di redazione

L'Inter riparte da Icardi, ma l'atmosfera a San Siro è gelida. Dopo i tre ko consecutivi rimediati contro Torino, Sassuolo e Napoli (l'ultimo dei quali in Coppa Italia), la squadra di Mancini rialza la testa nel posticipo di San Siro, battendo 3-0 un Palermo sprecone. La rete del vantaggio è di Guarin, mentre l'attaccante argentino firma una doppietta nel secondo tempo, in entrambi i casi senza esultare. Pesano ancora le polemiche con la tifoseria, pesantemente insultata dopo l'ultima sconfitta in Campionato. La serenità è ancora lontana, ma perlomeno i nerazzurri salgono a 29 punti, riagguantando Milan e Genoa, che però ha una partita in meno e stasera dovrà vedersela con la Lazio.

Un clima da torcida è anche quello che si respira dopo Juve-Milan di sabato sera. Più che la partita - non bella, vinta 3-1 dai bianconeri con reti di Tevez, Bonucci e Morata - tengono banco le polemiche aizzate da Galliani sul primo gol dell'Apache, in presunto fuorigioco. Ma al di là del fatto contingente, quello che conta nelle parole del dirigente rossonero è la questione di principio: "Al contrario delle altre squadre di A, la produzione delle immagini delle gare della Juve è gestita dalla società stessa. Che scientemente non fa rivedere il replay dell’azione del primo gol. Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega". Dura la replica della Juve, secondo cui Galliani "tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita di ieri". Controreplica al vetriolo: "L'arroganza è cosa della Juventus, che ad essa non sa sfuggire. Superflua una replica a chi è fatto così".

La morale della favola è comunque che la Juve continua la sua marcia e mantiene a 7 le lunghezze sulla Roma, che dopo tre pareggi consecutivi torna alla vittoria sul campo del Cagliari, seppur con una discreta dose di fortuna. Con una squadra in emergenza, i giallorossi passano grazie ai gol di Ljajic e Paredes, entrambi su assist del 18enne indiavolato Denis Verde. Inutile la rete nel finale di M'poku, ma sull'1-0 è clamoroso l'errore di Cop, che solo davanti a De Sanctis manca il pareggio.

Appena 4 punti sotto la Roma, a quota 42, c'è il Napoli, che prosegue la striscia di risultati positivi vincendo la non facile sfida casalinga contro l'Udinese. Gli azzurri passano in avvio con Mertens, che insacca su assist di Higuaìn, poi raddoppiano con il neoacquisto Gabbiadini (al secondo centro consecutivo) su imbucata di Hamsik. Un'incomprensione tra Rafael e Britos spalanca la porta a Théréau per il gol che riapre la partita nel finale di primo tempo, ma nella ripresa è lo stesso attaccante francese a chiudere i giochi, sbagliando porta su un cross velenoso targato Mertens.

Perde altro terreno dai partenopei la Sampdoria (35 punti), in cui qualcosa sembra essersi inceppato dopo il travagliato (e forse poco lucido) mercato di gennaio. A Genova il Sassuolo passa in vantaggio con Acerbi e dopo pochi minuti arriva il pareggio di Eder. Eto'o gioca dal 70esimo, ma non incide. Alla fine i blucerchiati non vanno oltre il pari: cedere Gabbiadini al Napoli è stato probabilmente un grave errore.

Quanto alla parte bassa della classifica, l'Empoli sale a 23 punti dominando il Cesena (a quota 15), che non conferma quanto di buono fatto vedere la settimana scorsa contro la Lazio. Infine, Parma-Chievo viene rinviata per neve e sarà recuperata mercoledì 11 alle ore 18.

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