La Roma è seconda e il Napoli terzo, ma l'ultima domenica di questo Campionato sarà ricordata soprattutto come la festa di Francesco Totti. Dopo 25 anni con la stessa maglia, il capitano giallorosso dice addio alla società di cui è diventato uomo-simbolo. Lo fa con le lacrime agli occhi, in una cerimonia carica di emozione, salutato da 70mila persone. Molte di loro sono cresciute vedendolo giocare e non hanno memoria di un calcio senza di lui. Non è ancora chiaro se si tratti di un addio al calcio definitivo, ma il distacco di Totti alla Roma è rimbalzato sui media di tutto il mondo come una storia romantica d’altri tempi.



Una storia che mette in ombra l’importantissimo risultato ottenuto ieri dalla squadra, che con un gol di Perotti al 90esimo riesce a battere 3-2 il Genoa e a conquistare così il secondo posto, ovvero l’accesso diretto alla prossima Champions League.

Dovrà invece passare per i preliminari il Napoli, a cui non basta la vittoria per 4-2 sulla Sampdoria. Gli azzurri chiudono il Campionato a 86 punti, appena una lunghezza sotto i giallorossi.

L’altro verdetto dell’ultima giornata arriva dalle retrovie ed è clamoroso. Il Crotone conquista un storica salvezza ai danni dell’Empoli, superato al fotofinish di 2 punti, 34 a 32. Una rimonta incredibile se si pensa che alla fine del girone di andata i calabresi avevano solo 9 punti e che a un certo punto il vantaggio dei toscani era a due cifre.

La cavalcata crotonese nel girone di ritorno sa di film americano. Con il cuore, la determinazione e tantissima corsa la squadra ha chiuso la più memorabile stagione nella storia del club, conquistando meritatamente un posto nella prossima Serie A. Per l’Empoli invece è un vero incubo: ai toscani sarebbe bastato ieri battere il già retrocesso Palermo per non finire in Serie B, ma alla fine sono i rosanero a portare a casa la partita 2-1. Il Crotone, nel frattempo, batte 3-1 in casa una Lazio demotivata e con la testa già alle vacanze estive.

La terza sconfitta consecutiva dei biancocelesti consegna il quarto posto in classifica all’Atalanta, vittoriosa per 1-0 sul Chievo in uno degli anticipi di giornata. I ragazzi di Gasperini possono così festeggiare nel migliore dei modi una stagione al di là di ogni aspettativa, che li ha consacrati come la più sorprendente rivelazione di questo Campionato.

Chiude con un mezzo sorriso ma anche con molto amaro in bocca l’Inter, che dopo il filotto di sconfitte mette a segno il secondo successo consecutivo battendo 5-2 l’Udinese a San Siro. Per i nerazzurri è una vittoria di Pirro, perché alla fine la classifica li vede posizionati al settimo posto, il primo che non dà diritto alla qualificazione europea, appena un punto sotto il Milan, sconfitto sabato 2-1 dal Cagliari.

Altra goleada inutile è quella del Torino sul Sassuolo (5-3), mentre la Fiorentina salva perlomeno la faccia rimontando in casa il doppio vantaggio del Pescara (2-2). Chiude il quadro dell’ultima giornata il 2-1 con cui la Juventus ha battuto sabato il Bologna. Il gol decisivo lo segna al 90esimo Moise Kean, 17enne nato a Vercelli il 28 febbraio del 2000 e già nazionale italiano under-17. Da ieri è anche il primo ragazzo nato nel nuovo millennio ad aver fatto gol in un Campionato maggiore. Per un campione come Totti che ha appena finito, c’è anche chi ha appena iniziato.

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