di Sara Michelucci

Torna la Sicilia, torna l’isola e tornano i pescatori nel nuovo film di Emanuele Crialese, Terraferma. Il regista romano, ma di origine siciliana, decide nuovamente di raccontare una storia di un’isola siciliana, come aveva fatto già nel film Respiro. E decide ancora una volta di narrare la diversità. Ma se nel precedente lavoro era Lampedusa lo scenario della storia, in questo nuovo film parliamo di un’isola quasi intatta, selvaggia e appena lambita dal turismo, che pure comincia a modificare comportamenti e mentalità degli abitanti del posto.

Ma c’è anche la cronaca, quella vera, ad ispirare Crialese: l’arrivo dei clandestini che destabilizzerà la quotidianità dei paesani. Gli sbarchi degli immigrati che popolano le pagine quotidiane di giornali e telegiornali, vengono vissuti dagli isolani come un male, e la nuova regola che investe i rapporti intersociali è quella del respingimento.

Qualcosa che va contro la natura stessa del mare, “spazio aperto”, luogo di scambio e di confronto, crocevia di culture. Inoltre il soccorso è una delle prime “regole”, ma in questo caso sembra dimenticata. Crialese sceglie una famiglia di pescatori, composta da Ernesto (Mimmo Cuticchio), l’anziano che ha una certa autorità; una giovane donna, Giulietta (Donatella Finocchiaro) che è rimasta vedova, ma non vuole rinunciare a vivere una vita migliore e un ragazzo, Filippo, che cerca la sua strada, nonostante viva una forte lotta interiore.

La scelta sarà la chiave di tutto. Una decisione che cambierà la vita di ciascuno di loro. I destini degli abitanti, toccati dagli arrivi dei clandestini, provenienti dal Nord Africa, e in particolare quelli di due donne, un'isolana e un'immigrata si intrecciano, dando vita ad una storia profonda di confronto.

Il film è in concorso alla 68esima mostra del Cinema di Venezia e ha raccolto già buone critiche, aprendosi la strada per la possibile conquista di uno dei premi principali messi in palio. Non è nuovo Crialese alla conseguimento di onorificenze per i suoi lavori. A Cannes, nel 2002, conquistò con Respiro il Gran Premio della Critica, mentre nel 2006 a Venezia presentò l’altrettanto bel lavoro, Nuovomondo, che gli valse il Leone d’argento.

È la conoscenza la vera chiave di questo film. La diversità la si può accettare solo se si impara a conoscerla, se si aprono la mente e il cuore verso mondi altri, universi un tempo sconosciuti, ma che possono essere ‘visitati’ per procura: attraverso il contatto e il rapporto con lo straniero che, una volta conosciuto, tanto diverso da noi non è. Mangia, respira, ama e sogna come tutti.

Terraferma (Italia 2011)
regia: Emanuele Crialese
sceneggiatura: Emanuele Crialese, Vittorio Moroni
attori: Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello, Mimmo Cuticchio, Martina Codecasa, Filippo Pucillo, Filippo Scarafia, Pierpaolo Spollon, Tiziana Lodato, Claudio Santamaria
fotografia: Fabio Cianchetti
montaggio: Simona Paggi
musiche: Franco Piersanti
produzione: Cattleya, in collaborazione con Rai Cinema
distribuzione: 01 Distribution

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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