di redazione

Certo, il Napoi è matematicamente in Champions e la cosa riempie di gioia i tifosi partenopei, ma il piazzamento europeo dei partenopei non era mai sembrato in discussione. E così in questo Campionato l'unica corsa a regalare ancora emozioni è quella per l'Europa League. E la notizia della terzultima giornata di Campionato è che l'Inter non fa più parte della gara. I nerazzurri - falcidiati dagli infortuni nelle ultime settimane - vengono sconfitti 3-1 in casa dalla Lazio, che non vinceva a San Siro da 15 anni. Una partita folle, certamente la più emozionante di ieri. Le occasioni da gol saranno state un centinaio, a causa soprattutto di due difese inguardabili. Ma gli attaccanti, nonostante i 4 gol, non erano affatto ispirati.

A fare la differenza è stata più che altro la sorte: l'1-0 biancoceleste arriva su un pasticcio fra Handanovic e Ranocchia, poi Alvarez pareggia carambolando la palla sulla testa di Radu. I nerazzurri incassano gli infortuni di altri due difensori (Jonathan e Ranocchia), ma davanti sbagliano di tutto. La Lazio raddoppia su rigore con Hernanes. Sempre dal dischetto, l'Inter avrebbe l'occasione di pareggiare, ma Alvares scivola al momento del tiro. Il 3-1 è un missile inverosimile del giovanissimo nigeriano Onazi, al primo gol in serie A.

I nerazzurri rimangono così a 53 punti, mentre i biancocelesti agganciano a quota 58 la Roma, sconfitta martedì all'Olimpico per 1-0 dal Chievo, che quest'anno si salva in grande stile. Due punti davanti alle capitoline rimane l'Udinese, che contro il Palermo - nonostante un insolito errore dagli 11 metri di Totò Di Natale - vince la sesta partita consecutiva (3-2), condannando i rosanero a una serie B ormai certa, a meno di miracoli.

Retrocessione a un passo anche per il Siena, battuto 1-0 dalla Fiorentina. I viola inseguono ancora il sogno Champions (la matematica ancora non li condanna), ma con ogni probabilità saranno la prima squadra a qualificarsi per l'Europa League. Lasciando gli altri due posti alla contesa fra romani e friulani: tre squadre in due punti, altri sei a disposizione.

Nelle prime posizioni festeggia il Napoli, che dopo il 3-0 rifilato al Bologna è aritmeticamente certo del secondo posto, che significa evitare i fastidiosissimi preliminari e poter inaugurare una campagna estiva da grande squadra. La Juve, già campione d'Italia, supera di misura l'Atalanta con un bel gol di Matri ispirato dal solito lancio telecomandato di Pirlo e si spinge fino a 87 punti. Ma la partita sarà ricordata probabilmente solo per il lancio di fumogeni.

Il Milan invece supera in agilità il Pescara (4-0) e mantiene quei preziosi 4 punti di distanza sulla Fiorentina che con ogni probabilità gli consentiranno l'anno prossimo di tornare nell'Europa dei grandi. Con la doppietta di ieri, Balotelli arriva a 11 gol in altrettante partite con la maglia rossonera.

Quanto a Torino e Genoa, hanno dato vita a un classico (e poco decoroso) esempio di partite di fine stagione all'italiana: uno 0-0 all'insegna del "volemose bene" che di fatto garantisce ad entrambe la permanenza in A.

Quanto alle posizioni di centro classifica, è da registrare la vittoria esterna del Parma (1-0 a Cagliari) e il pareggio a non farsi del male fra Sampdoria e Catania.



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