di redazione

Europa League e Champions League: si decide tutto negli ultimi 90 minuti. Contro la Roma il Milan spreca l'opportunità di chiudere la pratica terzo posto e lascia una minima speranza di gloria alla Fiorentina. Il posticipo a San Siro si chiude 0-0, coni padroni di casa che per l'occasione sfoggiano una divisa simile alla celebre tutina dorata di Michael Jackson. La partita è condizionata dall'espulsione folle rimediata nel primo tempo da Muntari: strattonare l'arbitro per un polso dopo essere stati ammoniti non è mai una buona idea. Si vince il secondo giallo.

I rossoneri ci provano comunque, ma non riescono a sfondare. El Shaarawi non è più quello d'inizio stagione, Balotelli gioca troppo largo, Boateng forse è distratto dall'invenzione del prossimo look. Molto meglio la difesa, che disinnesca sistematicamente i tentativi giallorossi, peraltro poco organizzati. I capitolini recriminano per un presunto rigore su La Mela, atterrato in area da Constant, ma devono incassare anche l'espulsione di Totti per una gomitata a Mexes.

Ora la Fiorentina, vittoriosa per 1-0 contro il retrocesso Palermo, è a sole due lunghezze dal Milan, che sarà costretto a vincere l'ultima partita, perché in caso di arrivo in parità passerebbero i viola in virtù degli scontri diretti. I rossoneri dovranno vedersela in trasferta con il Siena. Non esattamente una missione impossibile.

Insieme  a alla lotta per la Champions, rimane aperta anche quella per l'Europa League. In lizza per il quinto posto rimangono a questo punto solo Udinese e Lazio, visto che la Roma nel migliore dei casi può sperare di agganciare o scavalcare soltanto i cugini.

In testa a quota 63 punti ci sono i friulani, che non sbagliano più un colpo e da un paio di mesi a questa parte non fanno che accatastare vittorie. Quella arrivata ieri è la settima consecutiva, ma vale forse ancor più delle precedenti. Non certo per la caratura dell'avversario (un'Atalanta ormai senza obiettivi), ma perché arrivata in rimonta: un 2-1 firmato ancora una volta da Totò Di Natale, autore dell'ennesima doppietta. Da segnalare in particolare il primo gol, segnato con un tocco d'esterno delizioso.

All'Udinese risponde la Lazio, che superando 2-0 in casa una Sampdoria già salva vince la terza partita di fila dopo mesi di crisi nera e mantiene a due le distanze di svantaggio dai bianconeri. I capitolini segnano con Floccari dopo 10 e minuti e con un cucchiaio su rigore di Candreva al 90esimo. In mezzo tanta noia, di quella che solitamente popola le partite italiche di fine stagione, quando la tensione agonistica va in ferie qualche settimana prima dei calciatori.

Qualcosa di simile accade anche fra Genoa e Inter, che non vanno oltre uno scialbo 0-0. Il risultato fa la fortuna solo dei liguri, ormai certi di giocare in serie A anche l'anno prossimo. I nerazzurri invece mettono il timbro finale sulla loro esclusione dall'Europa, ormai sfumata anche secondo l'aritmetica.

Non che faccia una grande differenza, ma gli interisti devono anche sopportare il sorpasso del Catania. I siciliani scalzano i milanesi dall'ottavo posto, superandoli di un punto grazie alla vittoria facile-facile contro il povero Pescara, sempre più umiliato e offeso da questo Campionato. Alla fine è 1-0. Per i rossoblù, autori di un girone di ritorno eroico, stavolta arriva il massimo risultato con il minimo sforzo.

In testa alla classifica, dove ormai i giochi sono fatti, è da segnalare il pareggio della Juventus contro il Cagliari (1-1). La Vecchia Signora non ha più motivo di sudare eccessivamente sul campo. E si accontenta. Valeva la pena di comprare il biglietto solo per ammirare la straripante potenza fisica di Ibarbo, autore del primo gol al termine di una progressione in stile aratro. Poi ci Vucinic con un tap in a rimettere in ordine le cose per i Campioni d'Italia.

Onora fino in fondo questa stagione il Napoli, che supera un pur generoso Siena impegnandosi fino all'ultimo secondo. Proprio allo scadere Hamsik segna il definitivo 2-1, completando la rimonta degli azzurri. Ormai certi del secondo posto, ai napoletani non rimane che festeggiare la rete numero 103 di Cavani con la maglia partenopea: è il terzo miglior marcatore di sempre  al pari di Vojak (103 gol), dietro solo a Sallustro (111) e Maradona (115).

Per quanto riguarda le altre partite di bassa classifica, il Bologna rialza la testa dopo i 9 gol imbarcati nelle scorse due giornate (6 dalla Lazio e 3 dal Napoli), battendo 2-0 fuori casa un Parma volenteroso ma inconcludente. Pareggio alla camomilla fra Torino e Chievo, 1-1.   


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