di Roberta Folatti

Se la famiglia è un groviglio di rancori.

Sì, è un film di Sidney Lumet, inossidabile regista autore di pellicole entrate nella storia del cinema. Sì, è una storia tesa e vibrante, con un montaggio che inanella flashback a distanza ravvicinata creando un certo pathos. Però... però le recensioni esaltanti della maggior parte degli addetti ai lavori mi sembrano più un omaggio al passato di Lumet che uno sguardo critico sul film in questione. A Onora il padre e la madre manca qualcosa, non voglio dire un messaggio edificante perchè rischierei di essere fraintesa, ma almeno una fioca luce nel nero marasma dell’odio e dell’incomprensione familiare. E’ un film troppo cupo, senza la minima speranza di redenzione.

Altri film americani usano il linguaggio della violenza, primi fra tutti quelli dei superpremiati fratelli Coen, ma c’è sempre una sfumatura ironica, grottesca, che lascia aperto uno spiraglio a un’interpretazione ulteriore. In “Onora il padre e la madre” la visione dei rapporti umani, in particolar modo di quelli familiari, è totalmente pessimistica, non c’è risata a denti stretti, non c’è palpito d’ironia.
Ma veniamo alla vicenda narrata nel film. I fratelli Andy e Hank sono cresciuti in un ambiente abbastanza protetto, i loro genitori sono proprietari di una piccola ma florida gioielleria che ha assicurato il lavoro ai figli per diversi anni. Poi ciascuno dei due ha preso la sua strada, ma entrambi hanno finito per trovarsi in un vicolo cieco.

Hank assillato dai debiti e dalle richieste dell’ex moglie, che lo mette in cattiva luce agli occhi della loro bambina. Andy “costretto” ad attingere illegalmente alle casse della società in cui lavora per pagarsi la droga e mantenere l’alto tenore di vita. E’ proprio quest’ultimo che propone al fratello un piano semplice e “indolore” per uscire dalle difficoltà economiche, che prevede un ruolo attivo del pavido Hank mentre lui si limiterebbe a dirigere la faccenda da dietro le quinte. Si tratta di compiere una rapina ai danni della gioielleria di famiglia, impresa apparentemente innocua se non fosse per la reazione imprevista della madre dei due.

Interpretati da Philip Seymour Hoffman e Ethan Hawke, i due attori scelti da Lumet sono perfetti per i ruoli. Tanto Hoffman è gelido e compresso quanto Hawke è in balia della sua melliflua influenza, sempre incerto e condizionabile. Li sovrasta la figura di loro padre, un Albert Finney tragico, che dopo la morte della moglie decide di andare fino in fondo nella ricerca della verità. E nella vendetta, costi quel che costi...

Concludiamo con le parole del regista stesso che definisce il suo film un Melodramma: .

Onora il padre e la madre (Usa, 2007)
Regia: Sidney Lumet
Fotografia: Ron Fortunato
Montaggio: Tom Swartwout
Cast: Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei
Distribuzione: Medusa




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