La censura targata MAGA

di Michele Paris

A poco più di una settimana dall’assassinio dell’attivista ultra-conservatore Charlie Kirk, ha già fatto numerose vittime la caccia alle streghe ordinata dalla Casa Bianca contro i presunti mandanti e chiunque si azzardi a mettere in dubbio la versione ufficiale dei fatti o l’integrità morale del defunto sostenitore del presidente Trump. La conseguenza probabilmente più clamorosa di...
> Leggi tutto...

IMAGE
IMAGE

Gaza Inc., il mercato del genocidio

di redazione

La striscia di Gaza è diventata la vetrina del regime sionista per lo sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e appaltatori degli aiuti collaborano in un modello espandibile di genocidio industriale venduto agli alleati in tutto il mondo. Lo stato occupante israeliano ha trasformato la guerra contro i palestinesi in un’industria privatizzata di morte. Gaza è il luogo dove aziende tecnologiche, mercenari e colossi della consulenza organizzano sorveglianza, sfollamenti e assassini di massa a scopo di lucro. Oltre a essere una guerra coloniale, è anche un prototipo per l’esportazione globale dello sterminio su scala industriale, riconfezionato come innovazione nella sicurezza. Guidato dai dati e focalizzato sul...
> Leggi tutto...
Parrebbe di no, la missione è intitolata per tutti ai profughi per il Darfur. All'opposizione in Ciad invece sembrava una missione intitolata a legittimare la presenza dei militari francesi, che lì a combattere non ci potrebbero stare. Così pochi giorni prima dell'inizio del dispiegamento del contingente EUFOR, contingente modesto e ovviamente sotto comando francese, l'opposizione ci ha riprovato ed è giunta ad assediare il tiranno. Speravano che la Francia non intervenisse per non pregiudicare la neutralità della missione europea, ma hanno sperato male. I militari francesi non hanno combattuto, pare, ma hanno protetto l'aeroporto, dove sono arrivate munizioni dalla Libia e da dove sono partiti gli elicotteri che hanno sconfitto il mini-esercito di mille ciadiani arrabbiati.

Il portavoce del ministero della difesa francese ha raccontato tranquillamente che la Francia ha riarmato vecchi carri armati di produzione sovietica con ricambi e munizioni libiche, come di aver fornito carburante e razioni alimentari all'esercito del dittatore. Secondo la Francia l'intervento è legittima “cooperazione tecnica” prevista dagli accordi siglati con Idriss Deby Itno, non infrangono minimamente l'impegno solenne di non ingerenza siglato ai tempi della decolonizzazione del Ciad e nemmeno le leggi internazionali.

La Francia, che insieme agli Stati Uniti ha ottenuto a tempo di record una condanna della ribellione da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, adesso chiede pietà per i ribelli, visto che il presidente democraticamente eletto ha dato il via alla solita rappresaglia a base di rastrellamenti degli oppositori, torture ed uccisioni; come se non fosse scontato. Ugualmente scontato il tandem Francia-USA nell'occasione, visto che i due paesi si dividono la produzione petrolifera del Ciad. Nel mezzo il redivivo Deby è uscito dall'assedio al palazzo presidenziale graziando i rapitori di bambini francesi condannati poco tempo fa e lamentando l'aggressione da parte del Sudan.

Per l'opposizione è notte: tanto per i parlamentari come per i semplici cittadini; per i parenti ribelli di Deby come per il suo ex-ministro della difesa, alla guida dello sparuto esercito ribelle. Per la comunità internazionale e per l'Africa è invece l'ennesima sconfitta, l'ennesima prevaricazione armata in nome di una legalità che è quella della dittatura. Nel nostro paese non ce ne siamo nemmeno accorti, la Francia era sì al centro dell'attenzione nel nostro paese, ma esclusivamente per la telenovela degli amori di Sarkozy. Molto più interessante del martirio di una sconosciuta massa di neri lontani.
Pin It

Altrenotizie su Facebook

altrenotizie su facebook

 

 

ter2

Il terrorismo contro Cuba
a cura di:
Fabrizio Casari
Sommario articoli

 

Ue, false flag ed escalation

di Fabrizio Casari

Quella dell’attacco russo alla Polonia è una stupida false flag improvvisata. Siamo quasi al livello del volo dirottato di Von der Leyen. Che la Polonia abbia invocato l’articolo 4 dello Statuto della NATO per essere stata sorvolata da 19 droni artigianali, senza esplosivi e chiaramente inutili sia per compiti di...
> Leggi tutto...

IMAGE

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy