Assange, le “non garanzie” USA

di Michele Paris

Nelle scorse settimane si erano intensificate le voci di una possibile risoluzione del caso di Julian Assange, con il presidente americano Biden che aveva anche ammesso di valutare la richiesta del governo australiano di lasciare cadere definitivamente le accuse contro il fondatore di WikiLeaks. Per il momento, il governo di Washington sembra essere però deciso a continuare la battaglia per...
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Israele e l’equazione iraniana

di Michele Paris

L’attacco iraniano sul territorio di Israele è stato un evento di portata storica e potenzialmente in grado di cambiare gli equilibri mediorientali nonostante le autorità dello stato ebraico e i governi occidentali stiano facendo di tutto per minimizzarne conseguenze e implicazioni. I danni materiali provocati da missili e droni della Repubblica Islamica sembrano essere stati trascurabili, anche se tutti ancora da verificare in maniera indipendente, ma il successo dell’operazione è senza dubbio da ricercare altrove. La premessa necessaria a qualsiasi commento della vicenda è la legittimità dell’iniziativa di Teheran. Come hanno sostenuto i leader iraniani, la ritorsione è giustificata in base all’articolo 51 della Carta delle...
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di Tania Careddu

Un quarto degli italiani non è cattolico. Un quinto non è religioso. Un decimo non è credente. E tre quarti si, sono cattolici. “Credenti cattolici”, che per il 75 per cento degli intervistati dalla Doxa per conto dell’associazione Unione Atei e Agnostici Razionalisti (UAAR), è l’espressione che meglio sintetizza il proprio credo religioso. Così composti: sono più cattoliche le donne degli uomini - 80 per cento contro il 69 per cento - con un’età superiore a cinquantacinque anni, abitanti del Sud e delle Isole, particolarmente in Puglia, Campania e Sicilia, e del Centro.

Al Nord Ovest, invece, vivono soprattutto gli atei e gli agnostici: sono per lo più di sesso maschile, hanno fra i quindici e i trentaquattro anni e appartengono a una classe sociale alta. Bassa, di contro, è quella nella quale si collocano i credenti cattolici, dei quali il 62 per cento è praticante.

Stesso valore percentuale quello che indica gli italiani che ritengono che la Chiesa cattolica condiziona la vita e le scelte delle persone in generale (principalmente in Piemonte, in Lombardia e in Calabria), fra i quali il 52 per cento ammette il condizionamento sulla propria, di vita.

A scegliere liberamente, soprattutto in Toscana, nel Lazio e nel Veneto, solo il 12 per cento e in una fascia d’età che supera i cinquantacinque anni. Emerge un’Italia spaccata in due, in evoluzione ma un po’ schizofrenica. Tanto che di fronte a questioni come il battesimo (confonde e terrorizza Bergoglio che ha dichiarato che “non è lo stesso, un bambino battezzato o un bambino non battezzato”?), ben il 61 per cento dei non cattolici è d’accordo nel farlo.

Tra gli agnostici il consenso è del 49 per cento e chi risponde negativamente è pari al 29 per cento tra gli atei. La tanto discussa ora di religione, invece, sembra mettere d’accordo quasi tutti: il 54 per cento è sfavorevole. Così come lo sono verso la scelta di docenti effettuata dai vescovi e pagati dallo Stato italiano.

Con ovvie differenze: tra i cattolici, i contrari sono il 48 per cento, tra gli agnostici il 69 e tra gli atei il 72. Mentre in Sicilia, il disaccordo è molto contenuto, in Toscana e in Puglia è particolarmente ampio. Anche perché, il 58 per cento dei cattolici pensa che “senza Dio” non si possa vivere bene, eccezion fatta per i credenti (il 36  per cento) del Veneto, della Lombardia e del Piemonte.

Si nota, in ogni caso, un’apprezzabile apertura verso la libertà d’espressione: “I non credenti devono poter criticare i credenti” e viceversa. L’atteggiamento positivo verso i “senza dio” è prevalente: sette credenti su dieci potrebbero scegliere un medico di famiglia ateo e il 57 per cento di loro ha rapporti di amicizia con gli atei. E se lo fosse anche il Presidente della Repubblica? A parte un irrisorio 27 per cento contrario, per il 46 per cento è indifferente.

Si legge nella Sacra Bibbia, Salmi 14: “Lo stolto pensa: ‘Non c’è Dio’. Sono corrotti, fanno cose abominevoli: nessuno più agisce bene”. Era proprio stolido: la corruzione c’è. Anche in grazia di Dio.

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