimonta degli azzurri, ma alla fine trova la forza di ribaltare ancora il risultato, chiudendo la gara sul 3-2. I ragazzi di Gasperini sono sempre in quarta posizione, ma a soli due punti dal Napoli e a -4 dalla vetta.

Al quinto posto, con 7 lunghezze di ritardo rispetto alla zona Champions, ci sono Juventus e Fiorentina. La Signora supera 2-0 il Genoa nel posticipo di giornata (a referto Cuadrado e Dybala) portando a casa il quarto successo nelle ultime cinque partite. 

Ben più complicato il turno della Viola, che incassa tre punti vincendo per 3-2 sul campo del Bologna. Al Dall'Ara Maleh, Biraghi e Vlahovic firmano il tris. Per i rossoblù a segno Barrow e Hickey.

Due punti sotto, a quota 25, ci sono le romane. La Lazio ritrova il successo dopo tre giornate di astinenza e aggancia in classifica i cugini. La trasferta contro la Sampdoria si decide nel primo tempo con un gol di Milinkovic e una doppietta di Immobile: il primo si fa espellere nella ripresa, il secondo viene sostituito da un imbarazzante Muriqi. Mai coppia d’attaccanti fu più sbilanciata.

A metà classifica, da solo con 23 punti, c’è il Verona, vittorioso in rimonta per 4-2 sul campo del Venezia. L’andamento della gara è dei più clamorosi: i lagunari passano tre volte in mezz’ora e chiudono il primo tempo sul 3-0. Poi, nella ripresa, si fanno raggiungere e superare. Decisiva l'espulsione di Ceccaroni che causa in rigore del 3-2.

Chiude il quadro della domenica di calcio il 2-2 fra Spezia e Sassuolo. La squadra di Thiago Motta va in vantaggio di due gol con Manaj e Gyasi, ma gli emiliani rimontano grazie a una doppietta di Raspadori, entrato dopo l'intervallo.

Dopo un avvio di Campionato trionfale, il Milan incappa nel secondo ko consecutivo. E se quello di Firenze era inatteso, quello maturato a San Siro per mano del Sassuolo è addirittura clamoroso. Un gol di Romagnoli illude i rossoneri, che poi crollano sotto i colpi di Scamacca, l’autorete di Kjaer e il tris di Berardi. Nella ripresa espulso il capitano milanista.

L’Inter si porta così a un solo punto di distanza dai cugini grazie alla vittoria per 2-0 sul campo del Venezia. Malgrado la stanchezza, i nerazzurri passano con Calhanoglu nel primo tempo e chiudono la gara nel recupero con un rigore trasformato da Lautaro.

Il Napoli nel posticipo asfalta letteralmente la Lazio per 4 a 0 e mantiene il primo posto in solitaria. La squadra di Spalletti ha giocato 20 minuti alla grande e sono stati sufficienti a piegare i biancazzurri. Non c'è solo una difesa inesistente ed un portiere non presentabile; quando il tuo avversario ha il 62% del possesso palla e tira diciotto volte nello specchio della porta, contro le due sole volte della Lazio, allora tutta la squadra e il suo allenatore dovrebbero porsi domande e fornire risposte.

Tiene il passo del treno di testa l’Atalanta, che si conferma al terzo posto in solitaria battendo 1-0 la Juventus allo Stadium. Decide la partita un gol di Zapata. Per i bianconeri è un altro stop pesantissimo dopo l’umiliazione subita in Champions contro il Chelsea.

La Signora scivola così a -4 dalla Roma, vittoriosa in casa per 1-0 sul Torino. Adraham segna al 32esimo su assist di Mkhitaryan, ma i granata, che perdono Belotti per infortunio, restano in partita fino alla fine.

A metà classifica, balzo in avanti del Bologna, che si porta in nona posizione, alla pari con la Juventus. Gli emiliani espugnano il campo dello Spezia nel finale grazie a un rigore trasformato da Arnautovic, al sesto centro in campionato.   

Nella lotta per non retrocedere si registra un importante passo avanti della Sampdoria, che supera 3-1 in casa il Verona e si issa a 15 punti, ben cinque sopra la zona rossa della classifica. Al vantaggio degli ospiti i blucerchiati rispondono nel secondo tempo rimontando con le reti di Candreva, Ekdal e Murru.

I veneti si fanno così raggiungere in classifica dall’Empoli, che a sorpresa si aggiudica il derby toscano contro la Fiorentina. I viola passano in vantaggio con Vlahovic a inizio ripresa, ma poi in tre minuti nel finale si fanno rimontare dagli azzurri, che ribaltano il risultato con Bandinelli e Pinamonti.

Chiudono il quadro della giornata due mesti pareggi di bassa classifica fra squadre troppo spaventate per giocare a calcio: 0-0 fra Udinese e Genoa e 1-1 fra Cagliari e Salernitana.  

In una sola giornata l’Inter recupera tre punti sia sul Milan che sul Napoli e riduce a -4 il distacco dalla vetta della classifica. Per la prima volta in questa stagione, i nerazzurri vincono uno scontro diretto superando 3-2 a San Siro il Napoli, al primo ko in questa Serie A. A passare in vantaggio sono gli uomini di Spalletti con Zielinski, ma i padroni di casa riescono a ribaltare il risultato prima della fine del primo tempo con un rigore di Chalanoglu e un colpo di testa millimetrico di Perisic. Nella ripresa Lautaro fa 3-1, poi Mertens accorcia le distanze con un gran destro da fuori. Nel recupero, lo stesso belga sbaglia l’occasione del possibile 3-3.  Una partita giocata a ritmi forsennati per circa 70 minuti, che ha visto un netto predominio nerazzurro su un Napoli in difficoltà a seguire il ritmo imposto dai ragazzi di Inzaghi.

Il derby di Milano si chiude con un pareggio (1-1) che lascia molti più rimpianti all’Inter. La squadra di Inzaghi perde infatti l’occasione di ricucire il gap di 8 punti dalla testa della classifica, mentre il Milan limita i danni, rimanendo comunque primo a parimerito con il Napoli, a sua volta fermato dal Verona.

Veniamo al racconto della partita. Apre le marcature dopo pochi minuti Calhanoglu, che trasforma un rigore ed esulta sotto la Curva Sud sfidando i suoi ex tifosi, che lo avevano fischiato. A stretto giro il Milan pareggia grazie a De Vrij, che stacca per anticipare Tomori ma beffa involontariamente Handanovic. Alla mezz’ora altro rigore per i nerazzurri, ma Lautaro si fa parare il tiro da Tatarusanu. Negli ultimi 20 minuti il Milan domina e prende un palo, ma il risultato non cambia più

Il Napoli perde una grandissima occasione di portarsi al primo posto solitario non riuscendo ad andare oltre l’1-1 casalingo contro il Verona, autore di un’altra impresa dopo quelle contro Lazio e Juventus. Ancora una volta è decisivo Simeone Jr, che al 13esimo segna il suo nono gol stagionale. Di Lorenzo pareggia subito, poi la squadra di Spalletti colpisce due pali ma non riesce a sfondare. Nel finale espulsi Bessa e Kalinic.

Va ancora peggio alla Roma, sconfitta sabato sul campo del Venezia. Shomurodov e Abraham non bastano: la squadra di Mou, dopo essere stata in vantaggio 2-1, si fa riprendere e sorpassare da Aramu e da Okereke.

I giallorossi si vedono così sorpassare di due punti in classifica dai cugini della Lazio, che archiviano con un 3-0 secco la pratica casalinga contro la Salernitana. Apre le marcature Immobile, che pochi giorni fa in Europa league aveva superato Piola in testa alla classifica dei goleador laziali di sempre. Chiudono la gara Pedro e Luis Alberto.

La squadra di Sarri rimane così un punto sotto l’Atalanta, vittoriosa per 2-1 sul campo del Cagliari. Tutti i gol nel primo tempo: a segno Pasalic, Joao Pedro e Zapata. Nella ripresa la Dea manca più volte il tris.

A metà classifica rialza la testa la Juventus, che batte 1-0 la Fiorentina e si porta a 18 punti, a parimerito proprio con i viola e un punto sotto la Roma. A decidere la sfida dello Stadium è un gol di Cuadrado.

A quota 18 c’è anche il Bologna, che a Genova batte 2-1 la Sampdoria e porta a casa il secondo successo consecutivo. Svanberg apre la gara, Thorsby segna il pareggio ma un'incornata di Arnautovic regala i tre punti alla squadra di Mihajlovic.

Continua il momento nero per i blucerchiati, agganciati in classifica a 9 punti, in terzultima posizione, dai cugini del Genoa che tornano con un pareggio dalla trasferta di Empoli (2-2). Il Grifone si fa rimontare nella ripresa e va sotto, poi un gol del giovane Bianchi (terzo gettone in A) a tempo quasi scaduto trova il pari finale, ma potrebbe non bastare a salvare la panchina di Ballardini.

La partita più spettacolare della domenica è però quella fra Udinese e Sassuolo. I friulani tornano a vincere (3-2) dopo otto giornate. Apre Deulofeu dopo 8 minuti, pareggia Berardi al 15esim e un quarto d’ora più tardi arriva il sorpasso firmato da Frattesi, che però al 39esimo devia un tiro di Molina provocando il 2-2. Nella ripresa, chiude i conti Beto. Espulso nel finale Makengo per doppia ammonizione.

Nella lotta per non retrocedere, vittoria fondamentale dello Spezia, che batte di misura il Torino grazie a un gran tiro da fuori di Sala.

Con più difficoltà del previsto, Napoli e Milan vincono ancora e continuano la loro cavalcata in coppia alla guida della classifica. La squadra di Spalletti conquista tre punti d'oro a Salerno senza Insigne e Osimhen. Lo 0-1 finale porta la firma di Zielinski. Espulsi Kastanos e Koulibaly.

Il big match della giornata è però quello di domenica sera fra Roma e Milan. La squadra di Pioli sbanca l’Olimpico 2-1: a segno Ibrahimovic nel primo tempo su punizione e Kessié su rigore nella ripresa. Per i giallorossi, che ancora una volta protestano per alcune decisioni arbitrali, il punto della bandiera arriva oltre il 90esimo: a segnarlo è El Shaarawy, l’ex della serata.

L’Inter consolida il terzo posto in solitaria battendo 2-0 a San Siro l’Udinese. L’uomo partita è Correa, che mette a segno una doppietta e interrompe un digiuno che durava da agosto (altra doppietta, all’esordio, contro il Verona).

Nella lotta per il quarto posto, grande occasione sprecata dalla Lazio, beffata al 94esimo dall’Atalanta. A Bergamo i biancocelesti passano in vantaggio due volte – prima con Pedro, poi con Immobile – ma vengono raggiunti dai padroni di casa (a segno nel recupero del primo e del secondo temo, con Zapata e De Roon).

La squadra di Sarri viene così raggiunta in classifica dalla Fiorentina, che supera facilmente lo Spezia. Al Franchi finisce 3-0 con una tripletta di Vlahovic (il primo gol su rigore).

Ennesimo disastro della Juventus, che dopo la sconfitta in casa contro il Sassuolo incassa un altro ko sul campo del Verona. I due gol decisivi di Simeone arrivano nel primo tempo, ai minuti 11 e 14. I bianconeri rispondono con una traversa di Dybala e con il gol della speranza firmato da McKennie al 79esimo. Miracolo di Montipò sull'argentino al 90esimo. La squadra di Allegri si ritrova così a metà classifica con 15 punti, a parimerito proprio con il Verona e con il sorprendente Empoli.

I toscani vincono al cardiopalma la gara in trasferta contro il Sassuolo: i neroverdi passano in vantaggio con un autogol di Tonelli, ma all'83esimo Pinamonti pareggia i conti su rigore, poi, in pieno recupero, arriva l'imbucata vincente del polacco Zurkowski.

Una lunghezza sotto, a 14 punti, c’è il Torino, vittorioso per 3-0 in casa contro la Sampdoria. È un successo meritato per i granata, che vanno in gol con Praet, Singo e Belotti, concedendo pochissimo alla squadra di D'Aversa.

Nella lotta per non retrocedere, pareggio inutile per 0-0 fra Genoa e Venezia, che salgono a 8 punti e rimangono a parimerito in terzultima posizione. Per i liguri, in più, la beffa dell’infortunio di Destro.


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