Kiev, la diga e la controffensiva

di Fabrizio Casari

Il bombardamento subito dalla centrale idroelettrica di Kajovka subisce lo stesso destino del gasdotto North Stream 2, dell’assassinio di Daria Dugina e di altri attentati terroristici dell’esercito ucraino. Ovvero, il tentativo di addossare la responsabilità ai russi e soltanto a loro. Per gli attentati passati, a mesi di distanza si è scoperto che la versione russa era quella vera: Mosca...
> Leggi tutto...

IMAGE
IMAGE

Nicaragua, i soldi sotto le tonache

di Fabrizio Casari

Trasferimenti di proprietà del valore di milioni di dollari a vescovi, sacerdoti e prestanome consistenti in terreni e proprietà immobiliari che sono stati prima acquisiti e poi trasferiti illegalmente. Si parla di decine di migliaia di ettari siti in zone rurali, urbane e semi urbane in tutto il Paese. Poi ci sono milioni di dollari sui conti bancari intestati a prelati e diocesi. Infine, sacchi contenenti 500.000 dollari in contanti rinvenuti nelle diocesi in tutto il Paese. La cronaca del Nicaragua parla quindi di denaro illegale, di proprietà illegali e di contanti, tutto rigorosamente non tracciato, tutto rigorosamente intestato a vescovi, sacerdoti e prestanome. In questa singolare dimostrazione di applicazione del voto di...
> Leggi tutto...

di Rosa Ana De Santis

Il bombardamento di giornali e tv sull’allarme sociale della crisi scatena ormai un terrore collettivo. L’ultimo triplice “suicidio di Stato”a Civitanova Marche, come lo ha battezzato la piazza, ha tolto ogni residuo indugio alla denuncia e alla disperazione. Mentre le ipotesi di governo si sono trasformate in una gara di estro e poesia, i numeri dell’Istat non lasciano spazio ad altre attese.

Nel corso del 2012 il potere d’acquisto delle famiglie è letteralmente crollato e non andrà meglio nel prossimo futuro. Il 51% di esse, esaurite le spese, non ha soldi da spendere per null’altro, mentre l’8% non arriva più a pagare il dovuto. La Coldiretti ha analizzato i dati ISTAT in relazione alla spesa e ai consumi alimentari e persino qui, dove l’Italia ha sempre tenuto, il picco è in discesa.

Nell’anno in corso, in aumento rispetto al passato, c’è stato il meno 4,2% di consumo frutta, calo negli ortaggi e ben il 7% in meno per la carne. Il menu non cambia, ma vince, purtroppo, il cibo low cost e peggiora la qualità della tavola. E’ raddoppiata, e fa venire in mente l’Italia della guerra, la percentuale delle persone che non riescono più ad avere un pasto proteico adeguato almeno ogni due giorni.

A pagare ora sono le famiglie, quelle che fino a un paio di anni fa rappresentavano il salvadanaio del risparmio del paese. In particolare quelle a reddito fisso sono rimaste stritolate tra l’inflazione e l’aumento delle imposte a tutti i livelli ed è anche a loro, e non solo alle piccole e medie aziende,  che le banche hanno chiuso i rubinetti del prestito togliendo ogni possibilità di ossigeno per un mercato fermo dove o non si lavora o chi lavora non guadagna abbastanza per spendere.

Urge un pacchetto di azioni immediate: dall’eliminazione del prossimo aumento IVA previsto a luglio, al rilancio dell’occupazione attraverso uno sgravio dei costi di assunzione, all’allentamento del patto di stabilità con gli enti locali. Primi provvedimenti che non riescono a nascere nel contesto della paralisi istituzionale che va dal risultato debole delle elezioni al semestre bianco del Presidente della Repubblica, generando uno stand by pericolosissimo per la tenuta democratica dell’Italia. Si unisce al coro la denuncia di Federconsumatori che ricorda come il mix della crisi con gli aumenti fiscali sia servito solo a ingrandire le file dei disoccupati e a far chiudere più di mille imprese al giorno nel corso del 2012.

In questa fase a vacillare, insieme al mercato, è la politica e l’assenza del timone di governo al paese rischia di minare la tenuta democratica. La responsabilità imporrebbe scelte di grandi intese (basterebbe copiare da altri paesi europei) a partire da quei provvedimenti di rilancio economico su cui tutti davanti ai microfoni dicono di essere pronti e d’accordo. Lo sono meno a telecamere spente.

Per questo se è vero che non piace la pioggia di fischi che ha investito la neo presidente della Camera, Laura Boldrini, l’unica ad esser andata ai funerali delle tre vittime della povertà, non piace e anzi fa tremare che, persino dopo il voto, nessuno, nemmeno gli adepti di un comico neo Savonarola, abbiano capito che per cambiare il paese bisogna prima decidere di governarlo. Sempre che se ne sia capaci.

Pin It

Altrenotizie su Facebook

altrenotizie su facebook

 

 

ter2

Il terrorismo contro Cuba
a cura di:
Fabrizio Casari
Sommario articoli

 

Ucraina, droni e guerra totale

di Michele Paris

Dopo ogni attacco militare condotto in territorio russo, verosimilmente da individui o gruppi legati direttamente o indirettamente al regime ucraino, il governo americano smentisce in maniera ufficiale di avere incoraggiato o favorito questo genere di operazioni ultra-provocatorie. Lo stesso copione si è ripetuto martedì in...
> Leggi tutto...

IMAGE

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy