Una storia di amicizia, un racconto profondo che ha nell'espressione delicata dei sentimenti il suo punto di forza. Close, firmato dal regista Lukas Dhont, narra la storia di Léo e Rémy, 13 anni, da sempre amici, fino a quando un evento impensabile li separa. Léo allora si avvicina a Sophie, la madre di Rémi, per cercare di capire.

“Ho scritto alcune parole su quella pagina bianca: amicizia, intimità, paura, mascolinità... e da lì è emerso Close”, dichiara il regista.

Un film che mette in scena una tragedia, rendendo omaggio agli amici con cui il regista aveva perso i contatti: “È stato un periodo di confusione e ho pensato che fosse la cosa migliore da fare. Inoltre, volevo parlare della perdita di una persona cara e dell'importanza del tempo che trascorriamo con coloro che amiamo. La storia si basa essenzialmente sulla fine di un rapporto intimo e sul conseguente senso di responsabilità e di colpa. Per certi versi è l'inizio del viaggio verso l'adolescenza. Volevo davvero parlare di quel pesante fardello che portiamo quando ci sentiamo responsabili di qualcosa, ma non siamo in grado di parlarne”. Léo, il protagonista, sta affrontando questo sentimento provocato dalla perdita di un'amicizia molto stretta che definisce la sua identità. “Volevo mostrare sullo schermo cosa gli spezza il cuore”.

Nella costruzione dei personaggi di Léo che Rémi, si sente tutta l'attenzione del regista nel delineare un momento preciso: quello del passaggio tra l'infanzia e l'adolescenza. Un passaggio che determina tutta una serie di quesiti, compresi quelli sulla sessualità, legati anche al cambiamento fisico. Muta, così, anche il rapporto con il mondo: “Il libro Deep Secrets della psicologa Niobe Way, in cui analizza 100 ragazzi dai 13 ai 18 anni, è stato per me una delle principali fonti di ispirazione. All'età di 13 anni, i ragazzi parlano dei loro amici come se fossero le persone che amano di più al mondo, alle quali possono aprire il cuore.

L'autrice racconta di come ogni anno incontrava ciascun ragazzo e osservava come, con il passare degli anni, i ragazzi faticassero sempre più a far emergere l'idea di intimità con i loro amici maschi. Questo libro mi ha aiutato a capire che non ero l'unico ragazzo gay cresciuto lottando con l'aspetto intimo dell'amicizia”.

Close (Belgio, 2023)

Regia Lukas Dhont

Cast: Eden Dambrine, Gustav De Waele, Emilie Dequenne

Distribuzione: Lucky Red)

Nulla è come sembra. È questo il filo conduttore di Masquerade. Ladri d'amore, nuovo film del regista francese, Nicolas Bedos, racconta la storia di Adrien, un attraente ballerino che ha dovuto lasciare la danza. Spreca, così, la sua giovinezza nell'ozio della Costa Azzurra, dove vive mantenuto da Martha, vecchia gloria del cinema. Tutto cambia quando incontra la giovane e bellissima Margot ed è subito colpo di fulmine. Insieme fantasticano su una vita migliore e mettono in piedi una truffa ai danni di un ricco imprenditore.

Il fascino di Caravaggio colpisce nuovamente la settima arte con il film, scritto, diretto e interpretato da Michele Placido che firma L’Ombra di Caravaggio, co-produzione italo-francese. Il film esplora l’intricata e avventurosa esistenza di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, già una popstar al suo tempo, raccontato nelle sue profonde contraddizioni e nelle oscurità del suo impenetrabile tormento.

Ribelle e inquieto, devoto e scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio che Placido mette in scena è un’artista maledetto dal talento assoluto, ma soprattutto una rockstar ante litteram, un rebel without a cause costretto ad affrontare gli inquietanti risvolti di una vita spericolata – con le sue donne e i suoi demoni - in cui genio e sregolatezza convivono per regalarci un personaggio fuori dal tempo e un’icona affascinante e universale.

Siamo in Italia, nel 1600. Michelangelo Merisi è un artista geniale e ribelle nei confronti delle regole dettate dal Concilio di Trento che tracciava le coordinate esatte nella rappresentazione dell’arte sacra. Dopo aver appreso che Caravaggio usava nei suoi dipinti sacri prostitute, ladri e vagabondi, Papa Paolo V decide di commissionare a un agente segreto del Vaticano una vera e propria indagine, per decidere se concedere la grazia che il pittore chiedeva dopo la sentenza di condanna a morte per aver ucciso in duello un suo rivale in amore.

Così l’Ombra, questo il nome dell’investigatore, avvia le sue attività di inchiesta e spionaggio per indagare sul pittore che - con la sua vita e con la sua arte - affascina, sconvolge, sovverte. Un’Ombra che avrà nelle sue mani potere assoluto, di vita o di morte, sul destino di un genio. 

“L’Ombra di Caravaggio - afferma il regista - immagina Caravaggio come un artista pop, che vive la vita vorticosa che vivrebbe oggi a New York o a Londra. E per questo è venuto a Roma: il centro del mondo, un universo di immigrati, prostitute, preti, pellegrini, cardinali, principi e malviventi. Un pianeta di grandi ricchezze e grandissime povertà, poteri forti e immense servitù, denaro a fiumi nei palazzi e un popolo che muore di fame nei vicoli. Qui, la Chiesa controriformista chiede statue, dipinti, cupole, colonnati, per celebrare la propria opulenza in un gigantesco cantiere delle meraviglie. Qui, in pochi anni, Caravaggio diventa una star, un personaggio di culto per i giovani artisti e per i ricchi e potenti collezionisti”.

L'Ombra di Caravaggio (Italia, Francia 2022)

Regia: Michele Placido

Cast: Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Mario Molinari

Distribuzione: 01 Distribution

“La prigionia, i diritti delle donne, il Medio Oriente, la religione, sono questi i temi che da sempre cerco di raccontare. Lo strumento è il cinema”. Così il regista Alessio Cremonini introduce il suo nuovo film, Profeti, storia del confronto e scontro fra Sara, una giornalista italiana rapita dall’Isis durante un reportage di guerra in Siria, e Nur, giovane foreign fighter moglie di un miliziano del Califfato che la tiene prigioniera nella sua casa costruita in un campo di addestramento. Durante i mesi di detenzione Nur, mossa dal desiderio di proselitismo, e seguendo gli ordini del leader del campo, tenta di convertire Sara e di farla aderire all’estremismo islamista.

Il regista Roberto De Paolis esplora il mondo della prostituzione di strada, dell'emarginazione, della clandestinità con Princess, film da lui scritto e diretto. La storia è quella di una giovane clandestina nigeriana che vende il proprio corpo ai margini di una grande città.

Come un’amazzone a caccia, si muove in una pineta che si estende fino al mare, un bosco incantato in cui rifugiarsi, nascondersi dalla vita, guadagnarsi il pane quotidiano. Per sopravvivere deve fiutare l’odore dei soldi, schivare pericoli e sentimenti, un cliente dopo l’altro, senza soluzione di continuità. Finché un giorno litiga con le amiche con cui condivide la strada e incontra un uomo che sembra volerla aiutare. Ma è soltanto da sola che Princess potrà salvarsi.


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