di redazione

Alla Juve serve un gran destro da fuori area di Tevez per battere il Torino. Nel derby della Mole andato in scena domenica sera i bianconeri sono meno brillanti del solito, mentre i granata mostrano il solito spirito combattivo. Stavolta però le solite ripartenze al fulmicotone di Cerci e Immobile non bastano, anche perché al 70esimo l'arbitro Rizzoli si gira dall'altra parte quando Pirlo sgambetta nettamente El Kaddouri in area di rigore. La Juve è sempre più prima con 66 punti, mentre il Toro resta a 36.

Subito dietro la Signora, la Roma tiene il passo e sale a 57 punti, momentaneamente a +7 sul Napoli, domani impegnato contro il Genoa (ma anche i capitolini devono recuperare una partita, quella contro il Parma). Nell'anticipo di sabato i giallorossi battono in trasferta 1-0 il Bologna, che rimane a 21 punti, in lotta per non retrocedere. Il match winner è Nainggolan, al primo gol con la nuova maglia.

Aspettando Parma-Fiorentina, l'Inter spreca l'occasione di avvicinare i Viola e insidiare il quarto posto. Stavolta i nerazzurri si fanno fermare (in casa) dal Cagliari. I sardi vanno in vantaggio nel primo tempo con un rigore di Pinilla, pareggiato nella ripresa da Rolando su sponda di Icardi. Gli uomini di Mazzarri collezionano occasioni per portare a casa i tre punti, ma, come al solito, sprecano troppo. Alla fine è 1-1: l'Inter arriva a 40 punti, il Cagliari a 25.

Non si fa pregare invece il Verona, che vince una partita rocambolesca contro il Livorno e sale a 39 punti, ormai a ridosso della quinta posizione dei nerazzurri, l'ultima buona per l'Europa. In trasferta a Livorno, i veneti danno vita a uno spettacolo pirotecnico: cinque gol, tutti nella stessa porta. Nel primo tempo i gialloblu vanno avanti 3-0 con le reti di Jankovic, Romulo e Toni. Nel secondo, i padroni di casa si svegliano, accorciando le distanze prima con Paulinho (decimo gol in Campionato) e poi con un sinistro a giro sotto il sette firmato Greco. Ma non basta, i toscani restano terzultimi a 20 punti.

Nuovi segnali di vita (e di fortuna) arrivano anche dal Milan di Seedorf, vittorioso per 2-0 sul campo della Sampdoria. In gol per i rossoneri il neoacquisto Taarabt, con una zampata nella prima frazione, e Rami, con una zuccata nella ripresa. Sul finale episodio dubbio nell'area milanista, con Amelia che travolge Eder prendendo sia le gambe sia il pallone. Il risultato però non cambia: il Milan sale a 35 punti, mentre i blucerchiati restano a quota 28. I liguri si fanno così raggiungere in classifica da Atalanta e Udinese, che al Friuli pareggiano 1-1 con la rete di Brivio per i bergamaschi e il solito rigore di capitan Di Natale per i bianconeri.

Un punto sotto il Milan, in 10ima posizione, viaggia la Lazio, vittoriosa nel posticipo all'Olimpico per 3-2 sul Sassuolo, che resta ultimo a quota 17. Partita da ricordare per il gol di Radu (una saetta sotto l'incrocio da 30 metri), per le altre 4 reti tutte nello spazio di 11 minuti (dal 72esimo all'83esimo) e per la contestazione dei tifosi biancazzurri a Lotito.

Nella parte bassa della graduatoria, da segnalare l'importante passo in avanti del Chievo, che battendo in casa il Catania scavalca in un colpo non solo i siciliani (fermi a 19), ma anche il Livorno, appaiandosi al Bologna a quota 21. I gialloblu festeggiano così il ritorno al gol (anche se su rigore) di Théréau. Non male anche la successiva sponda di Rigoni, che si trasforma in un pallonetto involontario ma vincente per il definitivo 2-0.

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