Germania, riarmo senza consenso

di Michele Paris

La clamorosa caduta del neo-cancelliere tedesco, Friedrich Merz, nella prima votazione al Bundestag di martedì per la fiducia al suo nascente governo ha dato subito e in maniera inequivocabile la misura dell’impopolarità della maggioranza formatasi a Berlino dopo le elezioni anticipate dello scorso febbraio. L’ex presidente della divisione tedesca del colosso delle speculazioni BlackRock ha...
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USA-Iran, diplomazia e pasticci

di Michele Paris

I faticosi negoziati in corso tra Iran e Stati Uniti continuano a essere una delle priorità della politica estera di Donald Trump, tanto da avere probabilmente influito sul primo licenziamento eccellente nello staff dell’amministrazione repubblicana. I messaggi che arrivano da Washington restano peraltro contraddittori e il rinvio del nuovo round di colloqui, inizialmente previsto per lo scorso fine settimana, assieme alle ennesime sanzioni decise dalla Casa Bianca, sembrano anticipare un possibile e tutt’altro che sorprendente naufragio della diplomazia. Come sempre con Trump, però, è di fatto impossibile decifrare la strategia messa in campo, sempre che una strategia esista realmente, così da rendere precaria ogni speculazione...
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Costa dove tutto si paga carissimo: anche percorrere il famoso Sentiero dell'Amore costa, perchè il presidente del parco ritiene che i turisti vadano munti per raccogliere i denari sufficienti alle manutenzione del Parco.

I paesi del Parco però non hanno ancora un impianto di depurazione e il problema degli scarichi è risolto da un lungo tubo che versa i liquami a cinquecento metri dalla costa. Con il favore delle maree la costa potrebbe comunque ancora essere considerata pulita, se non fosse che sulle sue spiagge sono stati scaricati diversi metri cubi di detriti, tra i quali c'è una preoccupante quantità di amianto. I detriti provengono dal rogo del Villaggio Europa, una lottizzazione fallita e poi andata in fiamme qualche anno fa. Il Villaggio Europa è stato demolito e "bonificato", ma i detriti sono rimasti nei pressi all'interno di alcuni silos. Recentemente, temendo che i silos potessero essere minacciati da una frana, si è disposto che venissero rimossi.

La rimozione non è stata effettuata esattamente come leggi e buon senso vorrebbero e il contenuto dei silos è stato semplicemente buttato di sotto, nella sottostante spiaggia di Corniglia, nel comune di Riomaggiore. L'impresa che si è occupata della rimozione dei silos ha in questo modo buttato l'amianto frammisto ai detriti, direttamente su una delle più belle spiagge d'Europa, tanto che l'intera zona è stata riconosciuta patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.

L'amianto è una sostanza pericolosissima, visto che l'inalazione di una sola minuscola fibra può portare alla formazione di mesoteliomi mortali e altre patologie, ed è abbastanza inquietante che i bagnanti liguri e i turisti siano esposti ad un altissimo rischio di tumori andando a godersi la meravigliosa spiaggia. Ancora più inquietante è osservare le foto dell'amianto abbandonato e pensare a qualche pargoletta mano che si metta a giocare con questi strani detriti; ma la cosa più inquietante è l'indifferenza generale, sia da parte del Presidente del Parco che da parte dei cittadini delle Cinque Terre, che sono i primi ad essere esposti a questo rischio mortale.

Della faccenda si è occupato anche un canale televisivo locale (Primocanale), che ha fatto notare la questione a Bonanini senza ricevere risposta. Le foto che potete osservare in allegato sono opera di un cittadino delle Cinque Terre, che vista l'indifferenza dei media locali e il muro di gomma delle istituzioni latitanti, ha deciso di segnalare questa allarmante realtà.

L'ennesima storia di incuria e di inquinamento che scivola nell'indifferenza. Niente di particolarmente strano nel nostro paese, ma una storia che, oltre a suggerire di evitare la bellissima spiaggia di Corniglia e le Cinque Terre fino ad avvenuta bonifica, chiama in causa anche le associazioni ambientaliste, troppo sbrigative nel concedere patenti di verginità ad amministrazioni che espongono turisti e bagnanti ad un pericolo mortale senza muovere un dito.

Non resta che sperare che almeno l'autorità giudiziaria si renda conto della situazione e sequestri la spiaggia e metta in sicurezza i detriti, prima che questi si disperdano per tutta la lunghezza della spiaggia e prima che con il bel tempo si riempia di inconsapevoli bagnanti votati alla morte.

Alcune foto dei luoghi

 
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