di Lorenzo Zamponi

Un “charnego” presidente e un sesto partito non catalanista. Queste le due grosse novità del nuovo Parlamento della Generalitat eletto il 1 novembre. Sarà il socialista José Montilla, nato in Andalusia (“charnego” è un termine spregiativo per identificare i non catalani, simile all’italiano“terrone”), a guidare il secondo governo tripartito, essendo stato ufficialmente eletto dal “Parlament” venerdì 24 novembre. “Questa è la mia patria, signore e signori deputati – ha dichiarato Montilla nel suo discorso di candidatura – io non posso parlare della Catalogna dei miei antenati. Però è la Catalogna dei miei figli. E voglio che sia molto migliore ancora quella dei miei nipoti.” Tra martedì e mercoledì, dopo il complesso iter che coinvolge autorità locali, nazionali e monarchia, sarà formato il Govern destinato ad amministrare la regione più moderna e irrequieta della Spagna della cosiddetta seconda transizione. Le elezioni del 1 novembre non erano in ogni caso state il terremoto che molti aspettavano. “CiU gana pero no gobernará” titolava lo speciale de El Pais, e l'apertura dello stesso quotidiano era “Mas gana en Cataluña sin fuerza suficiente para impedir otro tripartito”.

di Daniele John Angrisani

E' così anche Walter Litvinenko, padre dell'ex agente dell'Fsb morto l'altro ieri a Londra, ha accusato il Cremlino di aver organizzato l'assassinio di suo figlio. L’unica cosa che sembra al momento sicura è che il materiale chimico usato per avvelenare l'ex spia russa sia il famigerato polonio-210. Un materialmente talmente radioattivo che persino l'autopsia del corpo di Litvinenko è stata rimandata sino a quando non saranno prese misure tali da garantire la sicurezza dei medici dell'obitorio. Nel frattempo da Gerusalemme è rimbalzata la notizia che Leonid Nevzin, ex amministratore delegato della Yukos, attualmente residente in Israele dove si è rifugiato per evitare l'arresto come il suo ex presidente, Mikhail Khodorkovsky, avrebbe rivelato al quotidiano israeliano Ha'aretz di aver incontrato l'ex agente dell'Fsb Alexander Litvinenko, morto giovedì a Londra, e di avergli passato delle informazioni riservate "potenzialmente pericolose per l'attuale dirigenza russa".

di Carlo Benedetti

L’Alleanza Atlantica, per gli Usa, è di nuovo stretta. E così Bush lancia l’operazione “Partenariato speciale” che avrà come obiettivo quello di estendere la Nato a cinque paesi: due europei (Svezia e Finlandia), due asiatici (Giappone e Corea del Sud) ed uno del Pacifico (Australia). Le convocazioni sono già state rese note ai governi interessati e l’appuntamento è fissato a Riga, capitale della Lettonia, per martedì 28 novembre. Si tratterà di un vero e proprio vertice Nato che avrà come tema centrale quello relativo all’invito ad entrare nel campo dei “Global Partners”. Sarà, con tutta probabilità, lo stesso presidente americano ad illustrare le proposte di “partenariato”. La sede lettone, comunque, sarà anche una sfida a Mosca dal momento che un vertice Nato si tiene, ora, proprio in prossimità dei confini russi.

di mazzetta

Nella totale indifferenza dei media occidentali il Senato americano ha dato il suo consenso allo storico accordo nucleare tra USA ed India. Il provvedimento è stato passato nella sessione detta “dell’anatra zoppa”, due giorni nei quali il vecchio Senato ormai scaduto ha approvato gli ultimi provvedimenti prima di entrare in una fase di latenza fino a quando, a gennaio, non si insedieranno i nuovi senatori (e la nuova maggioranza) usciti vincitori dalle elezioni di mid-term. Il fatto che all’accordo indo-americano sia stata riservata una corsia preferenziale e che esso abbia concluso il suo iter parlamentare con il voto di senatori non più confermati, non rappresenta una forzatura dei repubblicani, in quanto l’accordo ha un robusto sostegno bipartisan (85 voti a favore contro 12 al Senato). Al contrario l’accordo sembra essere considerato l’unica cosa buona fatta in politica estera dall’amministrazione Bush; almeno dal punto di vista americano.

di Carlo Benedetti

Dopo la “campagna” sulle famose “armi di distruzione di massa” – che è servita a Bush per scatenare la guerra contro l’Iraq – parte ora una nuova fase che, questa volta, potrebbe trovare la diretta sponsorizzazione delle Nazioni Unite. Sede dell’operazione strategica è infatti l’Onu, che con il suo segretario generale Kofi Annan riunisce a Ginevra una conferenza dedicata alla “Convenzione sulle armi biologiche”. Tutto avviene su sollecitazione del Pentagono che decide di spostare l’attenzione dalle “armi” cercate in Iraq (e non trovate…) verso una nuova caccia agli armamenti biologici.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy