di Roberta Folatti

Sferzate alle convenzioni

A confronto con la compassata famiglia di John, Larita è un’autentica forza della natura. La sua figura snella e il suo sorriso ironico si stagliano come sfacciate fonti luminose nella penombra di una tradizionalissima casa inglese. Un’avita dimora, un po’ in decadenza ma con un passato glorioso.

di Roberta Folatti

Strumenti diversi per lo stesso spartito

Per uno come Walter Vale, con scarsa propensione ai rapporti sociali, ritrovarsi l’appartamento invaso da estranei avrebbe potuto apparire come un vero affronto. Ma la sua apatia emotiva, che lo spinge a ripetere da vent’anni lo stesso corso universitario, senza cambiare di una virgola il programma, e una dose di buona educazione unita a una mitezza di fondo, lo fanno reagire da gentiluomo, senza strepiti, con comprensiva disponibilità. In fondo L’ospite inatteso del titolo è proprio lui, che compare improvvisamente nelle vite di Tarek e Zainab, lui siriano, lei senegalese, entrambi clandestini, finiti nella sua seconda casa di New York per le manovre truffaldine di qualcuno che sui clandestini ci specula. La giovane coppia scopre che l’affitto che paga non va al vero proprietario e fa subito i bagagli, scusandosi con Walter e defilandosi nella metropoli.

di Roberta Folatti

L’innocenza dell’infanzia e l’orrore Un bambino di otto anni, un piccolo esploratore che ama scalfire la superficie delle cose andando oltre le menzogne degli adulti, quelle menzogne che i grandi elargiscono con generosità ai bambini. Bruno è così, ed è anche per questo che i suoi genitori lo amano, tentando di proteggerlo dalla sua stessa curiosità. In certi luoghi e in certi momenti la curiosità, la voglia di capire, il rifiuto di piegarsi all’indottrinamento possono rappresentare un grande rischio. Anche se si è solo dei bambini.

di Roberta Folatti

La famiglia, parafulmine di tutte le contraddizioni

E’ uno psicodrammma che vira in commedia l’ultimo film di Arnaud Desplechin. Uno scavo denso che apre spiragli, addensa ombre, dà corpo a fantasmi. Una radiografia spietata ma anche ironicamente divertita di sentimenti ed emozioni, del non detto di una famiglia della media borghesia francese, i Vuillard.

di Roberta Folatti

Quante cose dietro a un matrimonio felice

Il tema del film non è nuovo ma lo sguardo sa essere originale, mordace, pieno di brio e di profondità. I lavori di Joanathan Demme non sono mai scontati, questo Rachel sta per sposarsi si può definire una commedia drammatica e ha picchi introspettivi davvero riusciti. Uniti a molti momenti in cui si ride di gusto, in modo intelligente.


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