di Saverio Monno

Al via oramai da qualche giorno, l’attuale campagna elettorale ci stupisce per il clima particolarmente cordiale che ha accompagnato questa prima fase del confronto. La dialettica tra le diverse fazioni si è presentata improntata, almeno sino ad ora, all’insegna di un’inusitata pacatezza. I primi a lanciare questo “messaggio di pace”, sono stati Berlusconi e Veltroni, con il primo pieno di premure e consigli per la salute del secondo, che da parte sua ringrazia ed assicura di non essere disposto ad attaccare l’avversario, durante la competizione elettorale per “rispetto”. In forma Berlusconi che, dicendosi preoccupato per la pesante eredità del governo-Prodi, discute del grande senso di insicurezza e della paura che “attanaglia il paese, anche per l’ingresso generalizzato di immigrati.” Ribadisce che “Prodi ha fallito, ha fallito l’Unione. La sinistra ha fallito. Hanno scontentato tutti, imprenditori, lavoratori, giovani ed anziani”. Il cavaliere attinge a piene mani dal suo repertorio, e, rispolverando un vecchio slogan del 2006, proposto in versione soft, aggiunge: “Gli Italiani non saranno così ingenui da riconsegnare il paese nelle mani di questa sinistra!” Ma, nonostante l’atmosfera sia galante e cerimoniosa, c’è grande fermento. La fase politica è quanto mai intricata, con due candidati premier a sinistra, una corsa a tre per il centro, una doppia leadership a destra, e tanti dettagli ancora da definire. Fini dai microfoni di Radio anch’io prova a semplificare il quadro e parla di “voto utile”. “Il confronto è tra PD e PDL – afferma – gli italiani non voteranno chi non avrebbe, poi, i numeri per poter governare.” Immediata la replica della cosiddetta. “cosa rossa”, con Russo Spena che non vede voti inutili ed anzi “quelli che andranno alla Sinistra Arcobaleno – ammonisce – saranno utili a frenare la deriva centrista del PD.” Gli fa eco Cento (Verdi): “La campagna sul voto utile è un bluff di Fini e Berlusconi che temono la sconfitta elettorale. In realtà, come in ogni elezione democratica, il voto utile è quello che i cittadini esprimono per le diverse liste e candidati.”

Dello stesso parere Diliberto. Il segretario del PDCI critica la Rai ed auspica l’intervento immediato di Petruccioli e Cappon, “Voglio ricordare pacatamente, serenamente, - afferma ironico - che in campo non ci sono solo il PDL di Berlusconi e il PD di Veltroni, ma anche, e sottolineo ma anche, la Sinistra arcobaleno di Bertinotti”.
In una conferenza stampa alla Camera, per chiedere l’applicazione e non violazione delle norme sulla Par Condicio, Emma Bonino espone, invece, il punto di vista dei radicali. “Tratteremo con il PD, ma niente ricatti” tuona il ministro, riferendosi alla indisponibilità manifestata sino ad ora dal partito di Veltroni ad un ipotetico apparentamento in vista del prossimo 13 aprile, al quale sembra che il PD preferisca offrire semplicemente delle candidature all’interno delle proprie liste elettorali. Domani alle 10,30 al loft di piazza S. Anastasia nuovo incontro tra le due forze politiche.

Prove tecniche di convivenza al centro. “Non candiderò mia moglie, non siamo un partito familista.” Le parole di Clemente Mastella. Il leader dell’UDEUR dalle telecamere della trasmissione Panorama del giorno, con Maurizio Belpietro, chiude a Berlusconi, ma fa sapere di vedere di buon occhio un’intesa con l’UDC e la Rosa Bianca, con i quali si potrebbe “arrivare ad un risultato considerevole.” L’ipotesi però non entusiasma l’UDC. Buttiglione, in merito, si è detto affascinato dall’idea, ma non la reputa una scelta realmente percorribile. “Il centro è un luogo geografico più che politico. Con tre sigle differenti in corsa, dire di volere unire gli italiani al centro non mi pare un messaggio politico credibile. Quand’anche si giungesse ad un accordo, comunque, non credo che la cosa debba preoccupare il PDL. Ritengo che il centro-destra avrà molti consensi tra gli elettori dell'UDC che non riescono ancora a capire la divisione decisa da Casini.” A questo proposito, una curiosa coincidenza. Di fronte alle finestre della residenza romana di Berlusconi, a palazzo Grazioli, cartelloni pubblicitari del candidato UDC su sfondo scuro, con il messaggio: “E' ora di un'Italia più sicura”. I manifesti dell'UDC sono affissi sulle paline dell'autobus in via del Plebiscito, a pochi metri dal quartier generale del leader del Popolo della libertà.

Ancora sul fronte del centro-destra, pare allontanarsi l’ipotesi che vorrebbe Giuliano Ferrara candidato del PDL alla carica di sindaco di Roma. Pare che l’ultimo appello, del direttore de il Foglio, per un apparentamento della sua lista “Aborto? No Grazie” con il PDL, inviato attraverso un sms al coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi, non abbia sortito l’effetto desiderato. Fonti parlamentari azzurre sembrano individuare una nuova candidatura in Giorgia Meloni, trentunenne deputata di AN e vicepresidente della camera. Il vecchio, travestito da nuovo, avanza.

Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy