Come spesso accade, il rientro dopo la pausa per le nazionali porta con sé alcune follie. E così Juve e Inter vincono con fatica, Atalanta e Lazio danno vita a un pareggio surreale e il Cagliari si ritrova da solo con 14 punti al quinto posto, in piena zona Europa.

La capolista conserva un punto di vantaggio sui nerazzurri battendo 2-1 sabato sera il Bologna. A Torino apre le marcature Ronaldo nel primo tempo, ma prima della ripresa gli emiliani pareggiano con Danilo. Nella ripresa decide l’incontro Pjanic, ma la squadra di Mihajlovic protesta per un fallo di mano in area di De Ligt giudicato non punibile sia dall’arbitro che dal Var. Decisiva una parata in pieno recupero di Buffon, molto simile a quella su Zidane in finale di Coppa del Mondo, 13 anni fa.

La squadra di Conte risponde domenica con un pirotecnico 4-3 sul Sassuolo. L’Inter domina per 70 minuti e va avanti 4-1 con le doppiette di Lautaro e Lukaku (di Berardi il gol del momentaneo 1-1). Poi il Sassuolo si sveglia e risale fino al 3-4 con Djuricic e Boga. Il gigante belga si scrolla così le insinuazioni circa un suo contributo relativo all’attacco dell’Inter. Il fatto che C. Ronaldo e Insigne, Martens e Chiesa, solo per fare alcuni esempi, abbiano segnato meno di lui, non viene considerato. Magari è la maglia che non piace alla stampa.

Rimonta completa invece per la Lazio, che sabato all’Olimpico viene travolta nel primo tempo dall’Atalanta (0-3 all’intervallo), ma nella ripresa reagisce trovando il pari con un gran gol di Correa e due rigori trasformati da Immobile (il secondo al 92esimo). Inesauribili le proteste di Gasperini, che accusa l’attaccante biancoceleste di aver fatto il furbo e rivanga addirittura episodi avvenuti cinque mesi fa, in finale di Coppa Italia. Una ferita evidentemente ancora aperta in casa bergamasca.

Non riesce l’allungo alla Roma, che rimane solo un punto sopra i cugini dopo lo 0-0 rimediato sul campo della Sampdoria, allenata per la prima volta dal super-romanista Claudio Ranieri.

In compenso i giallorossi si vedono superare di una lunghezza dal Cagliari, vittorioso 2-0 in casa contro la Spal grazie a una magia di Nainggolan (primo gol per il Ninja dopo il ritorno in Sardegna) e a un gol di Faragò. Ferraresi ancora a secco di punti e gol in trasferta. 

I sardi si ritrovano così a -2 dall’ultimo posto buono per la Champions League, attualmente occupato dal Napoli, che sabato ha battuto 2-0 il Verona al San Paolo con una doppietta di Milik.

A metà classifica, l’Udinese batte il Torino di misura e lo raggiunge a quota 10 punti. Decide un gol di Okaka. Nel secondo tempo l’ingresso di Zaza scuote i granata che però sbattono contro la difesa meno battuta del campionato.

Nel posticipo serale a San Siro il Milan guidato da Pioli si produce in una partita migliore di quelle viste finora, ma il Lecce, sebbene non sia proprio un team insuperabile, lo costringe al pari con un gol strepitoso nel recupero. I salentini guidati da Liverani sono comunque ben messi in campo e non fanno divertire i loro avversari. Dunque a due minuti dal fischio finale Pioli vede svanire la vittoria che assaporava, ma se non altro i rossoneri appaiono una squadra più vogliosa e meno depressa. Per il Milan di questa prima parte dell’anno è già una buona notizia.

Domani sera toccherà a Brescia e Fiorentina chiudere la giornata. La squadra di Montella va col vento in poppa. Non si prevedono sorprese.

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